La contraccezione di emergenza oggi
La contraccezione di emergenza (CE) si divide in due capitoli: contraccezione ormonale e contraccezione non ormonale (IUD al rame). In questo articolo passiamo in rassegna meccanismi di azione, caratteristiche indicazioni e controindicazioni dei due metodi.
Sotto la definizione di contraccezione d'emergenza (CE) si intendono i metodi contraccettivi che possono essere utilizzati dopo un rapporto sessuale non protetto, quindi a rischio di gravidanza.
Tali metodi possono essere classificati come metodi ormonali e non ormonali.
Contraccettivi d'emergenza: metodi ormonali
Attualmente in Italia vengono commercializzati due farmaci appartenenti a questa categoria:
- il Levonorgestrel (LNG) un progestinico conosciuto come "pillola del giorno dopo";
- l'Ulipristal acetato (UPA), che fa parte dei modulatori selettivi del recettore del progesterone, conosciuto come "pillola dei 5 giorni dopo".
Entrambi i due farmaci agiscono ritardando o inibendo l'ovulazione: il levonorgestrel fino all'inizio dell'ascesa dell'ormone luteinizzante (LH), l'ulipristal acetato per tutta la durata del picco dell'LH, fino allo scoppio del follicolo.
Nessuno dei due farmaci è però attivo se l'ovulazione è già avvenuta e in fase di impianto.
Efficacia dei contraccettivi d'emergenza ormonali
Più precoce è l'assunzione dopo il rapporto a rischio, più è efficace l'effetto contraccettivo.
La pillola del giorno dopo (LNG) è efficace entro 72 ore, quella dei 5 giorni dopo (UPA) entro 120 ore.
Tra i due farmaci, la pillola dei 5 giorni dopo è risultata più efficace del Levonorgestrel in quanto, nelle prime 24 ore dal rapporto, con LNG si sono verificate 25 gravidanze, con UPA solo 9.
La pillola dei 5 giorni dopo, infatti, ha dimostrato di poter spostare l'ovulazione anche con i follicoli già maturi e, in particolare, di poter agire nel 78% dei casi quando l'ormone LH è già in salita, cioè a ridosso del fenomeno ovulatorio.
In sintesi UPA mantiene la capacità di interferire con l'ovulazione quando il LNG non è più in grado di agire.
Per approfondire:Cosa bisogna sapere sulla contraccezione d'emergenza?
Come si acquista la pillola del giorno dopo?
Attualmente la contraccezione ormonale di emergenza può essere assunta senza ricetta medica a tutte le età, anche dalle minorenni (determina 998 dell'AIFA, Agenzia Italiana del farmaco, dell'8 ottobre 2020).
Possibili controindicazioni
Esistono tuttavia alcune controindicazioni che ne limitano l'assunzione, fra queste vanno ricordati per la pillola dei 5 giorni dopo:
- gravi sindromi da malassorbimento
- intolleranza al lattosio
- asma severa e allattamento
Per la pillola del giorno dopo:
- disfunzione epatica grave
- intolleranza ereditaria al galattosio
- deficit di lattasi o malassorbimento di glucosio galattosio.
Gli induttori enzimatici possono ridurre l'efficacia di LNG, per cui si può utilizzare dose doppia. I farmaci che aumentano il pH gastrico possono interferire con UPA e quindi esiste il rischio che ne riducano l'efficacia, i progestinici potrebbero ridurre l'efficacia di UPA, quindi in questo caso può essere preferito LNG.
La contraccezione dopo aver usato la pillola del giorno dopo
Poiché entrambi i farmaci inibiscono o ritardano l'ovulazione, la donna è nuovamente a rischio di gravidanza dopo la lorossunzione, quindi non dovrebbe avere rapporti non protetti e riprendere l'utilizzo di metodi contraccettivi.
Se la donna fosse nella necessità di assumere nuovamente i farmaci per la contraccezione d'emergenza, se la prima volta ha assunto LNG, per l'effetto dei progestinici su UPA non dovrebbe utilizzare quest'ultimo per 7 giorni. Se invece ha assunto UPA, per la stessa ragione non dovrebbe assumere LNG.
Qualora la paziente fosse in terapia con contraccettivi progestinici o estroprogestinici, LNG potrebbe essere più efficace di UPA, tuttavia è consigliabile non interromperli, ma usare altri metodi contraccettivi fino alla mestruazione successiva.
Contraccettivi d'emergenza non ormonali
La spirale al rame (IUD), oltre a essere un efficace contraccettivo meccanico intrauterino, può essere utilizzata anche nella contraccezione d'emergenza.
L'inserimento del dispositivo entro 72 ore dal rapporto a rischio è dimostrato essere il metodo più efficace in caso di emergenza, in quanto evita la gravidanza anche se l'ovulazione è già avvenuta, a differenza dei contraccettivi ormonali: il meccanismo d'azione si basa sull'effetto citotossico del rame su spermatozoi, ovocita e embrione.
Esistono alcune controindicazioni al suo utilizzo, quali infezioni ginecologiche in atto, malformazioni uterine, neoplasie genitali, mestruazioni a carattere emorragico. Ricordiamo infine che la presenza dello IUD può favorire la comparsa di infezioni pelviche e talora compromettere la fertilità futura, quindi il suo inserimento in donne giovani deve essere attentamente valutato con la paziente.
Fonte:
Raccomandazioni sull'uso appropriato della contraccezione ormonale, AOGOI, 2019