Sovrappeso e obesità nei bambini
Il sovrappeso e l'obesità infantile costituiscono un importante fattore di rischio per patologie cronico-degenerative nell'età adulta. Quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione?
È universalmente riconosciuto che sovrappeso e obesità età infantile costituiscono un fattore di rischio per l’insorgenza di patologie cronico-degenerative nell’adulto.
Per questo i costi e le conseguenze dell'obesità hanno indotto l’OMS a considerare la prevenzione dell’obesità come un obiettivo prioritario di salute pubblica.
Obesità infantile: diffusione nella popolazione
Studi epidemiologici nazionali recenti eseguiti su un campione in età scolare [1] evidenziano che:
- I maschi in sovrappeso sono il 20,4% e i bambini obesi sono il 9,4%, compresi i bambini gravemente obesi che rappresentano il 2,4%;
- Le femmine in sovrappeso e obese sono rispettivamente il 20,9% e l'8,8%, mentre i maschi sono il 20,0% e il 9,9%.
Per approfondire:Come calcolare l' indice di massa corporea?
Quali sono i fattori di rischio?
Certamente una dieta ad alto tenore di grassi e ad elevato contenuto calorico è la causa principale dell’aumento del peso corporeo nel bambino, in cui tende a conservarsi fino all’età adulta.
Ma altri fattori, non meno importanti, contribuiscono a determinare sovrappeso e/o obesità nel bambino:
- l’abitudine a non consumare la prima colazione o a consumare una colazione inadeguata;
- l’abitudine a non assumere a metà mattina una merenda contenente circa 100 calorie, che corrispondono in pratica a uno yogurt o a un frutto;
- lo scarso consumo di frutta e verdura, diversamente da quanto consigliato dalle linee guida sulla sana alimentazione che prevedono l’assunzione di almeno cinque porzioni al giorno di frutta o verdura;
- il consumo di bevande zuccherate e bevande gassate durante la giornata;
- la mancata attività fisica quotidiana, che dovrebbe includere un’attività motoria (tragitto casa-scuola a piedi o in bicicletta, gioco all’aperto o sport strutturato) di almeno 1 ora;
- il numero di ore trascorse in attività sedentarie (TV, tablet, smartphone e videogiochi) associato, spesso, all’assunzione di cibi fuori pasto, in particolare nel pomeriggio;
- la mancanza di consapevolezza da parte dei genitori dello stato di sovrappeso/obesità del proprio figlio e del fatto che il bambino mangi troppo o si muova poco;
- la mancata partecipazione della scuola nel migliorare lo stato ponderale dei bambini.
Come prevenire l'obesità infantile?
Oltre all'educazione in famiglia, la scuola può avere un ruolo cruciale nel contrastare l'obesità:
- attraverso una corretta educazione alimentare,
- promuovendo lo svolgimento di un’attività motoria strutturata (spesso determinata dalla mancata disponibilità di una palestra),
- evitando i distributori automatici di merendine o bevande zuccherate di libero accesso agli alunni.
Da quanto sopra emerge che la prevenzione di tale patologia deve essere svolta ad ampio raggio coinvolgendo i bambini, i genitori, la scuola, gli operatori sanitari, in genere.
Un primo passo per la promozione di sani stili di vita è stato avviato a livello istituzionale.
Ministero della Salute, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, l’Istituto Superiore di Sanità e le Regioni distribuiscono in ogni Regione materiali informativi rivolti ai bambini, ai genitori, agli insegnanti e alle scuole.
Scopo di tale iniziativa oltre a far conoscere le dimensioni del fenomeno obesità tra le nuove generazioni è, soprattutto, quello di fornire suggerimenti idonei per le abitudini alimentari e volte a un cambiamento dello stile di vita.
Sono stati elaborati e distribuiti anche dei poster per gli ambulatori pediatrici realizzati in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria e con la Federazione Italiana dei Medici Pediatri.
È auspicabile, pertanto, che in un prossimo futuro venga invertita la tendenza registrata in questi ultimi anni relativamente alla prevalenza del sovrappeso/obesità nella popolazione infantile in Italia.