Condilomi anali
I condilomi sono escrescenze irregolari che si possono manifestare a livello ano-genitale. In questo articolo ci soffermiamo sulle lesioni che avvengono a livello anale per capire quali sono le cause e come si possono curare e prevenire.
Argomenti trattati
Cosa sono i condilomi anali?
I condilomi anali sono delle escrescenze irregolari, di dimensioni variabili e di colore simile a quello cutaneo, localizzate intorno al margine anale. A causa della loro particolare forma vengono anche chiamati condilomi acuminati o creste di gallo. Ritengo opportuno ricordare che esistono anche i condilomi genitali e quelli che compaiono nella bocca, anche se queste localizzazioni non saranno oggetto del presente articolo.
Cause
I condilomi anali fanno parte delle Malattia Sessualmente Trasmesse (MST) e sono causati da alcuni ceppi di HPV o Papilloma Virus.
Tuttavia, per contrarre l’infezione non è strettamente necessario che i rapporti sessuali siano completi: la trasmissione può avvenire anche per sfregamento della cute o per contatto delle mani, quindi anche durante i preliminari del sesso.
I condilomi sono piuttosto diffusi anche in Europa e nel nostro Paese e la loro insorgenza è favorita dall’uso di cortisonici, soprattutto locali, e dalle basse difese immunitarie. In caso di presenza di condiloma anale, anche la gravidanza sembra una condizione predisponente in particolare per il loro rapido accrescimento.
Secondo i dati più recenti raccolti dal Sistema di Sorveglianza dell'Istituto Superiore di Sanità, in Italia nell'intero periodo analizzato (1991-2021), fra le infezioni sessualmente trasmesse le più diagnosticate sono i condilomi ano-genitali (65.263 casi, 43,1% del totale) [1].
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Sintomi
Spesso, ma non sempre, il primo sintomo del condiloma è il prurito anale, al quale si aggiunge la scoperta delle tipiche escrescenze situate intorno al margine anale. A volte si presentano isolati, altre volte raggruppati.
Il colore varia dal rosa al marrone, anche a seconda del tipo di pelle del soggetto, e le dimensioni sono in genere direttamente proporzionali al tempo intercorso tra l’infezione e la diagnosi.
Diagnosi
La diagnosi del condiloma anale si basa quasi esclusivamente sul riconoscimento delle tipiche lesioni nel corso della visita medica. Gli specialisti di riferimento sono il proctologo, il dermatologo e il chirurgo che hanno maggiore esperienza sulle neoformazioni della regione anale: è perciò preferibile, soprattutto in caso di dubbi, ricorrere a loro per la diagnosi differenziale e ancor di più per l’eventuale trattamento.
Si segnala, inoltre, che la ricerca del virus HPV nei condilomi è teoricamente possibile mediante esami di laboratorio, ma l’utilità di questi test è in realtà piuttosto scarsa.
Complicanze
Con il passare del tempo le lesioni tendono ad aumentare di dimensione. Rara, ma non impossibile, è la degenerazione dei condilomi in tumore maligno del canale anale. Alcuni studi inoltre hanno rilevato che i pazienti affetti da condilomatosi sono soggetti ad un rischio notevolmente più elevato di contrarre infezioni da HIV (il virus dell’AIDS).
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Terapia
La cura del condiloma anale si basa su farmaci ad azione locale, che distruggono l'escrescenza (Imiquimod, Podofillotossina) o rafforzano il sistema immunitario.
In molti casi, però, tali trattamenti non risultano possibili e/o efficaci e quindi si renderà necessario ricorrere all’intervento che può avvenire in due modi:
- diatermocoagulazione (con il bisturi elettrico, oppure con il laser),
- crioterapia (con azoto liquido),
- rimozione chirurgica.
È doveroso ricordare che, in piccola percentuale, i condilomi possono riassorbirsi anche senza ricorrere ad alcun trattamento. Del resto è anche vero che, nonostante le terapie adottate, essi possono riformarsi abbastanza spesso: nel complesso le recidive sono circa il 20-30% dei casi trattati.
Da ultimo non dimentichiamo che tutte queste procedure servono per eliminare i condilomi, ma non l’infezione da HPV.
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Prevenzione
Resta inteso che l’utilizzo del preservativo è sempre massimamente raccomandabile.
Purtroppo, però, a differenza della maggior parte delle Malattie Sessualmente Trasmesse, per i condilomi esso non offre sicurezza assoluta, questo perché, come detto in precedenza, ci si può infettare anche solo durante i preliminari.
Cosa fare in caso di accertamento del condiloma anale?
In caso di accertata infezione sarà inoltre necessario consigliare ai partner incontrati nei tre mesi antecedenti la diagnosi di sottoporsi a scrupoloso controllo medico. Ovviamente bisognerà anche:
- evitare ulteriori incontri sessuali fino alla scomparsa delle lesioni;
- utilizzare sempre il preservativo almeno nei tre mesi successivi all’eventuale asportazione.