Bruciori e fastidi persistenti

Buongiorno sono circa 2 mesi che ho problemi urinari che col passare del tempo si sono trasformati in prostatite batterica acuta da Klebsiella, ho fatto 3 cicli di antibiotici l'ultimo finito 15 giorni fa e ancora avverto bruciori in punta al pene, gonfiore e dolori nella zona dei testicoli e perineo e facendo analisi di urinocoltura non sono risultati batteri ne nitriti ma una esterasi leucocitaria pari a 500, ho fatto una spermiocoltura dove non sono risultati batteri ma solo leucociti 1-2 pcv.

Sto assumendo antiinfimmatori da 15 giorni e vorrei capire se la situazione è normale e cosa altro potrei o dovrei fare.

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.8k 1.8k 19
Dopo una fase infiammatoria molto intensa, anche se gli antibiotici si sono dimostrati efficaci, possono certanebte permanere disturbi irritativi, destinati a risolversi molto gradualmente nelle prossime settimane/mesi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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[#2]
Utente
Utente
Grazie per la risposta dottore, ma il valore dei leucociti alti nelle urine è normale senza infezione batterica presente e se si, è una cosa che si risolve da sola senza ausilio di farmaci specifici?

Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.8k 1.8k 19
L'esame delle urine va ovviamente ricontrollato nelle prossime settimane. In assinz di febbre o sintomi intensi, non riteniamo che sia utile una terapia specifica. Beva molta acqua.

Paolo Piana
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[#4]
Utente
Utente
Dottore guardi, ho ricominciato a bere tanta acqua da qualche giorno, solo che mi sono riniziati i sintomi fastidiosi, come bruciore al perineo e denso di gonfiore anche camminando e bruciore al pene durante la minzione, poco dopo la fine degli antibiotici, non so se questo nel mio quadro clinico è normale o devo approfondire la cosa secondo il suo parere. Non so poi se è utile fare un esame del sangue con pcr e ves e emocromo.
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.8k 1.8k 19
I distutbi della prostatite sono noiosi, si sa. L'antibiotico può eleminare l'infezione, se presente , ma non risolve immediatamente la componente di congestione ed infiammazione della ghiandola. Non esistono farmaci e tentomeno integratori alimentari di sicura efficacia. Imporantissime sono le attenzioni allo stile di vita, cone le abbiamo già scritto.

Paolo Piana
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Utente
Utente
Mi scusi, visto che non ho molto chiaro quali disturbi comprende la patologia e quando potrebbero durare, vorrei una volta per tutte comprenderli con il suo aiuto, il fastidio di bruciore in punta al pene urinando non credevo fosse dipeso dalla prostatite ma da una infiammazione dell'uretra piuttosto, inoltre vorrei capire oltre al bere molto quali altre attenzioni specifiche dovrei avere per fare passare i fastidi.

Grazie
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Utente
Utente
Dottore buonasera, ho ritirato esami fatti questa volta in una struttura pubblica ed è tutto negativo, sia spermiocoltura che urinocoltura anche i leucociti sono assenti.
Ma sono circa 5 o 6 giorni che ho fastidi e bruciori sia quando vado ad urinare che sia nella zona del perineo molto più insistenti di prima pur assumendo giornalmente antifiammatori.
Sinceramente continuo a non comprendere questa situazione che secondo la mia prospettiva di paziente, doveva andare verso un miglioramento avendo tutti gli esami colturali negativi al livello di infezione.
Ho ritirato oggi gli esami ematici che indicano tutti valori rientrati nei limiti come emocromo e una VES in linea, ma una PCR pari a 3,5 che è in aumento rispetto ai precedenti esami di settembre, dove si attestava a un valore pari a 1,7.
Tutto questo considerando che il mio valore normale di PCR prima dell'infezione non è mai andato oltre lo 0,5.
Ora vorrei capire, con il suo aiuto, se questo valore di PCR, unito ai sintomi importanti di questi ultimi giorni, possono essere un segnale di recidiva oppure è una manifestazione che ci può stare, dopo un infezione importante come la mia.
Attendo un suo cortese riscontro in merito.

Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.8k 1.8k 19
I valori di PCR per essere significativi dovrebbero essere almeno qualche decina di volte più alti. E' molto frequente che in questi quadri di prostatite cronica abatterica i risultati degli esami e talora dela stessa visita non siano alterati in modo significativo. Il disturbo irradiato al glande ed all'ultimo tratto dell'uretra è uno dei sintomi più tipici. Nella zona in cui si percepisce il disturbo non vi sono praticamente mai alterazioni rilevanti.

Paolo Piana
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[#9]
Utente
Utente
Dottore mi perdoni, ma quando lei parla di prostatite cronica abatterica, a cosa fa riferimento? Io ho avuto una prostatica batterica acuta e ad oggi dopo mesi sto ancora così, la parola cronica mi fa pensare a qualcosa che non passa e che è differente da quello che mi è stato riferito dai medici, una cosa lunga ma non inguaribile.
Non vorrei soffrire perennemente di questi sintomi abbastanza invalidanti.

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.8k 1.8k 19
Si tratta di una definizione generica, adottata dagli specialisti in urologia, che riassume una serie di disturbi ben noti a decorso prolungato. Questo non vuole però affatto dire - inguaribile -.

Paolo Piana
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[#11]
Utente
Utente
Ma sono giustificati e normali anche periodi altalenanti di sintomi lievi e sintomi più invalidanti, come se la situazione peggiorasse invece di migliorare, e se così fosse, da cosa dipende?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.8k 1.8k 19
L'andamento oscillante è asolutamente tipico di questi disturbi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#13]
Utente
Utente
Dottore, in questi sintomi è presente anche la febbre e una sensazione generale tipo influenza, consideri che era un mese circa che non avevo più questa sintomatologia.
Sinceramente visto tutti gli esami negativi continuo a non comprendere.

Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.8k 1.8k 19
La febbre superiore a 37.5 C è quasi sempre dovuta ad una componente infettiva, che tutto sommato non è molto frequente.

Paolo Piana
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[#15]
Utente
Utente
Ma se gli esami sono tutti negativi, come è possibile che sia presente ancora una infezione?
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.8k 1.8k 19
In medicina purtroppo due più due non fa quasi mai quattro --- (!)

La situazione complessa merita una valutazione complessiva che non è possibile per noi a distanza. Indispensabile il contatto diretto con un nostro Collega, possibilmente sempre lo stesso, che la possa seguire nel tempo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#17]
Utente
Utente
Ma una forte infiammazione può portare a febbre anche in assenza di batteri?
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.8k 1.8k 19
Sì, ma molto raramente.

Paolo Piana
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