Prostata ed erezione: quale legame?

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Recenti lavori clinici sperimentali sembrano mostrarci che alcuni meccanismi che causano un’ipertrofia prostatica benigna, con i relativi sintomi ostruttivi, e un eventuale problema sessuale, soprattutto disturbi dell’erezione, possono avere una causa comune.


Ghiandola prostatica

Questi disturbi sarebbero determinati da un “non normale” rilascio delle fibre muscolari coinvolte nello svuotamento della vescica e nei normali eventi che scatenano l'erezione e/o l'eiaculazione.

A questo proposito vengono chiamate in cause iperattività del sistema autonomo, sindromi dismetaboliche, aterosclerosi a livello dei vasi pelvici, alterazioni delle vie neurologiche dell’ossido nitrico/guanosina monofosfato ciclico, attivazione del sistema rho-chinasi, disfunzioni endoteliali ed altro ancora che, messe insieme, sembrano essere capaci di determinare tutte le problematiche andro-urologiche osservate.

Recenti studi epidemiologici hanno ulteriormente confermato una forte associazione tra ipertrofia prostatica benigna, sintomi ostruttivi, disfunzioni sessuali che sembra essere indipendente sia dal fattore età che da altre patologie spesso copresenti e dallo stile di vita.

Ricordiamo che le attuali Linee Guida raccomandano, nel trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna, l’uso di alfa-litici e di inibitori della 5alfa-reduttasi, da sole o in combinazione, e questi farmaci sappiamo essere capaci di disturbare sia l’erezione che l’eiaculazione.

Da qui l’importanza, soprattutto per un andrologo, di porre l’accento sempre sulla necessità di informare il paziente, in modo dettagliato e quasi maniacale, sui possibili effetti collaterali negativi, a livello della risposta sessuale maschile, che questi farmaci possono scatenare.

 

Per approfondire:

 

Data pubblicazione: 27 luglio 2012 Ultimo aggiornamento: 15 maggio 2018

13 commenti

#5
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Utente 266XXX

Gentile dott. Beretta, l'articolo è interessante anche se mi pare di capire non definitivo. Da paziente ho sempre avuto il sospetto (forse anche qualcosa di più del mero sospetto) di questa interrellazione, ma spesso i medici consultati (anche specialisti) o minimizzavano o la escludevano del tutto, ammettendo al massimo una sorta di relazione psicologica. Dalle linee guida da lei citate mi pare di aver compreso che in alcuni casi trova applicazione anche l'associazione dell'alfalitico con il serenoa repens.
Cordiali saluti

#7
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Ex utente

spettabile dott. Beretta la relazione tra prostatite e disfunzioni sessuali e' di tipo psicologico, oppure e' legata ai luts?
in assenza di luts ci può essere deficit erettile?
cordiali saluti

#8
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Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,
da queste ed altre recenti osservazioni cliniche come ho già scritto il problema psicologico sembra essere ridimensionato e sembra emergere che: "Questi disturbi potrebbero essere determinati da un “non normale” rilascio delle fibre muscolari coinvolte nello svuotamento della vescica e nei normali eventi che scatenano l'erezione e/o l'eiaculazione e sempre a questo proposito vengono chiamate in causa iperattività del sistema autonomo, sindromi dismetaboliche, aterosclerosi a livello dei vasi pelvici, alterazioni delle vie neurologiche dell’ossido nitrico/guanosina monofosfato ciclico, attivazione del sistema rho-chinasi, disfunzioni endoteliali ed altro ancora.

#9
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Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,
da queste ed altre recenti osservazioni cliniche come ho già scritto il problema psicologico sembra essere ridimensionato e sembra emergere che: "Questi disturbi potrebbero essere determinati da un “non normale” rilascio delle fibre muscolari coinvolte nello svuotamento della vescica e nei normali eventi che scatenano l'erezione e/o l'eiaculazione e sempre a questo proposito vengono chiamate in causa iperattività del sistema autonomo, sindromi dismetaboliche, aterosclerosi a livello dei vasi pelvici, alterazioni delle vie neurologiche dell’ossido nitrico/guanosina monofosfato ciclico, attivazione del sistema rho-chinasi, disfunzioni endoteliali ed altro ancora.

#10
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Utente 266XXX

Intanto mi scuso se riprendo questo post dopo circa un anno di inattività. Mi auguro che nel frattempo si siano stati ulteriori studi che abbiano confermato o smentito la correlazione tra disturbi prostatici e de.
Da non medico mi incuriosiva sapere se a seguito di interventi disostruttivi della prostata (turp, tuip ecc.) in soggetti affetti anche da de, gli stessi hanno avuto poi beneficio anche sotto l'aspetto sessuale.
Se così fosse per una percentuale significativa, penso che tale circostanza confermerebbe la stretta relazione tra problemi prostatici e de.

#11
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Dr. Giovanni Beretta

La correlazione è confermata e vi sono pure le prime segnalazioni che sembrano indicare che, risolvendo i problemi ostruttivi, si ha pure un miglioramento degli eventuali disturbi sessuali lamentati.

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