Mappature dei nei e controllo della pelle: tutto quello che bisogna sapere
La pelle ha il vantaggio di essere l'unico organo del nostro corpo completamente visibile, questo rappresenta un vantaggio enorme nei confronti della prevenzione del melanoma, il tumore più aggressivo della pelle di cui nessuno dovrebbe più morire. Esiste molta confusione sull'argomento nei e molto di ciò che la maggioranza delle persone sa si basa su idee che non hanno nulla di scientifico, facciamo quindi un po' di chiarezza su mappatura dei nei e dubbi al riguardo.
Indice
Il controllo della pelle e dei nei
Va precisato che quello che ognuno di noi dovrebbe periodicamente controllare non sono i nei, ma la pelle. È infatti ormai risaputo che il melanoma, il tumore più aggressivo della pelle, può insorgere in qualsiasi zona della nostra cute e quindi non sempre (anzi molto raramente) si manifesta sotto forma di un cambiamento di un neo già esistente. La pelle quindi allo stesso modo di qualsiasi altro organo del corpo andrebbe controllata al fine di prevenire lo sviluppo dei tumori.
È chiaro che come per gli altri organi esistono delle persone più a rischio di altre che, quindi, devono prestare una maggiore attenzione al controllo dei nei.
Appartengono a questa categoria:
- Le persone che hanno la pelle chiara o che si "scottano" facilmente, a questo proposito, sappiamo che le "scottature" più pericolose sono quelle sviluppatesi nell'età infantile.
- Chi trascorre molto tempo al sole o fa uso di lampade abbronzanti
- Chi ha molti nei
- Chi ha una familiarità per tumori della pelle
Per aumentare le capacità di distinguere un neo da un melanoma o diagnosticare in fase il più precoce possibile un tumore della pelle, il solo "occhio" dello specialista, per quanto esperto e competente non è sempre sufficiente e ormai da diversi anni, il dermatologo si avvale del dermatoscopio, uno strumento capace di ingrandire e mostrarci la struttura interna di qualsiasi lesione cutanea consentendoci di fare diagnosi molto più precise.
Che cos'è la mappatura dei nei?
Questo termine viene spesso abusato, nell'idea comune che tutta la pelle andrebbe "scannerizzata" e tutti i nei catalogati per tenerli sotto controllo.
Nella realtà tutto ciò, in virtù di quanto detto in precedenza non ha molto senso e si ricorre alla mappatura dei nevi solo in quei casi in cui o il paziente ha moltissimi nei e quindi è difficile accorgersi se insorge una nuova lesione (che simula un neo ma è in realtà un melanoma) facendo delle foto di una intera parte corporea (torace, schiena, gambe ecc.) o se c'è un dubbio circa la sicura diagnosi e si vuole osservare il comportamento della lesione a distanza di tempo.
Lo screening dei nei in questo caso ci consente attraverso delle foto archiviate nel computer di confrontare a distanza di tempo l'eventuale evoluzione di una lesione sospetta o la comparsa di una nuova lesione.
A che età iniziare lo screening?
I casi di tumori della pelle nei bambini sono rarissimi, molto più rari di altre forme tumorali.
È razionale iniziare il controllo dopo la pubertà, eccezion fatta per i bambini che presentano nei congeniti, ossia nei di grandi dimensioni già presenti alla nascita (che vanno monitorati da subito in quanto hanno un più alto rischio di sviluppo di melanoma al loro interno).
Ogni quanto tempo controllare i nei?
Questa è una valutazione che deve fare lo specialista tenendo conto di vari fattori, in linea generale, se non sussistono situazioni particolari, è sufficiente effettuare un controllo annuale.
Un neo sporgente, di grandi dimensioni è "pericoloso"?
Questa idea non ha nessun fondamento scientifico, quello che dovrebbe preoccupare maggiormente non sono le dimensioni o la forma di un "neo" ma le sue modificazioni, la cosiddetta evolutività della lesione.
Anche a tal proposito va chiarito che il cambio di dimensioni di un neo in un bambino o in un adolescente è un fenomeno assolutamente normale, i nei crescono insieme alla crescita di tutto l'organismo e lo fanno in modo simmetrico.
Diversa è la situazione di un presunto neo che "cresce" o meglio si modifica in un adulto o in un anziano, tale situazione infatti, merita sicuramente una visita specialistica.
Cosa succede se un neo subisce una escoriazione o viene "strappato"?
Assolutamente nulla. I nei sottoposti ad un trauma non diventano tumori e quindi non c'è nessun motivo di allarmarsi, la zona traumatizzata va trattata come una qualunque altra zona cutanea.
Come comportarsi per l'esposizione solare?
I nei vanno protetti con un filtro solare esattamente come il resto della pelle, non c'è nessun bisogno di proteggere i nei con un filtro di protezione più alto, come detto in precedenza, nella grande maggioranza dei casi un tumore della pelle si sviluppa su cute normale e non su un neo.