Tossina botulinica e iperidrosi
L'eccessiva sudorazione, definita "iperidrosi", allo stato attuale può essere trattata con la Tossina Botulinica, con notevoli margini di sicurezza e risultati soddisfacenti per il paziente.
Cosa è la tossina botulinica?
La TB è una neurotossina prodotta in natura da un batterio, il Clostridium botulinum che, nel caso in cui venga ingerita con alcuni alimenti avariati, provoca il botulismo, una patologia caratterizzata dalla paralisi dei muscoli: la TB determina, infatti, un’interruzione dell’impulso che dal nervo consente la contrazione del muscolo.
La conoscenza e l’esperienza maturate nella comprensione dell’azione e degli effetti clinici della TB ne consentono da ormai più di 25 anni l’utilizzo terapeutico in quelle patologie in cui vi è una eccessiva attività muscolare e, dagli anni ’90, anche nelle forme di iperattività delle ghiandole sudoripare e salivari.
E’ importante segnalare che l’attività farmacologica non è permanente, ma ha una durata variabile dai 3 ai 12 mesi circa, in rapporto alla patologia trattata.
Esistono vari sierotipi di TB, ma quella comunemente utilizzata in clinica è il sierotipo “A”.
Indicazioni
Le patologie per le quali è indicato l’utilizzo terapeutico della TB sono le seguenti:
- distonie generalizzate;
- distonie focali (blefarospasmo, sindrome di Beige, torcicollo spasmodico, disfonia);
- distonie focali occupazionali (crampo dello scrivano, crampo del musicista);
- emispasmo facciale idiopatico (non secondario a precedenti paralisi);
- spasticità (incremento patologico del tono muscolare);
- strabismo;
- scialorrea (ipersalivazione);
- dissinergia vescicale (alterazione del sincronismo nella contrazione della vescica urinaria);
- acalasia, stipsi cronica e ragadi anali;
- cefalea muscolotensiva cronica;
- iperidrosi ascellare e palmo-plantare.
Cosa è l'iperidrosi
Col termine Iperidrosi si indica l’eccesso di funzione generalizzata delle ghiandole sudoripare, che provoca una copiosa secrezione di sudore, prevalentemente nelle regioni che già di norma sudano più abbondantemente (ascella, palmo della mano, pianta del piede), in seguito a variazioni di temperatura o a stimoli diversi, non sufficienti, nei soggetti normali, a determinare tale reazione.
Se l’iperidrosi fa parte dei sintomi di una patologia nota viene definita iperidrosi secondaria o sintomatica. Le seguenti condizioni possono causare una sudorazione eccessiva, generalmente diffusa su tutta la superficie corporea:
- ipertiroidismo e altre disfunzioni del sistema endocrino;
- terapia ormonale del carcinoma prostatico o di altri tipi di tumori maligni;
- malattie psichiatriche;
- obesità;
- menopausa (anche da riferirsi ad un disequilibrio ormonale).
Se l’iperidrosi è senza cause specifiche si definisce idiopatica o essenziale. Questo disturbo è molto più frequente dell' iperidrosi secondaria.
Generalmente inizia nell'infanzia o nell'adolescenza e si protrae per tutta la vita. La localizzazione è più settoriale a livello palmare, ascellare e plantare. Ansia e nervosismo possono aggravare o scatenare un attacco di sudorazione, ma soltanto raramente è presente una patologia psichiatrica vera e propria.
Questi pazienti spesso vengono definiti emotivi, ma in genere è il fenomeno della sudorazione eccessiva che genera imbarazzo e ansia, non viceversa. Anche in presenza di disturbi psicologici/psichiatrici, l'iperidrosi tende ad aggravare l'instabilità emotiva.
Razionale, tecnica e posologia del trattamento
L’uso a scopo terapeutico della Tossina Botulinica (nota all’inizio come agente “paralizzante” sui muscoli iperattivi) nelle patologie da iperfunzione idiopatica o essenziale delle ghiandole sudoripare è giustificato dal fatto che la sostanza chimica delle terminazioni nervose che danno l’impulso alle ghiandole è la stessa che si trova nelle sinapsi neuro-muscolari: l’acetilcolina.
Quindi con lo stesso meccanismo d’azione di blocco transitorio del rilascio di acetilcolina dalle terminazioni nervose si può ottenere una “paralisi” della funzione delle ghiandole sudoripare.
Dal punto di vista dell’efficacia la letteratura scientifica internazionale riporta le seguenti percentuali: 95% di successo nelle ascellari; 70/80% di successo nelle palmari e plantari.
La durata dell’efficacia del trattamento è variabile a seconda della localizzazione: fino a 10 mesi in media per le ascellari, tra i 4 ed i 6 mesi per le palmo-plantari.
La tecnica di esecuzione dell’infiltrazione tiene presente che le zone interessate (soprattutto palmo delle mani e pianta dei piedi) sono ricche di terminazioni nocicettive quindi la procedura viene preceduta da un’anestesia.
Per ridurre al minimo il dolore dell’infissione dell’ago e per un’assoluta precisione nella inoculazione del farmaco si utilizzano aghi da mesoterapia della lunghezza di 6 - 13 mm/30 G, montati su siringhe con una scala che consente di iniettare la corretta quantità di Tossina Botulinica per ogni sito di inoculazione.
La tecnica prevede l’infltrazione sul palmo della mano o la pianta del piede e sulle dita, seguendo un reticolo di punti, creato ad personam con una penna dermografica, mentre analogo reticolo si va realizzare sulla regione ascellare, con una distanza variabile, tra punto e punto, di 1 - 1,5 cm.
Il trattamento non è un intervento chirurgico ed il paziente puo’ riprendere il normale svolgimento delle proprie attività subito dopo la seduta.
Controindicazioni
Le principali controindicazioni sono:
- gravidanza;
- terapia con aminoglucosidi (limitano l’efficacia della TB);
- diagnosi di malattia neuromuscolare (miopatia, miastenia, SLA): in questi pazienti vanno utilizzati dosaggi ridotti.
Trattamenti alternativi
L’uso di creme ed agenti antitraspiranti è effettivamente efficace in un ristretto numero di casi e, specie nelle forme ascellari, si può accompagnare con forme eritematose irritative reattive.
La ionoforesi con farmaci anticolinergici ha una efficacia media e breve in contrasto con il tempo necessario per eseguire i trattamenti.
L’intervento chirurgico di gangliectomia (simpaticectomia) o di alcoolizzazione dei gangli cervicale inferiore, toracico superiore, lombare inferiore sacrale superiore è efficace soprattutto nelle forme palmari e plantari, ma comporta una serie di possibili complicanze chirurgiche, postoperatorie, estetiche con problemi di ipersudorazione compensatoria.
L’asportazione chirurgica delle ghiandole sudoripare ascellari è ormai abbandonata per le importanti retrazioni fibrotiche post-chirurgiche.