Lesione di stener.

Il pollice dello sciatore o del portiere: la lesione di Stener

mmilano
Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano

Descrizione della lesione del legamento collaterale ulnare del I dito della mano.

Che cos’è la lesione di Stener?

La lesione di Stener è una condizione patologica caratterizzata dalla lesione del legamento collaterale ulnare del pollice. Tale legamento stabilizza l’articolazione metacarpo – falangea del pollice originando dalla testa del metacarpo e inserendosi alla base della falange prossimale.

Quali sono le cause?

La lesione di Stener è conseguenza di un trauma in ipersollecitazione dell’articolazione metacarpo – falangea come avviene per esempio in seguito a caduta con gli sci (il bastone degli si fa da leva all’articolazione) oppure in seguito ad incidente sportivo nei portieri.

👉🏻L'esperto risponde: Pollice dello sciatore a distanza di anni

Come si manifesta?

La sintomatologia si caratterizza per il dolore localizzato a livello della metacarpo falangea, che molto spesso appare tumefatta. Stressando l’articolazione (vedi immagine) si ha un’apertura abnorme della stessa.

Lesione di Stener
Immagine da sala operatoria dell’autore

👉🏻L'esperto risponde: Lesione di Stener (legamento collaterale ulnare)

Quando rivolgersi al medico?

Sarebbe opportuno rivolgersi alla valutazione medica subito dopo il trauma.

Quali sono gli accertamenti diagnostici?

La diagnosi è essenzialmente clinica.

  1. L’esame radiografico può confermare la diagnosi, ma soprattutto consente di valutare l’eventuale distacco di un frammento osseo alla base della falange prossimale (in questo caso si parla propriamente di lesione di Stener, dall’autore che l’ha descritta); in assenza di distacco osseo tale condizione viene più propriamente definita lesione del legamento collaterale ulnare del pollice.
  2. L’ecografia può evidenziare la lesione ligamentosa, tuttavia è un esame che non viene richiesto in urgenza in quanto l’ematoma derivante dal trauma potrebbe inficiarne il risultato.

Come si cura?

Il trattamento dipende dal grado di instabilità dell’articolazione:

in caso di stress in valgismo modicamente positivo si può attuare il trattamento incruento.
Questo si caratterizza per la confezione di un apparecchio gessato che immobilizza l’articolazione MF del I dito in modica adduzione (con il pollice stretto verso la mano) secondo quanto descritto da Zancolli (gesso di Zancolli).

In caso di stress in valgismo fortemente positivo è necessario eseguire un intervento chirurugico.

Come si esegue l'intervento:

  • si inserisce il legamento lesionato nella sua sede originale tramite ancoretta trans ossea o pull out.
  • Si isola il nervo sensitivo radiale.
  • Si identifica il legamento collaterale ulnare dopo una parziale resezione del muscolo adduttore.
  • Si inserisce una microancoretta sul metacarpo, si sutura il legamento ad essa reinserendo il legamento stesso o e saggiandone la tenuta

Il paziente viene in genere immobilizzato con un tutore o con un gesso per 25 gg.

L’intervento viene in genere eseguito in anestesia plessica (si addormenta l’intero braccio) e in regime di Day Surgery (ricovero di un giorno).

E se il paziente non vuole sottoporsi all’intervento?

Rimarrà una instabilità dell’articolazione per cui i movimenti di prensione (es. sollevare una bottiglia) potranno essere molto difficoltosi.

Data pubblicazione: 02 giugno 2010

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