Chirurgia plastica per la cura dell'estetica intima femminile

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Dr. Daniele Bollero Chirurgo plastico, Medico estetico

La cura dell’estetica femminile dei genitali, già ampiamente diffusa negli Stati Uniti è oggi in costante aumento anche nel nostro paese. La Chirurgia Intima Femminile comprende diversi interventi mini-invasivi per migliorare compenenti estetiche e funzionale della sfera genitale

La cura dell’estetica femminile dei genitali, già ampiamente diffusa negli Stati Uniti è oggi in costante aumento anche nel nostro paese. La Chirurgia Intima Femminile comprende interventi mini-invasivi dei genitali e spesso si associa alla chirurgia mini-invasiva dell’incontinenza urinaria.

Frequentemente infatti l’aspetto dei genitali femminili, a causa di fattori congeniti, al trascorrere del tempo o semplicemente per motivi legati alla gravidanza, non corrisponde ai desideri della donna, generando quindi sensazioni di frustrazione e sfiducia. Una minima imperfezione delle proprie parti intime può spesso incidere in modo negativo nell’ambito della sfera sessuale.

Scegliere di migliorare l’estetica dei genitali per una donna significa quindi spesso riappropriarsi di una immagine sicura e tranquilla eliminando l’imbarazzo che alcuni difetti provocano nella vita di relazione. Sempre più donne di qualsiasi età richiedono quindi interventi di chirurgia estetica per i genitali femminili che stanno vivendo un momento di estrema popolarità e che possono essere eseguiti singolarmente od in associazione ad altre procedure chirurgiche di tipo estetico. In più, i continui sviluppi nelle tecniche chirurgiche hanno portato a brillanti risultati sia estetici che funzionali con rapido recupero postoperatorio.

Il progresso e l’associazione delle competenze della chirurgia estetica e dell’uroginecologia consentono oggi il ripristino dello stato di verginità della vagina attraverso la ricostruzione dell’imene, la liposuzione del pube, la labioplastica, la correzione degli inestetismi post-partum.

Pochi chirurghi hanno esperienza significativa nel settore della chirurgia estetica dei genitali femminili. Pur trattandosi di interventi relativamente semplici, è sempre preferibile rivolgersi a medici che effettuino regolarmente questo tipo di procedure. Da qui nasce l’esigenza di un team di esperti, con larga esperienza in tali procedure. Inoltre, la peculiarità della zona anatomica trattata, necessita di un intervento polispecialistico (principalmente plastico-ginecologico-urologico).

La filosofia è, pur andando incontro alle esigenze estetiche della paziente, non perdere di vista l’anatomia e la funzionalità dell’area insieme ad elevati standard di sicurezza. Infatti la prima valutazione viene eseguita da un ginecologo/urologo che esegue un esame morfo-funzionale.

Il chirurgo plastico interverrà sui casi selezionati per correggere ed apportare il ringiovanimento concordato dei genitali. L’anestesista discuterà con la paziente il tipo di anestesia da applicare e la seguirà per tutto l’iter operatorio e post-operatorio.

Ecco di seguito i principali inestetismi che si possono incontrare.

 

Ipertrofia piccole labbra

L'ipertrofia delle piccole labbra è una malformazione dei genitali esterni non così rara. Viene considerata anomala una paziente che presenta delle piccole labbra la cui lunghezza dalla base d'impianto al margine libero è superiore a 2,5 cm. Vi possono essere anche asimmetrie, dove cioè solo una delle piccole labbra sia ipertrofica. Questa malformazione, oltre a generare importanti problemi estetici e psicologici, soprattutto nel rapporto di coppia, talvolta può causare disturbi funzionali come prurito, edema, irritazione cronica locale, infezioni batteriche e micosi ricorrenti.

Negli ultimi anni si sono sviluppate tecniche chirurgiche conservative nel rispetto della normale anatomia e fisiologia di questa regione anatomica. L'intervento chirurgico da noi utilizzato per tale problematica è risolutivo, di durata di circa 45 minuti e di grande soddisfazione per le pazienti. Può essere eseguito in anestesia locale con sedazione o in anestesia regionale-periferica, in regime ambulatoriale o di Day-Hospital. Il decorso post-operatorio è praticamente indolore anche in considerazione del fatto che i punti di sutura applicati non devono essere neanche rimossi. Il giorno dopo l'intervento la paziente può riprendere l'attività lavorativa e può tornare alla completa normalità in circa 3 settimane.

 

Ricostruzione dell'imene

In alcune culture ed in molte donne l'integrità dei genitali rappresenta un valore aggiunto, sia nell'ambito del rapporto coniugale sia in qualsiasi altro tipo di relazione sessuale. La ricostruzione dell’imene è un semplice intervento chirurgico il cui scopo è restituire la verginità anatomica. I lembi lacerati dell’ imene vengono riaccostati e suturati, creando una situazione simile a quella precedente al primo rapporto sessuale. In particolare,attraverso suture molto delicate vengono riuniti i piccoli frammenti d’imene ancora presenti nella vagina. Per raggiungere nuovamente una sola unità, come era prima della rottura, è necessario realizzare una piccola rifinitura dei bordi di ogni frammento, in modo da consentire la cicatrizzazione tra loro.

Secondo la nostra esperienza, in casi selezionati, la ricostruzione dell'imene - imenoplastica - ricostruzione della verginità può dare un grosso aiuto psicologico per ricostruire, partendo simbolicamente dall'integrità anatomica, l’interezza, l’unità, violate senza un veramente consapevole consenso o semplicemente per ripartire da zero. L’intervento, in regime ambulatoriale o di Day-Hospital, è eseguito in anestesia regionale-periferica o con blanda sedazione ed anestesia locale ed ha un rapido recupero. I rapporti sessuali vanno interrotti per circa 1 mese.

 

Ipotrofia grandi labbra

L’apparato genitale femminile cambia fisiologicamente, come tutti gli organi del corpo umano, di forma e di volume col passare del tempo, dall'adolescenza alla maturità sessuale e subisce un'involuzione nel periodo della menopausa, grazie anche alla riduzione della secrezione degli estrogeni. Le alterazioni fisiologiche coinvolgono principalmente le grandi labbra, che inevitabilmente vanno incontro ad un processo di lipoatrofia, con conseguente assottigliamento e perdita del turgore tipico della giovane età.

Tale processo è causato dalla riduzione delle fibre collagene ed elastiche ed dalla diminuzione della quantità di acido jaluronico. Le possibilità di ripristinare e mantenere il turgore anatomico dell’età adulta sono diventate realtà con il progresso delle tecniche della chirurgia plastica. In casi accuratamente selezionati, previa un’attenta valutazione urologica-ginecologica, si possono attuare semplici tecniche ambulatoriali come l’infiltrazione di acido ialuronico (filler riassorbibile) a scopo riempitivo-rivitalizzante sino a tecniche mini-invasive come il lipofilling, cioè l’infiltrazione di tessuto adiposo autologo (della paziente stessa) che opportunamente prelevato e preparato fornisce correzioni di maggiore durata. L’invasività dei 2 approcci è comunque minima, con rapido recupero e alta soddisfazione delle pazienti trattate.

Guarda il video: Cos'è il lipofilling?

Ipertrofia monte di Venere

La regione pubica femminile o monte di Venere può presentarsi eccessivamente protrusa con caratteristiche quasi maschili, tale inestetismo può creare problematiche psicologiche importanti sia della sfera intima che di quella pubblica (difficoltà da indossare abiti attillati, ad esempio) Semplici tecniche di chirurgia plastica, dopo un’attenta valutazione pre-operatoria possono facilmente correggere tale inestetismo. Nello specifico, la liposuzione del pube consiste nella rimozione del grasso in eccesso raccoltosi nella regione che sormonta il monte di Venere, con una miniliposuzione effettuata attraverso un taglio millimetrico di cui non rimane traccia. La liposuzione si effettua in anestesia locale e non richiede ricovero. Un edema della zona trattata associata ad una diminuzione temporanea della sensibilità in particolare dopo liposuzione è presente per circa un mese

 

Disturbi post-pasto

Oltre ai trattamenti della cicatrice post-cesareo mediante silicone in cerotto nella fase attiva e correzione chirurgica dell’eventuale antiestetica cicatrice, vi possono essere casi post-epifisiotomia, nei quali l’area interessata rimane dolente, sensibile per alterata cicatrizzazione. In questi casi, dopo una valutazione funzionale accurata, un release cicatriziale con lipofilling permette un miglioramento significativo delle problematiche. In questo caso vengono sfruttate sia il rilascio meccanico delle aderenze mediante il tessuto adiposo che funge da cuscinetto ed il ruolo delle cellule staminali contenute al suo interno che migliorano sensibilmente l’elasticità dell’area. L'intervento si esegue in Day Hospital, in blanda sedazione e con un rapido recupero

Data pubblicazione: 09 agosto 2013

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