Donazione del sangue.

La donazione di sangue

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Dr. Michele Moretti Medico fisiatra

Il costante aumento del ricorso alla trasfusione di sangue per finalità terapeutiche o interventi chirurgici, determina una crescente richiesta di sangue. Donare il sangue permette di salvare delle vite ed è un gesto di generosità che nell'ultimo anno in Italia ha consentito di avere quasi 3 milioni di trasfusioni (più di 5 al minuto).

Quanti sono i donatori in Italia?

Entrando nel dettaglio, secondo i dati divulgati dal Centro Nazionale Sangue [1], in Italia nel 2023 il numero dei donatori è stato di 1.677.698, di cui 566.859 donne e il 92% iscritti ad associazioni. I dati denotano una crescita rispetto all'anno precedente, ma comunque inferiore rispetto a quelli che si registravano prima del Covid-19.

Nel 2023 i nuovi donatori sono stati 280.964, mentre i donatori giovani (18-35 anni) sono stati 492.059, di cui 135.386 nuovi.

Le campagne di sensibilizzazione delle istituzioni e delle associazioni di volontariato sono mirate a raggiungere questa fascia di età focalizzando l'attenzione sull'importanza del gesto che, in Italia, regala possibilità di vita a circa 1.750 persone ogni giorno.

Quante trasfusioni avvengono ogni anno?

Nel 2022 ci sono state 2.982.624 donazioni e sono stati circa 639.000 i pazienti che hanno ricevuto una donazione.

Le trasfusioni effettuate in totale nel corso dell'anno sono state 2,8 milioni che significano una media di 5,4 trasfusioni al minuto.

Rispetto al totale delle donazioni, quelle avvenute in aferesi, ossia quelle che riguardano solo la donazione di alcuni componenti del sangue come plasma e piastrine, sono state 427.000.

Perché dovrei donare il mio sangue?

Nei nostri Ospedali si osserva un costante aumento dell’impiego di sangue ed emoderivati per finalità terapeutiche, da questo una crescente richiesta di sangue.

Non esistono preparati farmacologici in grado di vicariare le caratteristiche del nostro sangue, pertanto la donazione di sangue è l’unica modalità con cui si può garantire il funzionamento di tutte quelle strutture sanitarie (ospedali, cliniche ecc) che ne hanno necessità.

 

Perché donare il sangue

La donazione del sangue

Nessuno è obbligato a diventare donatore e non tutti possono donare, ma chi ha i requisiti per poterlo fare è invitato quantomeno ad informarsi e valutare la possibilità di compiere un atto di grande generosità e solidarietà.

La donazione del sangue in Italia è un atto volontario non retribuito. Dopo la donazione, il donatore può usufruire di una giornata di riposo retribuito dal lavoro.

Come si diventa donatori di sangue?

I requisiti per poter donare il sangue sono essenzialmente tre:

  • l'età compresa tra i 18 e i 65 anni;
  • il peso uguale o maggiore di 50 kg;
  • un buono stato di salute.

Per i donatori periodici di età compresa tra i 65 e i 70 anni è possibile donare, previa valutazione delle condizioni di salute rapportate all'età. Oltre i 60 anni è possibile iniziare a donare, a discrezione del medico che effettua la selezione.

Al compimento dei 18 anni chi desidera diventare donatore di sangue può rivolgersi al centro trasfusionale del proprio Ospedale oppure presso una sede delle associazioni di volontariato coinvolte nell’attività di raccolta (es. AVIS, FIDAS, Croce Rossa, FRATRES).

In un primo momento viene effettuata una serie di analisi del sangue per valutare l’idoneità del potenziale donatore, tale valutazione è completata da un questionario anamnestico e da un colloquio con il medico prelevatore.

Segue poi uuna visita medica per la valutazione delle condizioni generali, durante la quale viene misurata la pressione arteriosa e viene valutata la frequenza cardiaca.

Gli esami del sangue sono del tutto gratuiti e servono anche alla persona interessata come controllo periodico.

Come si svolge la donazione di sangue?

La donazione di sangue è una procedura semplice, simile ad un comune prelievo di sangue.

Il donatore viene fatto accomodare su una poltrona reclinabile o su un lettino, il medico, o l’infermiere ricevendo disposizioni dal medico, provvede al posizionamento dell’ago in vena ed avvia la raccolta.

Come funziona la donazione del sangue

Come funziona la donazione del sangue

L’ago utilizzato è direttamente connesso alla sacca di raccolta, tutta l’unità di raccolta (sacca, raccordi ed ago) proviene da una confezione singola e sterile che viene aperta e predisposta con i dati del donatore immediatamente prima di procedere al prelievo.

La donazione dura mediamente 7-10 minuti.

Quanto sangue viene prelevato in una donazione?

La quantità è di 450 ml +/- 10%.

Tale quantità è uguale per tutti indipendentemente dall’età, dal sesso e dal peso corporeo purchè questo sia superiore ai 50 Kg.

La quantità prelevata è fissa perchè è necessario che una volta completate tutte le fasi di lavorazione della sacca di sangue questa possa essere considerata come 1 Unità: ossia rispondente a delle caratteristiche prefissate e standardizzate ed in modo tale che tutte le sacche siano considerabili equivalenti dal punto di vista dalla loro composizione e contenuto nel momento in cui vengono utilizzate per la trasfusione ad un malato.

Ogni quanto tempo si può donare il sangue?

Gli uomini possono donare il sangue intero ogni 90 giorni.

Le donne in età fertile possono donare il sangue intero al massimo 2 volte all'anno con un intervello minimo tra due donazioni di 90 giorni (es. fatta una donazione il 1 gennaio 2022, una seconda il 10 aprile 2022 - intervallo di oltre 90 giorni - la donatrice non potrà comunque donare nuovamente prima del 1 gennaio 2023); per semplicità spesso viene loro proposto un intevallo di 180 giorni. Al raggiungimento della menopausa la donatrice può donare sangue intero ogni 90 giorni.

Tali periodi di tempo indicano l’intervallo minimo che deve trascorere tra due donazioni, nulla vieta ai donatori di far trascorrere tempi maggiori.

Donando il sangue si corrono rischi di contaminazione?

No. Il personale che provvede al prelievo (medico ed infermiere) è appositamente addestrato per l’attività in questione ed il materiale utilizzato è tutto monouso.

Cos'è la donazione di plasma e piastrine?

La plasmaferesi e la piastrinoaferesi sono modalità di prelievo del sangue che consentono di separare la parte corpuscolata (globuli rossi ed altri elementi cellulari) dal plasma e dalle piastrine, trattenendo solo questi ultimi e reinfondendo al donatore la parte cellulare diluita in una adeguata soluzione fisiologica.

Essendo reinfusa la quota di globuli rossi tale procedura risulta più facilmente tollerabile dal donatore, anche qualora siano presenti valori di emoglobina lievemente inferiori alla norma e che non consentono di procedere alla donazione di sangue intero.

Il plasma e le piastrine che vengono raccolti rappresentano importanti ed insostituibili fonti di emoderivati ampiamente usati nel trattamento di varie patologie. Anche nello svolgimento di queste procedure di raccolta vengono ovviamente impiegati unicamente materiali monouso completamente sicuri per il donatore.

Ringrazio il Dr. Arduino Baraldi per il contributo alla stesura dell’articolo.

Data pubblicazione: 23 giugno 2010 Ultimo aggiornamento: 09 ottobre 2023

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