Il cattivo odore della vita

a.pozzi
Dr.ssa Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali

una quantità impressionante di appelli disperati e richieste di aiuto da parte di adolescenti e giovani, dai 16 ai 20 anni ...ciò è accaduto da quando proprio su medicitalia.it ho fornito un consulto ad un ragazzo. Il problema è questo: il cattivo odore (che tutti definiscono spregevolmente "puzza").

Ho deciso di scrivere su questa sezione perché da qualche tempo ricevo, nella mia mail privata, una quantità impressionante di appelli disperati e richieste di aiuto da parte di adolescenti e giovani, dai 16 ai 20 anni più o meno; ciò è accaduto da quando proprio su medicitalia.it ho fornito un consulto ad un ragazzo.

Il problema è questo: il cattivo odore (che tutti definiscono spregevolmente "puzza").

I problemi che mi vengono posti ritengo abbiano una vera rilevanza sociale in quanto comportano un'auto-emarginazione o un vero e proprio isolamento dal gruppo sociale di appartenenza. Non possiamo ignorare che l'educazione ha un suo ruolo perché dire ad un compagno/a amorevolmente e con la voglia di aiutarlo che "si sente un cattivo odore emanare dal suo corpo" è ben diverso che dirgli con cattiveria "stai alla larga che puzzi".
Ricordo un episodio della mia infanzia che mi ha segnato e fatto riflettere; un giorno un bambino disse al papà di un altro bambino che era venuto a prenderlo e gli aveva fatto una carezza "vattene che puzzi". La mamma si alzò di scatto e dopo avergli affibbiato un ceffone disse a suo figlio: "ricordatelo! perché questa non è puzza; è l'odore della fatica".

Capii che non bisogna disprezzare o insultare chi emana un cattivo odore; se di sudore, può darsi che pur lavandosi, sia una persona che si rompe la schiena a lavorare e va anche maggiormente rispettato; se di altro genere, può darsi che ci siano problemi igienici, sociali, culturali, psicologici o semplicemente alimentari e costituzionali; e che esiste anche l'odore della povertà e quello dell'ignoranza e della ricchezza e dell'arroganza, della malvagità così come quello della felicità, dell'amore fisico e della santità e tanti altri odori, cattivissimi e non, che bisogna imparare a "fiutare" conoscere, comprendere, accettare, per sostituirli tutti con un "profumo" percettivo interiore che non sia ostile alla coscienza propria e altrui.

Se di problemi parliamo, questi, di qualunque natura siano, meritano sempre rispetto e giusta considerazione. Solo con certi principi sarà possibile aiutare un vagabondo "puzzolente" piuttosto che decidere di dargli fuoco o ucciderlo a bastonate nel sonno. Certe persone non meritano di essere neppure paragonate agli animali; non esiste la crudeltà verso i propri simili nel mondo animale.

La vita ci cambia

Nell'adolescenza, poi, ci sono cambiamenti traumatici, a tutti gli effetti, nel corpo e nella psiche, che a volte possono richiedere davvero l'aiuto di uno psicologo se non di uno psichiatra; si scatena un'attività ormonale che è un inno alla vita ma, per assurdo, può essere per alcuni un inno alla morte: gare spericolate, sfide impossibili, giochi azzardati, violenze di gruppo, crimini, bieco satanismo per giustificare la propria follia e crudeltà (ma Satana, creatura ribelle di Dio, voleva sfidarlo in conoscenza e potere; non mi risulta che abbia mai ucciso nessuno; sono gli umani che vigliacchi, feroci o ignoranti, uccidono facendosi scudo di lui), bullismo senza controllo, provocazioni, droga, ubriacarsi facendosi e facendo male, tirare fino all'alba morendo di sonno sulle strade: insomma morire di vita appena affacciati alla vita. Età di transito, molto pericolosa, comunque.

I "ragazzini" cambiano traumaticamente nel giro di qualche giorno; il corpo spicca il suo salto verso l'età adulta dalla condizione dell'infanzia, la voce cambia, gli attributi sessuali cambiano, ed anche il proprio odore comincia a farsi sentire in maniera prepotente.
Anche questo è un modo che la vita ha per affermarsi, dicendo ci sono, sono io, mi vedi, mi senti, mi annusi?
Se gli umani conoscessero meglio gli animali, ne imparerebbero tante cose. Ad esempio che i cuccioli ad un certo punto cambiano il loro odore. E' la vita che è così; e non è proprio un bouquet di fiori.

Maledetta pubblicità regresso

Il mondo "tutto trine & felicità & profumi" è solo quello ingannevole della pubblicità; che ci spinge a consumare tutto, anche la comprensione amorevole degli altri e dei loro problemi. La pubblicità si preoccupa di mostrarci sempre la casalinga con le unghie laccate, i capelli a posto e profumati, elegante e sorridente, canterina/sciocchina, la cui ascella, mutanda, frigorifero, servizio piatti, carta igienica, cane e casa, sono abbondantemente pervasi di profumo; la pubblicità se ne frega abbondantemente di quelle casalinghe meravigliose che, dovendo pulire, cucinare, stirare, pensare a fare il bagno non solo ai figli ma anche al cane (che puzza-solo-di-cane) sudano sotto le ascelle ed emanano solo odore di sudore (più o meno forte, più o meno gradevole ma ciascuno ha il suo caratteristico odore) e non pensano al sex-appeal perché il tempo lo usano per dedicarsi alla famiglia.

C'è chi non ha i soldi nemmeno per fare la spesa, e la "pubblicità" pretende che si acquisti il deodorante ad orologeria per il cesso; perché il bambino che fa la cacca se ne disgusta da solo "…uhmm mamma ..che puzza!".
Come volete si predispongano i giovani verso gli odori altrui? Male, molto male.

Perchè questo scritto

Questa pubblicazione non ha alcun carattere scientifico, è solo dettata dall'esperienza maturata in questi anni e voi, ragazze e ragazzi, non pensate ch'io sia un luminare con chissà quali titoli e curricoli. Niente di tutto questo. Solo un semplice Medico con il complicatissimo desiderio di aiutarvi; per sanare questo vostro profondo disagio e sofferenza che, a volte, drammaticamente ha anche rasentato il desiderio di suicidio.

Posso dirvi con sicurezza che a tutto c'è un rimedio, quindi non disperatevi, non sentitevi in colpa, non ritenetevi senza speranza; e soprattutto, meno che mai, non pensate di essere malati.
Qualora dovesse anche esserci uno squilibrio nel corpo o una malattia, niente di grave: occorre solo diagnosticarla per curarsi presto e al meglio.

Dove stiamo andando?

Cominciamo col dire che la vita è fatta di odori; forse la prima cosa che il bambino sente, oltre all'odore del sangue, è l'odore della mamma; e se nasce con parto spontaneo sente anche l'odore dei genitali, attraverso cui è passato per nascere. Anche la mamma riconosce l'odore del suo piccolo e ciascun essere umano, inconsapevolmente, riconosce o non riconosce, accetta o non accetta un altro essere, attraverso gli odori. A mezzo degli odori gli animali si scambiano i segnali e "parlano"; si riconoscono come appartenenti allo stesso branco o ne vengono allontanati.

Attraverso l'odore gli animali si difendono, segnano il loro territorio, cercano cibo e attirano compagni. Noi umani ci siamo allontanati da tutto questo meta-linguaggio.

Ogni odore naturale, che sia diverso dal "profumo" del dopobarba, del deodorante, dello shampoo, del salva-slip profumato, del deodorante intimo, del dentifricio alla menta, dell'antitraspirante e del deodorante per i piedi, diventa motivo di allarme, diffidenza, disgusto, emarginazione.

Magari qualcuno avrà pensato ad eliminare anche l'odore delle feci, chissà; eppure, chi come me è cresciuto in zone montane, riesce a ritenere "sacro", rispetto allo smog, alla spazzatura, ai profumi penetranti artificiali, perfino l'odore della merda di vacca sui sentieri.

La tecnologia ci ha offerto tanto ma anche i suoi effetti deleteri sulla comunicazione interumana diretta. Basta alle conversazioni davanti al focolare: TV; basta a quegli sciocchi giochi di società e perfino alla tombola del Natale: isolamento serrato con cuffie e musica a manetta, PLAYSTATION, VIDEO GIOCHI; basta una CHAT per crearsi una falsa idea dell'amicizia e dell'amore e per non ascoltare nemmeno più se stessi ecco pronta la tecnologia BLUE TOOTH ed MP3; basta alla comprensione degli stati d'animo e attraverso il metalinguaggio gestuale e odoroso: c'è il TELEFONO che può falsare tutto, tra poco anche gli odori.

E' questa cultura consumistica che ci vuole artificiali, innaturali e ci costringe a non comunicare più in modo naturale, anche con gli odori. Certo qui non vi si dice che bisogna necessariamente "puzzare"; ma il profumare-ad-ogni-costo, decisamente rende non autentica la comunicazione. Gli umani, così come gli animali, emanano odori vari in varie circostanze e, che piaccia o no, questi rappresentano segnali di comunicazione; e fanno parte di un linguaggio non verbale che arriva a recettori diversi dalle orecchie. Dal momento che tutti i maschi "che non devono chiedere mai" usano dopobarba, profumi penetranti, deodoranti, così come tutte le femmine "che non devono tradire segreti" usano lacca, deodoranti, salva-slip, profumi seducenti, le coppie si formano artificialmente in base a profumi artificiali e, insieme a tutta la precedente comunicazione artificiale, si sfasciano più facilmente.

Odorarsi è riconoscersi, appartenersi, non perdersi tra la folla.

Perfino i medici, nei tempi passati erano diligentemente guidati dall'odore dei loro pazienti, del sudore, dell'alito, delle secrezioni, escrezioni, emissioni. Già entrando nella stanza di un paziente, un medico che avesse buon "naso" e sapesse usarlo, riusciva ad essere guidato nella diagnosi. L'odore di un particolare sudore, del vomito, delle urine e delle feci, dell'alito e della stessa pelle, in molte malattie riusciva e riesce ancora a dare indicazioni, ma credo che la questione "odore" sia perfino sparita dai nuovi testi di semeiotica.

Forse oggi, ma spero di no, la maggior parte di Medici, neppure visiterebbe il paziente se sentisse odori particolari, e sarebbe pronta a "tagliare la corda" storcendo il naso.

La percezione vera e falsa degli odori

Non bisogna dimenticare che molte volte esistono false percezioni, e ciò che riconosciamo come cattivo odore sul nostro corpo, su un'altra persona o nello spazio circostante, può essere un'illusione olfattiva, una falsa percezione alla quale possono anche sottendere specifiche malattie, di tipo organico neurologico, metabolico o psichiatrico; quindi non solo pre-concetti, stili di vita, sensibilità, educazione/maleducazione.

A tal proposito, non è infrequente che, per isolare un elemento dal gruppo, si ricorra ad insulti, derisione, appellativi offensivi "puzzone", "inquini l'aria", "fai schifo", "non ti lavi". A queste affermazioni di un leader o capo-branco (maleducato ed arrogante), il restante gruppo si adegua, e tutti insieme cominciano a storcere il naso, dileggiare, offendere, isolare.

La "vittima" dell'idiozia collettiva del branco, finisce per crederci davvero e per emanare cattivo odore; non solo per convincersi che la sua espulsione dal gruppo sia motivata, ma anche per trovare un motivo valido per auto-isolarsi da questi atteggiamenti ostili nei suoi confronti.

E qui comincia l'isolamento, imposto o deliberatamente scelto, il profondo senso di solitudine, la disperazione, i sensi di colpa, la paura di essere gravemente malati, inadeguati, non accettati da nessuno; e comincia anche il disamore per se stessi, la perdita dell'autostima, l'insicurezza, il sentirsi"diversi", la voglia di farla finita in qualche modo. Forse il branco isola il migliore. Non dimenticatelo.

Oppure la cosa può prendere un'altra piega e ci si convince di essere "gravemente malati", prendendo a peregrinare da questo o quel medico, il quale, il più delle volte dice: "E' solo una tua impressione"; "magari lavati meglio".

L'igiene

Il problema dell'igiene è ampio e non è limitato al lavarsi più o meno bene.
Tanto per cominciare quando si va in bagno per fare la cacca e bisogna pulirsi, si deve evitare di contaminare i genitali. Le feci contengono batteri che se vanno ad installarsi dove non dovrebbero, causano infezioni con secrezioni maleodoranti (ad esempio uretriti/cistiti e vaginiti da E.Coli e parenti).
E' logico che, senza diventare nevrotici della pulizia, sarebbe bene fare un bidet ogni volta che si va al bagno (ma per i giovani questo non sempre è possibile); regola è lavarsi ogni mattina (doccia o lavaggi accurati alle parti intime, ai piedi, alle ascelle) ma soprattutto fare una doccia la sera, al termine di ogni giornata, non solo per lavarsi via lo sporco raccattato in giro, ma anche per lavare via la stanchezza, i cattivi pensieri, le angosce, ed andare a dormire in un letto che resterà più a lungo pulito.
I saponi da usare non devono essere aggressivi, perché la pelle ha un suo strato di protezione che va rispettato. Preferibile usare saponi-non saponi oppure saponi-olio o anche la semplice acqua corrente.

Logico cambiare ogni giorno gli slip e le calze ma anche stare attenti ad indossare indumenti puliti e freschi di bucato, fatti di fibre naturali; nonché calzini di cotone e scarpe che permettano i piedi di traspirare.
Ci sono fibre sintetiche che al solo indossarle per poche ore sprigionano effluvi disgustosi, indipendentemente dal fatto che ci si lavi o no. Così come scarpe fatte di similpelle e derivati del petrolio che basta indossare un paio di volte per farle diventare dei "cadaveri" ambulanti.

E' vero che le cose sintetiche costano di meno e se ne possono comprare di più, ma è consigliabile avere poche cose di fibre naturali e scarpe che, perlomeno, traspirino e non lascino il piede umido, una volta tolte (anche per evitare macerazioni della pelle, infezioni di funghi, dermatiti allergiche). Questo vale non solo per i piedi ma anche per l'inguine e le ascelle, spesso sedi di dermatite per jeans stretti o camicette iper-sintetiche ed ipercolorate, così come detta la moda.

Inutile, se non addirittura dannoso usare deodoranti antitraspiranti, perché le ghiandole si possono otturare ed infiammarsi. Gli spray con alcool sono irritanti e disidratano la pelle; è controproducente cercare di "mascherare" il cattivo odore perché insieme al profumo, diventa davvero un mix intollerabile. Abbiate pazienza.

 

L'igiene deve riguardare anche l'alimentazione, perché il tubo digerente non solo comincia dalla bocca e finisce con l'ano, ma nell'elaborazione degli alimenti/escrezione delle tossine o dei principi che assimiliamo col cibo, è coinvolto anche il fegato, l'apparato genito-urinario, la pelle, il polmone. Ci sono ad esempio forme di intolleranza alimentare che si manifestano sulla pelle con dermatiti oppure con ipersecrezioni genitali e catarri bronchiali. Quindi in caso di emanazione vera di "cattivi odori" occorre anche fare dei tentativi con l'alimentazione, diminuendo i farinacei raffinati, la carne, le cose dolci, confezionate, i salumi, i fritti, le bevande alcooliche; al pane bianco occorre preferire quello integrale e alla pasta normale occorre alternare il riso, le patate, la polenta, il pane di soya, per attingere la scorta di amidi.

Preferire cibi naturali e di stagione, introdurre il pesce; limitare invece latte e latticini fermentati o formaggi filanti, preferendo yogurt, parmigiano stagionato, mozzarella. I legumi devono trovare il loro giusto posto nell'alimentazione, così come la frutta e la verdura, cotte e crude in abbondanza. Per i dolci, nessuno vuole mettervi in penitenza ma nelle crisi di golosità è bene scegliere gelati artigianali senza additivi, meglio alla frutta tipo sorbetti, e dolci casalinghi alla frutta. Accidenti, del cioccolato non se ne può fare a meno, ma occorre moderarsi; evitare le bevande sintetiche gasate e colorate, che sono un pugno all'intestino. Al the normale preferire il te verde; se possibile il caffè va preso una volta sola al giorno. Se andate in discoteca, evitate di assumere porcherie sintetiche, comprese le droghe che indeboliscono notevolmente il sistema immunitario e prima o poi vi spappolano il cervello. Perfino la cannabis non è più quella di una volta, quindi se la evitate è meglio. Drogatevi di sola musica, di gioia, di compagnia, del vostro essere nel mondo così come siete, limiti ed odori compresi.

L'igiene riguarda anche i pensieri, che costituiscono il nostro cibo non materiale. Curate anche quelli.

Nell'adolescenza e nella giovinezza cominciano inoltre le prime esperienze sessuali, attraverso le quali ci si relaziona ai propri compagni, si cerca l'amore o l'avventuretta. In un caso e nell'altro occorre dare e pretendere rispetto.
Avere sempre le unghie pulite e ben curate, lavarsi le mani prima di fare qualunque pratica di petting (voi lo chiamate "limonare", "pomiciare" ecco, quelle pratiche lì..) con un compagno; o prima di masturbarsi.

Non c'è modo migliore, non usando accortezze, di irritarsi nelle parti intime o peggio, procurarsi infezioni. In caso di rapporti completi, pretendete dal partner il preservativo o usatelo per evitare infezioni sessualmente trasmesse; (Dio mio come dirlo senza imbarazzo?) è altrettanto vero che batteri intestinali possono essere trasmessi alle vie genitali in caso di rapporti anali; è vero in un caso e nell'altro, tanto per i maschi che per le femmine, tanto nei rapporti etero che omosex. Ecco, l'ho detto e ora non potete dire di non saperlo.

Può darsi che sarò attaccata per non avervi consigliato l'astensione sessuale e la castità: non è mio compito; ma se tra voi c'è chi fa questa scelta, va rispettata/rispettato. Non dimenticatelo e non dileggiate nessuno. Poi fate le scelte che vi pare, ma sempre con grande responsabilità, autocontrollo e soprattutto rispetto delle scelte dell'altra persona.

Imparate anche ad accettarvi, ad amarvi così come siete perché i modelli di perfezione che ci propongono sono falsi e dettati da interessi di mercato. Se non ce la fate da soli, fatevi aiutare da un supporto psicologico, senza farvi tanti problemi.

Esistono i Consultori in cui c'è un apposito spazio-giovani dove troverete personale esperto che vi accoglierà, senza che dobbiate spendere una lira; perché sono servizi nazionali completamente gratuiti.

Da cosa sono generati gli odori?

Se emaniamo dunque un cattivo odore non è semplicemente una puzza da combattere, nascondere, eliminare, ma un segnale preciso che dobbiamo decifrare, anche se non sempre di malattia.

A livello anale potrebbero esserci ad esempio delle dermatiti, delle micosi, ed anche delle fistole che secernono materiale maleodorante; niente di grave, ma occorre diagnosticarle con una visita proctologica per poi curarle.

A livello uro-genitale sia maschile che femminile possono esserci cistiti ed uretriti; negli uomini balaniti, balano postiti (infiammazioni del glande e del prepuzio); nelle donne possono esserci vaginiti; per entrambi, maschi e femmine, emanazione di cattivi odori dalle vie genitali. Anche qui nulla di grave ma bisogna fare diagnosi, quindi occorre rivolgersi al proprio medico oppure fare una visita ginecologica se femmine o andrologica se maschi.
Alle ragazze dico che i salva-slip, specialmente quelli profumati, peggiorano gli odori emessi naturalmente dai genitali, favoriscono la macerazione della cute e le infezioni, possono causare allergie.
Niente salva-slip, mi dispiace per le ditte produttrici e le loro spese per la pubblicità-regresso olfattivo: occorre lavarsi spesso e cambiare gli indumenti intimi anche due-tre volte al giorno (pazienza! non fate quella faccia).
Nella fase ovulatoria, ossia dopo il ciclo mestruale, l'odore che emana dai genitali cambia caratteristiche; dipende dagli ormoni e dal fatto che volenti o nolenti siamo una specie animale che utilizza questo segnale per nobili fini di mantenimento della specie: richiamo del maschio all'accoppiamento. E' fisiologico, normale, naturale, non c'è proprio niente di strano. Anche il sudore acre che emana un maschio in alcune circostanze, serve a catturare l'attenzione della femmina che ha puntato, a segnare il suo territorio, a segnare la sua "preda".

Un malfunzionamento del fegato o dei reni, un problema allo stomaco, un problema metabolico o semplicemente ai denti può dare alito cattivo. Coliti ed affezioni intestinali possono causare emissioni di feci o aria maleodorante, che può impregnare col suo odore sia l'intimo che gli abiti. Mangiare troppi latticini e carne e farinacei può favorire cattivi odori, o meglio "odori forti".

Alcune verdure sono specializzate a produrre dopo la loro digestione, odori particolari. L'odore dell'aglio ad esempio è dato da sostanze che vengono eliminate attivamente dal sudore, dalla saliva, dal respiro, dall'intestino…dappertutto. Idem per la cipolla (ma che buona). L'asparago poi è specializzato a "camuffare" l'urina umana da urina di gatto, appena dopo essere stato ingerito! Il cavolo, cavoli di Bruxelles e simili, si dedicano alla profumazione prevalente delle feci; i legumi agevolano l'aria intestinale.
Di tutto ciò tenetene conto se dovete andare ad una festa o avere incontri ravvicinati di III° tipo! ;)

Imparare a "sentirsi"

Significa non essere ossessionati dal proprio odore e dal proprio aspetto, buono o cattivo che sia; male odorare non significa per forza essere malati.

La natura profonda dell'odore (come qualità estetica della coscienza)

Un disturbo nasce spesso prima nel silenzio del nostro sentire emozionale; occorre perciò ascoltarsi, guardarsi nel profondo e riflettere anche sul nostro modo di essere per capire com'è cominciato QUEL determinato sintomo/problema e perché; il sintomo permette al simbolo interiore di emergere e farsi comprendere, avere visibilità e concretezza, ascolto e rimedio.

Allora: che messaggio vogliamo dare agli altri e a noi stessi col nostro odore, buono o cattivo che sia (o con qualunque altro sintomo??).
E cosa riusciamo a capire degli altri in base al loro odore?

Per quanto riguarda il sintomo "cattivo odore", dobbiamo capire se nella nostra emozionalità c'è una parte che vorrebbe aggredire, o respingere, o difendersi, o isolarsi, o distinguersi, o affermarsi o chiedere compagnia. A volte scattano dei meccanismi (animalier) per cui l’odore diventa un’arma per tenere alla larga i nemici, spaventare e disorientare gli avversari o chi entra in conflitto; oppure una strategia per isolarsi dal gruppo, o emergerne, come già ho detto. A volte emanare cattivo odore può solo esprimere il timore di “mettersi in gioco”.

Eliminate però ogni senso di colpa, se per caso vi sentite "sporchi dentro" e chiedete aiuto, chiedete aiuto se non ce la fate.

Il cattivo odore significa anche:

  • "mi senti, ti accorgi di me?"
  • "mi accetti come sono? Questo è il mio odore, la vita mi ha incattivito, deteriorato, punito"
  • "lasciami stare"
  • "guarda che posso neutralizzarti senza violenza",
  • "tieniti alla larga altrimenti ti metto le mani addosso, però prima il mio odore ti avvisa"
  • "non voglio che vi avviciniate"
  • "non voglio avvicinarmi a nessuno"
  • "mi faccio schifo, non mi accetto; per giustificarmi emano cattivo odore così gli altri mi danno conferma che se mi faccio schifo almeno c'è un motivo"
  • "mi fai schifo ma non te lo dico, mi sento in colpa e quindi assumo io su di me, lo schifo che mi fai tu"
  • "non voglio comunicare con nessuno, ho bisogno di stare solo e concentrarmi su di me, alla larga"
  • "dovrai accorgerti di me con le buone o le cattive"
  • "non posso sfidarti e vincerti con la forza fisica, ci provo con l'odore"
  • "ho pensato, detto e fatto cose sporche"
  • "sono forte, guarda come ti metto in fuga"
  • "eccetera"

...ed altre cosa ancora potrei scrivere Quello che però consiglio a tutti è aprire il proprio cuore a se stessi e a qualcuno (compreso il proprio medico), per decifrare tutta una sofferenza, che forse parte da lontano e che fa marcire dentro; e innesca una reazione a catena che sembra non dover mai finire, per completarsi una volta morti, con la puzza di decomposizione. Eppure anche da morti riusciremmo ad essere utili. La decomposizione produce metano…

Che dice l'omeopatia in merito?

Oltre tutto ciò che è stato detto, voglio segnalare che l'Omeopatia considera attentamente tutti questi aspetti senza minimizzarli o ridicolizzarli. Ci sono persone che emanano cattivo odore perché è nei cambiamenti del loro assetto energetico, nell'accumulo di tossine, nell'adozione di terapie soppressive, nel modo d'essere, nella loro costituzione.

Provate a dire ad un Medico qualunque che la vostra urina odora di violette e probabilmente si preoccuperà pensando allo psichiatra; provate invece a dirlo ad un Medico Omeopata e vi ascolterà attentamente, perfino contento che gli abbiate fornito un'indicazione tanto caratteristica con il suo particolare rimedio. Vi faccio solo alcuni esempi, pochissimi rispetto ai tanti che sono sui Repertori di Omeopatia, e che non hanno posto nella medicina allopatica;

 

Odori immaginati o reali, descritti o avvertiti:

  • di formaggio (Nux Vomica)
  • fetidi (Bellis, Kali Bicr, Pareira, Phosphorus, Sulphur ed altri rimedi)
  • di letame (Anacardium, Calcarea, Magnesia Carb, Veratrum album ecc)
  • nauseabondi (Sulphur, Nitric ac, Chelidonium, Cina, ecc ecc)
  • di pesce e salamoia (Agnus castus, Bellis. Thuja ecc)
  • di putrefazione (Pulsatilla, Kali Bicr, Nit.ac, ecc ecc)
  • di tabacco (Pulsatilla)
  • di zolfo (Anacard., Ars., Nux v., Graph., Plumb., Sulph. ecc)

Retto/ano:

  • umidità che odora di aringhe in salamoia (Calc., Medh.,)
  • umidità con odore di muffa (Carbo v.,)
  • feci come sputi (Nat.sulp., Aloe, Eug.)

uretra:

  • secrezione simile a formaggio (Hep.,)
  • secrezione fetida (Benz.ac., Bar. c., Carb.v., Hep., Psor., Thuja, Sil., ecc)
  • urine odore nauseabondo (Apis, Arnica, Baptisia, Benz.ac., Dulc., Sep., Sulp., ecc ecc)
  • odore di muffa (Camp., Amm.m., ecc)
  • odore di salamoia (Bufo)
  • odore di violette (Clem., Nux m., Phosp., Osm., ecc)
  • odore di urina di gatto (Aspar, Caj, Viol-t., ecc)

app. genitale femminile:

  • leucorrea nauseabonda (Carb.ac., Kali ph., Nit. ac., Nux v., Psor., Sep. ecc)
  • dopo defecazione (Zinc.)
  • a getto, fiotto (Calc., Graph., Lycop., Sep., Sil., ecc ecc)
  • eccetera…

con ciò voglio dire che qualunque sintomo non deve affatto sembrarvi "strano" e che, per quanto strani siano, con un'accurata visita (e le indagini di laboratorio appropriate, se necessarie), non abbiate paura: il problema si può risolvere. E si risolverà presto!

 

Faccio a tutti i miei auguri, sperando di esservi stata utile e concludo con questo interessante contributo di un utente. 

 

L'esperienza interessante di un paziente

"Circa 20 anni or sono mi sono svegliato di soprassalto durante la notte per uno strano e forte odore che purtroppo ho subito notato mi apparteneva: si trattava di un essudato sopra il petto che aveva insudiciato la maglietta intima conferendole uno strano e forte odore.

L'episodio non si ripeté più in queste modalità, ma di tanto in tanto avvertivo strani odori anche se piuttosto blandi.
Ho tranquillamente continuato a vivere e frequentare l'università fino a quando alcuni problemi familiari mi hanno costretto a sospendere gli studi per circa due anni.
Al ritorno sono iniziati i veri problemi: mentre seguivo un corso ho iniziato a prestare orecchio ad alcune persone che si rivolgevano chiaramente a me nei loro discorsi bisbigliati.

Ero diventato l'oggetto dei loro chiacchierii. Non mi fu difficile capire di costa stessero parlando: "puzza", si parlavano proprio di una puzza che sentivano in mia presenza.

Capito questo, ho iniziato a prendere le dovute precauzioni: docce quotidiane, deodoranti ascellari, pulizia dei denti ecc.. Niente da fare, ormai il mio orecchio si era affinato è riuscivo a carpire i pur minimi bisbigli che provenivano nel raggio di tre o quattro metri e che purtroppo mi riguardavano sempre. Non c'era modo di eliminare questo odore che sentivo veniva descritto da taluni come di "cacca" e altrui come di piedi, ed è proprio sui piedi che il mio interesse si è focalizzato nel corso degli anni.

Ma possibile che i miei piedi fossero cosi puzzolenti da impestare mezza aula anche se li avevo appena lavati, anche se indossavo scarpe appena comprate, anche se... Niente, mi sembrava tutto così assurdo, delle volte pensavo che si trattasse solo di un orribile quanto realistico sogno. È inutile dirle che ho dovuto abbandonare gli studi, ma anche il mondo del lavoro non mi ha sorriso.

L'unica cosa strana è che ne gli amici ne i familiari mi hanno mai fatto notare qualcosa, e questo mi sapeva veramente di strano. Ho iniziato ad accusare disturbi come l'eccessiva sudorazione di mani, piedi ed ascelle in presenza di persone estranee per la tensione che subivo nell'affrontare le situazioni nuove. Ho iniziato a crearmi un mondo tutto mio dove vi potevano entrare solo le persone che non mi hanno mai fatto notare nulla.

Questo mondo era l'unica alternativa all'"altro" perché è inutile dirle che ci avevo seriamente pensato.

Col passare del tempo ho accettato questo nuovo stile di vita ed ho iniziato a vivere di nuovo, in fin dei conti, mi sono detto, ci sono situazioni peggiori della mia perché nel mondo ci sono persone che soffrono immensamente. Ho iniziato seriamente a pensare alla sofferenza che esiste nel mondo sia fra gli uomini che fra gli altri animali (spero ne siano almeno esentate le piante), ho iniziato a guardarmi attorno più attentamente per scoprire che di persone affette ed afflitte da problemi legati agli odori corporali c'è ne sono a bizzeffe, solo che i miei erano diversi, inclassificabili.

L'eccessiva pulizia a cui mi sottoponevo ha iniziato a farmi accorgere di odori che pur non avvertendo sul mio corpo, avvertivo nell'ambiente in cui stavo e soprattutto nella mia stanza e nell'auto.

Successivamente mi sono reso conto che gli stessi odori comparivano anche nell'auto di mie amici con cui uscivo abitualmente: trattatasi di odori strani che comparivano soprattutto quando c'era umidità eccessiva, ma sempre uguali, addirittura una volta mi si è rotta una damigiana piena d'acqua nell'auto e l'odore si è amplificato ed è durato più di un mese e somigliava molto ad una classica puzza di stivali vecchi. Ho iniziato ad prendere coscienza di un reale problema che poteva interessarmi, ovviamente senza riuscire a trovare soluzione alcuna. Mi sono reso conto successivamente che non tutte le persone sono capaci di avvertire tali odori se non sono particolarmente forti, questo poteva spiegare il motivo per cui gli amici non mi hanno mai detto nulla: semplicemente c'è stata una loro selezione naturale.

Ma torniamo alla mia stanza, come dicevo si sentivano degli strani odori e presto mi sono reso conto che la fonte principale era il materasso soprattutto dalla parte dei piedi. Ho provato a cambiarlo ma dopo un po' si ritornava alla stessa situazione. Un odore veramente strano che solo vagamente ricordava quello dei piedi. Un giorno venne nel mio laboratorio (mi ero inventato un lavoro come corniciaio e restauratore per dare la colpa degli odori ai solventi ed ai legni delle cornici) un tizio che, emanava lo stesso odore del mio materasso.

Mi resi allora conto che poteva esistere realmente una malattia che conferisce alle persone questo strano odore, e che se non ne sono coscienti non facendo nulla per toglierselo di dosso se lo portano in giro lasciando i loro effluvi dovunque passano.

Ma di che malattia poteva mai trattarsi? È inutile dire che ho iniziato a fare molte ricerche su internet ma l'unica cosa in cui mi sono imbattuto riguardava altre persone che accusavano problemi simili ai miei e che anche loro hanno iniziato a combattere contro i mulini a vento. Niente, tanti consigli su prodotti, stili di vita ecc. tanti soldi spesi e mai nessun risultato significativo.

Un giorno...dal medico: analisi del sangue, colesterolo alle stelle, 287, trigliceridi alti, transaminasi del fegato altissime. A dieta.

Iniziai a mangiare di meno e soprattutto ad abolire cibi grassi come la carne, risultato: trigliceridi a posto, transaminasi a posto, colesterolo niente da fare, mi rifiuto comunque di prendere le statine. Tre anni a combattere contro il colesterolo senza risultati apprezzabili ma... piano piano ho iniziato a prendere coscienza di poter diventare vegetariano, ci provo: colesterolo sempre uguale ma molto debilitato. Il mio organismo vuole un colesterolo alto, perché? Memoria: sempre più labile. Man mano che avanzo con l'età la memoria mi abbandona al punto che non sono più in grado di disegnare (ero molto bravo) perché non riesco a visualizzare più le immagini mentalmente, quando scrivo tendo a duplicare se no triplicare le stesse parole, probabili disordini mentali (dimentico ormai il problema iniziale). In caduta libera mi appiglio ad ogni cosa che promette di migliorare la memoria.

Leggo che una carenza di vitamina B12 potrebbe essere imputale in disturbi del genere.

Mi iscrivo a Google alert per avere aggiornamenti. Altri soldi, altre delusioni. Ormai vivo con la dovuta calma la mia vita senza badare ai problemi che non hanno soluzioni.

Mi rendo sempre più conto della sofferenza e dell'egoismo che è presente nel mondo: gente che non ha cibo e per contro gente ricca che per ingozzarsi di più vomita quello che ha appena mangiato e ricomincia di nuovo non mostrando rispetto ne per l'animale che gli ha fornito il cibo ne per chi ne aveva un reale bisogno. La mia alimentazione anche se non completamente vegetariana si adegua al mio nuovo stile di vita: rispetto per tutti gli esseri che ci riforniscono delle proteine e un'assunzione modica di alimenti di origine animale (animali e uova cerco di sceglierli fra gli allevamenti che non conferiscono sofferenze inutili ai poveri esseri).

Non è che prima di adesso svolgevo una vita scellerata, ma senza i problemi che mi sono piovuti improvvisamente addosso non mi rendevo conto di come andasse realmente il mondo.

Due mesi fa mi arriva l'ennesimo alert che di solito ormai cestino direttamente, ma questo anche se relativo alla vit B12 parlava di ben altro: il ruolo del DHA nella cura dei problemi senili della memoria. Sarà la solita bufala ma, come al solito, lo voglio provare. Ne frattempo mi informo sugli alimenti che possono contenere questo derivato degli omega-3 e scopro che pur essendo di origine vegetale esso è contenuto solo in certi pesci grassi che vivono nelle acque fredde e profonde. Mi è facile risalire allo sgombro come ideale fonte di DHA. E così inizio la mia nuova dieta a base di dha e sgombro al naturale (quello inscatolato) quotidianamente.

Io ho preso l'abitudine di toccarmi sempre i piedi e di odorarmi poi le mani per vedere se si sono sviluppati già odori (che di solito persistono anche dopo averli attentamente lavati) forti e che potrebbero avvertire gli altri. Nessun odore. Strano. Ripeto dopo un pò di tempo. Niente, nessun odore.

Veramente strano, inizio a pensare che sia avvenuta qualcosa che non mi fa avvertire più gli odori, ma dopo qualche test mi rendo conto che gli altri odori continuo ad avvertirli. Faccio allora ulteriori test su altre parti del corpo che ormai ho capito essere sede di altri strani odori (non mi riferisco alle ascelle od altre parti del corpo soggette ad odori "umani"): scomparsi. Restavano ancora gli odori fra i capelli, ma quelli della barbetta erano anche essi scomparsi. I capelli sono ancora impregnati, bisognerà attendere qualche giorno ancora per avere conferma della nuova situazione.

La conferma arriverà dopo circa 10 giorni: molti strani odori che il mio corpo emanava erano o stavano scomparendo. Rimanevano solo tracce ovviamente legati ad un normale degrado delle cellule morte del corpo.

Cautela: non bisogna subito cantar vittoria.

Se qualcosa è successo veramente bisogna attendere ancora, intanto indago e mi informo meglio su questo acido grasso che non so se sia proprio lui il responsabile della nuova situazione oppure l'EPA o qualcos'altro contenuto negli opercoli oppure nello sgombro.

Indagando mi rendo conto però che alcune persone non sono capaci di convertire l'acido LINOLENICO nei componenti EPA e DHA a causa di una qualche disfunzione enzimatica e che questi elementi essenziali vengono sostituiti da altri che la complicata biologia umana è in grado di costruire e che sopperiscono alla mancanza degli originali. Forse sono proprio questi surrogati a conferire strani aromi al corpo.

A distanza di due mesi noto che è notevolmente diminuito sia l'odore nella stanza che quello in auto, a dimostrare che forse non c'è più un apporto di sostanza odorante fresca emessa dal corpo (sinceramente non so se solo dalla pelle e quindi del sudore o anche dei polmoni) e quindi si sta consumando quella che ormai da tempo ha impregnato pavimento mobili e soprattutto il letto. Non sono ancora del tutto convinto di aver risolto il problema ma ormai ho preso la decisione di divulgare questa mia esperienza.

 

Con coraggio ti ho parlato della mia situazione che per gli altri è tabù. La speranza è che questa mia esperienza possa essere di aiuto ad altri che potrebbero avere il mio stesso problema.

Ti ripeto che non sono assolutamente certo di essere guarito, ne' sono certo che sia proprio il DHA o l'EPA i responsabili della possibile guarigione. Ho ancora il timore che possano invece essere responsabili di non farmi proprio avvertire solo questi odori e gli altri invece si.

Ti autorizzo a pubblicare questa mia testimonianza.

Puoi comunque fornire il mio indirizzo di posta elettronica se qualcuno vuole dialogare con me per confidarsi o per chiedermi ulteriori spiegazioni."

 

AGGIORNAMENTO: tutti quelli che sono affetti da questo problema, possono scambiarsi opinioni ed esperienze sul blog dell'autore http://bodyodor.splinder.com
Data pubblicazione: 28 agosto 2010

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