Quando i figli non arrivano.
Link: https://www.ibs.it/quando-figli-non-arrivano-manuale-libro-elisabetta-chelo/e/9788871415932
Descrizione
Desiderare dei figli e averli è spesso la normalità di una coppia. Non riuscire ad averli è un duro colpo, difficile da superare. L'importante è riuscire a farlo restando uniti.
Secondo recenti stime emerse dal congresso “From infertilità treatment to riproductive health”, sarebbero l’8-10% le coppie che nel mondo hanno problemi legati al concepimento. Nella società in cui viviamo, il successo riproduttivo conferma il raggiungimento di una completa maturità e di uno status adulto. È quindi comprensibile l’impatto emotivo e psicologico che una diagnosi di sterilità ha sulle persone. Attualmente sono numerose le tecniche di Procreazione medicalmente assistita che la medicina propone alle coppie che non riescono ad avere figli in modo naturale, ma non bisognerebbe mai dimenticare l’importanza degli aspetti psicologici che emergono in queste situazioni.
Sogni infranti
La diagnosi di sterilità o di difficoltà riproduttiva è per molte coppie un macigno inaspettato. Fin da piccoli si pensa che avere figli sia l’evento più naturale del mondo, espressione dell’amore e dell’unione di coppia. Quando questo sogno viene infranto, spesso, la prima reazione consiste in uno shock, accompagnato da incredulità nei confronti della diagnosi. In un secondo momento subentrano varie emozioni negative come i sensi di colpa, la rabbia, l’invidia per chi i figli li ha. In questi casi l’aiuto di uno psicologo è fondamentale, perché serve per rielaborare le emozioni disturbanti e di cui spesso ci si vergogna. Lo stato d’animo della coppia è molto simile al lutto, perché la perdita di un bambino immaginario è molto simile alla perdita di una persona cara. Il sostegno serve anche per ridurre l’ansia, la depressione e far fronte alle pressioni sociali.
L’autostima della donna va sotto zero
Il ruolo della donna è messo a dura prova dalla genitorialità mancata. L’identità femminile, infatti, è ancora intimamente associata alla maternità, e non poter avere un figlio causa una profonda e dolorosa ferita narcisistica e un abbassamento della stima di sé. La donna che non può diventare madre si sente diversa e deve fare i conti con questa sua mancanza.
La virilità dell’uomo è ko
Anche nell’uomo l’impossibilità di avere figli comporta dei disagi, primo fra tutti un senso di impotenza, fino a confondere la fertilità con la virilità, arrivando a pensare che non si è veri uomini se non si è in grado di concepire. Spesso così lui si rifugia nel lavoro e si allontana dalla partner. Le radici di questa confusione sono profonde e lontane, fin dai tempi in cui l’uomo aveva molte donne e procreare significava essere maschio.
L’unione va in tilt
Molto spesso le difficoltà riproduttive hanno ripercussioni sul legame della coppia, i partner potrebbero allontanarsi e vivere il dolore del desiderio non appagato senza condivisione reciproca, staccandosi l’uno dall’altro, con conseguenze negative anche sull’intimità sessuale. Spesso quando si cerca un figlio, il sesso perde la sua componente affettiva e ludica, diventando un semplice mezzo di concepimento. Alcune coppie fanno l’amore solo nei periodi fertili, al fine di aumentare le probabilità del concepimento. Quando poi si ha una diagnosi di difficoltà a concepire naturalmente, il sesso perde ogni attrattiva per la coppia. È importante, invece, lavorare affinché il legame affettivo con il partner si rinforzi, aumentando la comunicazione all’interno della coppia e convogliando le energie di entrambi nella risoluzione del problema. È poi fondamentale, che la coppia non si isoli nel suo dolore, ma comprendere che le proprie difficoltà riguardano anche altre persone.
30.01.17 4.4k