Ciclo mestruale: quali alternative agli assorbenti tradizionali?
Quali sono le alternative ai comuni assorbenti esterni usa e getta?
I giorni del ciclo mestruale possono essere fonte di disagio, non solo per il dolore pelvico (soprattutto nel corso del primo giorno), ma anche per la gestione relativa all’igiene intima.
La ricerca di soluzioni alternative agli assorbenti esterni tradizionali è una questione che riguarda non solo le atlete, che risulterebbero ostacolate nel loro allenamento, ma in generale tutte le donne in età fertile.
Assorbenti interni
Sono piccoli cilindri di cotone, che si introducono in vagina con le dita o con un apposito applicatore in plastica, e che possono essere estratti mediante un filo, che sporge al di fuori dell’ostio vaginale (vale a dire l’ingresso della vagina).
I formati più piccoli possono essere usati senza problemi anche dalle ragazze molto giovani, che hanno mestruato da poco e che ancora non hanno avuto rapporti. Questo può essere una tappa importante per la conoscenza dell’anatomia del proprio corpo.
La praticità è massima soprattutto in chi fa sport e durante l’estate, quando l’assorbente tradizionale crea disagio per il sudore e l’odore del sangue mestruale. È necessario cambiarlo almeno ogni 4-6 ore.
Bisogna ricordare che l’utilizzo di assorbenti interni è stata associata con la sindrome da shock tossico, un quadro raro ma potenzialmente grave. Si tratta dello sviluppo di colonie di Staphilococcus Aureus, produttore di tossine, che, assorbite per via vaginale, esercitano un effetto su tutto l’organismo. Il quadro clinico comprende febbre, ipotensione e rash cutaneo. In caso di sintomatologia sospetta, è bene contattare il medico.
La possibile associazione tra assorbenti interni e sviluppo di endometriosi pelvica non trova prove o riscontri certi nella letteratura fino ad oggi disponibile.
Coppetta mestruale
Si tratta di una una coppetta di silicone a forma di imbuto (lungo circa 4-5cm, il diametro è intorno ai 3 cm), che viene posizionata all’interno del canale vaginale. Essa può essere svuotata e pulita periodicamente dal sangue che si raccoglie al suo interno (ogni 4-8 ore, ma può essere tenuta anche durante la notte). Viene sterilizzata al primo utilizzo e successivamente quando viene riposta alla fine del ciclo mestruale.
La coppetta mestruale esiste in due misure, da scegliere in base all’età e al fatto di aver o meno partorito. Non è consigliata in chi non ha ancora avuto rapporti, infatti anche la misura più piccola difficilmente passa attraverso un imene integro.
Può essere utilizzata da chi è allergico al lattice, in quanto non contiene questo materiale.
Non sono riportati sindrome da shock tossico in associazione all’uso della coppetta mestruale, in quanto il materiale non è assorbente. Inoltre, la possibile associazione tra uso di coppetta ed endometriosi non è stata ritenuta valida.
La coppetta non può essere usata in contemporeanea all’anello vaginale contraccettivo e deve essere estratta al momento del rapporto sessuale. Non deve infatti essere confusa con uno strumento di forma simile, il diaframma contraccettivo. Esiste però una versione senza gambo, chiamata disco mestruale, che può essere utilizzata anche durante il rapporto.
In caso di infezione vaginale in corso, è bene preferire altri metodi quali l’utilizzo degli assorbenti esterni. L’uso della coppetta appare comodo e ben tollerato, infatti non si associa al senso di secchezza vaginale che gli assorbenti interni possono provocare.
La coppetta mestruale può essere reperita online oppure presso alcuni negozi di prodotti biologici in Italia.
La coppetta mestruale presenta indubbi vantaggi innanzi tutto dal punto di vista economico, in quanto il prezzo di acquisto (tra i 20 e i 30 euro a seconda dei modelli) si ammortizza per una durata di utilizzo fino a 10 anni. Inoltre, dal punto di vista ecologico, se tutte le donne utilizzassero la coppetta mestruale al posto degli assorbenti usa e getta ci sarebbe una minore quantità di rifiuti solidi urbani.
Assorbenti esterni di stoffa
Come per i pannolini lavabili, c’è la possibilità di usare assorbenti esterni in tessuto lavabili e riutilizzabili. Possono essere comprati online, ma ci sono anche tutorial per cucirseli da sole, scegliendo stoffe di varie fantasie. Il vantaggio è economico ed ecologico. Lo svantaggio risiede nella gestione del lavaggio che, per ovvi motivi, va fatto separatamente dal resto della biancheria.
Mutande mestruali
Le mutande mestruali sono silp con una parte assorbente incorporata e sono impermeabili per cui garantiscono la tenuta, per lo meno per i flussi di entità media o bassa. Si comprano online. Sono riutilizzabili e anche in questo caso richiedono una gestione separata per il lavaggio. Costano dai 20 euro in su a seconda dei modelli.
Assorbenti interni di spugna
Sono delle piccole spugnette con un buco per facilitarne l’estrazione. Assorbono il flusso e sono molto morbide. Si possono usare per lo sport e per avere rapporti durante il ciclo mestruale (per lo meno a fine ciclo, per tamponare perdite di entità lieve). Possono essere usa e getta (il costo medio è intorno a un euro a pezzo) oppure in spugna naturale, riutilizzabili.