Caldo eccessivo, cosa fare
Emergenza caldo? I rischi per la salute, consigli e rimedi: venti regole per vivere meglio la nostra estate.
Negli ultimi anni durante l’estate si sono verificate spesso temperature molto elevate e per lunghi periodi di tempo che hanno provocato una vera e propria "emergenza caldo". Le persone anziane e i bambini sono coloro che maggiormente hanno sofferto questo disagio, aumentando le condizioni critiche di salute, gli accessi al pronto soccorso, il numero di ricoveri e anche i decessi.
Quali sono i rischi per la salute?
Il caldo afoso, soprattutto se associato a umidità elevata può, specialmente nelle persone anziane, favorire il peggioramento delle condizioni di salute sino e vere e proprie malattie.
L’aumento della temperatura provoca:
- abbassamento della pressione sanguigna,
- malattie respiratorie,
- problemi venosi,
- colpo di calore,
- colpo di sole,
- disidratazione,
- crampi.
Il caldo eccessivo determina una vasodilatazione periferica soprattutto dei vasi cutanei (la regola è più il vaso sanguigno è largo cioè dilatato, minore sarà la pressione sanguigna).
Questo può essere particolarmente pericoloso per alcuni soggetti che soffrono di scompenso cardiaco, in quanto con l’eccessivo caldo può provocare un collasso, quando naturalmente i vari meccanismi di compenso sono gravemente compromessi.
I soggetti che soffrono di patologie respiratorie a causa dell’effetto serra possono aumentare l’esposizione a inquinanti ambientali: tipo ossido di azoto, ozono, idrocarburi, monossido di carbonio, polveri di metallo ecc. con conseguente peggioramento della malattie respiratorie.
Soggetti che soffrono di vene varicose, flebiti, gonfiore alle gambe, quindi con problemi venosi, devono assolutamente evitare di esporsi direttamente al sole, in quanto tale esposizione può aggravare l’insufficienza venosa e favorire la rotture dei capillari.
Un fattore molto importate da considerare è il tasso di umidità, un elevato tasso di umidità (superiore al 60-70%) è sufficiente anche a temperature di 30-35% di determinare malori che, paradossalmente, possono non verificarsi con temperature più elevate, ma in assenza di umidità (ad esempio nel deserto). L’umidità eccessiva non consente al sudore di evaporare dal nostro corpo e quindi di abbassare la temperatura corporea.
Nelle persone anziane nei quali le capacità di adattamento dell’organismo sono ridotte, può manifestarsi il colpo di calore, con irrequietezza, mal di testa, ronzii alle orecchie: la temperatura corporea aumenta fino a 38° C o più, pertanto il respiro è accelerato, il cuore batte affannosamente, le pupille tendono a dilatarsi, la pressione sanguigna si abbassa fino al collasso. Bisogna portare la persona in un ambiente fresco, ombroso e possibilmente ventilato.
Per approfondire:Perché quando fa caldo ci manca l'aria?
Cosa fare in caso di un colpo di sole?
Una lunga esposizione al sole può favorire il colpo si sole: si manifesta con malessere generale, mal di testa, vertigini, nausea, temperatura corporea elevata, cute secca e arrossata. Se la persona è cosciente si può somministrare acqua (sono assolutamente controindicati alcolici, tè, caffè, coca cola o simili contenenti caffeina in quanto sono diuretici e possono peggiorare la situazione, l’alcol essendo un vaso dilatatore provoca una diminuzione della pressione sanguigna e un aumento della frequenza cardiaca con il rischio di collasso). Se la persona tende a perdere coscienza si deve cercare di sdraiarla per terra su un fianco cosi in caso di vomito non rischia il soffocamento. Non somministrare alcun tipo di farmaco.
Cosa fare per la disidratazione?
La sudorazione profusa con conseguente perdita di acqua ed elettroliti: sodio, potassio, cloro e magnesio contribuisce alla disidratazione dell’organismo. Pertanto il fabbisogno giornaliero di acqua (almeno un litro e mezzo al giorno) che può essere raggiunto oltre che l’acqua anche con l’assunzione di bevande non alcoliche, frutta fresca e verdure crude.
I crampi possono insorgere in quanto uno squilibrio elettrolitico o da una carenza di sodio (dovuta a perdita di liquidi) o da un insufficienza venosa.
L’alimentazione è un grande alleato per combattere gli effetti negativi del caldo e dell’afa. Il nostro organismo si difende dal caldo sudando e in questo modo perde liquidi e Sali minerali, perciò bisogna bere di più e mangiare di meno e più spesso, preferendo frutta e verdura, perché sono più ricchi di Sali minerali. Carne, pesce e formaggio sono indicati per compensare le perdite di sodio, tra questi vanno privilegiati le forme più digeribili in modo da non sovraccaricare l’apparato digerente e prevenire quindi le congestioni non rare in questo periodo. Cosi il pesce è meglio della carne, il formaggio fresco è da preferire a quello stagionato.
Per approfondire:I benefici dell'acqua
Emergenza caldo: consigli e rimedi
Le 20 regole per vivere meglio:
- Fate pasti leggeri e frequenti, con cibi variati e masticare con cura per facilitare la digestione.
- Mangiate tutti i giorni cereali (pane, pasta, riso, crakers) in quantità ragionevole.
- Evitate di uscire nelle ore più calde (dalle 12:00 alle 17:00).
- Vivete o soggiornate possibilmente in un ambiente ventilato e rinfrescato da un condizionatore (state attenti a non creare sbalzi di temperatura superiore a 5-6 gradi specialmente se siete affetti da bronchite cronica).
- Limitate lo zucchero e le bevande gasate dolci ed anche il caffè: sono diuretici e causano perdita di liquidi anziché rimpiazzarli
- Vestitevi con abiti leggeri e non aderenti, di tessuti naturali (cotone, lino) e non sintetici, e al sole riparatevi il capo.
- Bevete molti liquidi (almeno un litro e mezzo di acqua al giorno): bevete anche se non ne sentite il bisogno, perché negli anziani la percezione della sete e limitata.
- Mangiate tutti i giorni almeno tre porzioni di verdura fresca, surgelata, cotta o cruda, meglio se a temperatura ambiente, inoltre mangiate frutta di stagione matura (ottima l’anguria per il suo elevato contenuto in acqua).
- Evitate le bevande gassate, zuccherate o troppo fredde, che possono provocare l’insorgenza di congestioni.
- Inserite due volte almeno a settimana il pesce come secondo piatto.
- Non eccedete con i grassi, le salse ed i cibi salati e piccanti: per i condimenti va privilegiato l’olio di oliva crudo.
- Fate pasti leggeri, mangiate molta frutta e verdura: in estate c’è bisogno di meno calorie.
- Limitate il caffè e le bevande alcoliche, che aumentano la sudorazione e contribuiscono alla disidratazione.
- Bevete acqua frequentemente nel corso della giornata, anche se non avvertite lo stimolo della sete: l’OMS consiglia almeno dieci bicchieri al giorno di acqua.
- Non smettete di prendere i vostri farmaci abituali e non cambiate le dosi solite senza avere prima consultato il vostro medico di fiducia.
- Se vi sentite peggio del solito o avvertite sintomi nuovi come crampi, mal di testa, vomito, diarrea, febbre, spossatezza, rivolgetevi subito al vostro medico curante.
- Se abitate da soli e siete anziani e malati mantenete un contatto giornaliero con una persona di fiducia.
- Limitate le bevande alcoliche (è consentito un bicchiere di vino o birra ai pasti).
- Limitate i dolci e non assumete vitamine e minerali “fai da te”, ma solo dopo avere consultato il medico di famiglia.
- Privilegiate gli alimenti ricchi di calcio (latte, preferibilmente scremato, e piccole porzioni di formaggio, meglio fresco.
Per approfondire:Che caldo, che ansia!