Le unghie fragili e le unghie "malate"

luigilaino
Dr. Luigi Laino Dermatologo

Breve vademecum per comprendere come non tutte le alterazioni delle Unghie sono “funghi”.

La stragrande maggioranza dei pazienti che si riferisce al dermatologo con un problema delle unghie, ritiene di avere una micosi – un fungo, che sta parassitando inesorabilmente una o più unghie delle mani, dei piedi o entrambe.

Addirittura, spesso capita che questi pazienti stiano effettuando terapie antimicotiche sistemiche anche pesanti per l’organismo, finalizzate a trattare una patologia che in realtà non hanno o che comunque non costituisce la causa primaria del loro problema e pertanto, il più delle volte, nonostante queste terapie, i pazienti non trovano giovamento alcuno.

Eppure, le malattie delle unghie sono numerosissime e solo in parte esclusive di un parassitamento da parte di una o più specie fungine.

Ancora, capita che al margine di una visita dermatologica, il paziente chieda timidamente se lo stesso specialista sia appropriato per una valutazione delle proprie unghie malate..

Cerchiamo quindi in poche parole di chiarire alcuni concetti che riteniamo fondamentali per comprendere che una malattia delle unghie è spesso ben altro che un fungo.

Anzitutto, è utile chiarire che lo Specialista delle Unghie è il Dermatologo, nessun altro: perché?

Semplicemente perché le unghie come i capelli che si definiscono “annessi cutanei” sono composti delle stesse sostanze costitutive della nostra pelle: la cheratina ed i cheratinociti, le cellule che creano la cute, riescono a differenziarsi in modo intelligente ed in zone particolari del nostro corpo, fino a creare strutture di diversa foggia ma di eguale matrice.

A proposito di “matrice” è opportuno dire che l’unghia ha una parte vitale che si chiama proprio in questo modo: la matrice ungueale (nascosta proprio nella parte prossimale al di sotto della pelle che ricopre la lamina dell’unghia) è quindi la zona in cui l’unghia nasce ed è quella più soggetta ad alterazioni (traumatismi, infiammazioni, infezioni, alterazioni genetiche, età) che possono poi condurre ad una crescita alterata della lamina ungueale stessa.

E’ chiaro quindi che una alterazione a livello di questa zona fondamentale dell’unghia può rendere ragione di un’unghia “malata”, ovvero di una non corretta composizione della struttura e della forma dell’unghia stessa.

Sia l’alterazione della composizione strutturale che una alterazione della forma della lamina ungueale possono concorrere con ulteriori danni a carico di questo annesso cutaneo.

Per spiegarci meglio, immaginiamo una finestra chiusa come un’unghia sana ed una finestra aperta come un’unghia alterata nella sua composizione:

nel primo caso – finestra chiusa – ogni agente atmosferico e ogni insetto che volesse entrare attraverso la finestra, troverà la porta (o meglio l’imposta) sbarrata; nel secondo caso – finestra aperta, agenti chimici e microrganismi di ogni genere avranno gioco facile nell’ingresso attraverso questa struttura alterata.

In quest’ultimo caso, accade che un’unghia già patologicamente alterata, sia preda facile di sovrapposizioni batterico micotiche, che anche quando trattate in modo massivo (il caso dei nostri pazienti sottoposti a pesanti terapie antimicotiche) non guarirà o migliorerà solo temporaneamente.

Compito del Dermatologo è quindi quello di tralasciare in primis una eventuale sovrapposizione infettiva (pur comprendendone il tipo ed il grado di severità) e dedicarsi alla comprensione di una alterazione patologica.

Quali e quante sono le malattie delle unghie?

Potremmo scrivere un libro intero per declinare quante e quali siano tutte le patologie (con tanto di nomenclare definizione, spesso complessa) che colpiscono le nostre unghie: ma ci pare invece più utile per chi utilizza questo semplice articolo divulgativo, comprendere le cause principali che possono concorrere con un’unghia “malata”;

Fra le cause più diffuse per lo sviluppo di una “Malattia delle Unghie” si annoverano quelle genetiche, immunologiche, distrofiche, infiammatorie, allergiche, iatrogene (farmacologiche); per ognuna di esse porteremo un esempio classico:

Per le cause genetiche, si cita fra tutte la Psoriasi, in grado di alterare a livello della matrice ungueale (a causa aumento della velocità di maturazione delle cellule cheratinocitarie) la crescita della lamina: il pitting (piccole depressioni puntiformi a “ditale di cucito”) e la “pachionichia psoriasica” (un ispessimento della lamina ungueale che – letteralmente – si sbriciola – nella sua porzione terminale) sono i segni patognomonici (classici) della malattia.

Fra le cause immunologiche ricordiamo il Lichen Ruber Planus, una patologia infiammatoria a carattere immuno-mediato che può causare una seria alterazione di tutta la lamina con uno sfaldamento mediale (che parte cioè dal centro della lamina ungueale) denominato “Pterigio”; un’altra causa di malattia delle unghie di tipo immunologico è l’Alopecia areata, con la classica forma a “vetro smerigliato” delle unghie.

Le Distrofie ungueali sono il capitolo più ricco di patologie e di morfe cliniche: ci piace ricordare fra quelle più comuni, la distrofia artrosica della lamina ungueale, piuttosto comune dalla 6/7 decade di vita dei pazienti e soprattutto a carico del sesso femminile: l’artrosi una patologia a carico delle articolazioni può alterare il normale percorso vascolare e neuro-sensoriale delle falangi distali di mani e piedi; tutto ciò è potenzialmente in grado di creare una alterazione a carico della matrice dell’unghia comportando una fragilità e più genericamente una alterazione della lamina; ancora talune carenze in principi attivi utili per la costituzione dell’unghia (minerali, ferro, aminoacidi etc.) possono concorrere con stati di estrema fragilità e assottigliamento delle unghie stesse.
Cosa diffusissima ancora è la distrofia ungueale post-traumatica: capita sovente che un trauma a carico della matrice ungueale, sia in grado di creare un danno - spesso perenne - dell'unghia; non solo - molte alterazioni ungueali possono essere riconducibili a danni traumatici più progressivi, come l'utilizzo di calzature compressive o sportive per diverso tempo.
L'onicomadesi prossimale (distacco della lamina e ricrescita distrofica della successiva) è più spesso causata da traumi acuti della matrice.

Le patologie Infiammatorie che interessano le mani possono per se essere causa di alterazioni ungueali secondarie: dalla Dermatite atopica agli eczemi cronici, come le dermatiti professionali causate da agenti chimici specifici (parrucchieri, lavoratori delle industrie chimiche, tessili, siderurgiche, delle pelli etc.)

Anche le patologie Allergiche (Dermatiti allergiche da contatto delle mani e dei piedi) possono essere causa di gravi e permanenti alterazioni della matrice ungueale e quindi dell’unghia: in questo contesto è interessante ricordare una patologia emergente delle unghie causata dal diffondersi dell’estetica delle unghie (ricostruzioni delle unghie) e quindi dell’utilizzo di collanti e di resine particolari – non sempre sicuri – in grado di far scaturire in molti soggetti una sensibilizzazione a questi composti

In ultimo ricordiamo che molti farmaci e soprattutto terapie anti cancro (radioterapia, chemioterapia) possono condurre ad alterazioni croniche o temporanee delle unghie.

Questo piccolo e assai limitativo escursus sulle patologie delle unghie, serve soprattutto alla comprensione da parte del paziente, di quante e quali possono essere le cause scaturenti un problema di unghie: pertanto prima di iniziare terapie senza diagnosi è molto meglio affidarsi al dermatologo, che dovrà, in base alle sue conoscenze, interpretare quei segni particolari e raccogliere i dati anamnestici del paziente, finalizzate ad una corretta diagnosi ed una precisa terapia.

Data pubblicazione: 24 agosto 2010 Ultimo aggiornamento: 05 maggio 2011

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