Idrofrenosi

A seguito di tac addome su base urografica con contrasto mi è stata riscontrata una severa idrofrenosi con estrema riduzione parenchimale e modico ritardo di escrezione al rene sx dovuta a nucleo litiasico a stampo Pielo-caliceale medio.
Il tutto è emerso con improvviso dolore acuto e febbre che è durata all’incirca 28 gg.
Ho fatto un ciclo antibiotico con Ciproxin di circa 18 gg senza alcun esito, poi 10gg di levoxacin che ha ridotto la febbre ormai presente come febbricola di sera a giorni alterni.
Gli esami delle urine evidenziano leucociti 52000, emazie 100, cellule epiteliali squamose 63, batteri, esterasi leucoticaria+++, proteine 100 ed emoglobina 0, 75.
L’urinocoltura però è negativa.

Il rene da scintigrafia sequenziale risulta funzionare al 30% pertanto sono in attesa di intervento chirurgico di nefrectomia parziale tra 60 giorni più o meno.
Il dolore al lato sx è costante.

Quali sono i rischi che corro nel frattempo che aspetto l’intervento?
Quali accorgimenti devo avere?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Idronefrosi e non idrofrenosi.

Un giudizio sulle indicazioni operative si può esprimere solo vedendo le immagini della TAC, immaginiamo che la situazione sia alquanto degradata, poiché oggigiorno gli interventi chirurgici sul rene sono piuttosto rari. Comunque, se la scintigrafia ci dimostra una funzione residua del 30% vale certamente la pena di conservare l'organo in qualche modo. E' probabbile che ai controlli successivi la funzione si riduca ancora un poco, però poi rimanere stabile nel tempo.
La situazione si è evoluta presumibilmente con lentezza in tempi molto lunghi, è impossibile che ora vi siano evoluzioni significative a più breve termine. Lìinfezione e la febbre sono le complicazioni più frequenti di queste situazioni, queste dovrebbero essere state controllate con le terapie recentemete praticate. Le auguriamo che i tempi d'attesa non siano molto lunghi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Dr. Piana la ringrazio per la risposta tempestiva. Nell’arco di 2 anni si è aggravata la situazione poiché inizialmente ero in attesa di un intervento per la rimozione del calcolo ed i tempi di attesa sa meglio di me che sono biblici in alcune zone d’Italia purtroppo. Quindi basta tener sotto controllo la situazione con ecografie ed esami in attesa dell’intervento? Farò l’intervento al Pederzoli di Peschiera del Garda (non è proprio dietro l’angolo per me) ed avere un contatto diretto col medico è praticamente impossibile.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Tenere sotto controllo soprattutto l'emocromo e l'urocoltura.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.