Epididimite bilaterale e altri sintomi
Salve, 5 mesi fa a seguito di un trauma durante un rapporto con la mia fidanzata urtai il pene contro il suo gluteo e ebbi dolore poco sopra la base d'asta. Il dolore scomparve il giorno dopo e non diedi più importanza all'accaduto. Ma da allora il mio pene devia a sx. Nell'ultimo mese si sono presentati vari disturbi urinari che comprendono: dolore testicolare e in fossa iliaca destra e a livello lombare. Senso di umidità dopo minzione, gocce che escono dopo, senso di urina che resta nel pene, indolenzimento perineale e alla defecazione si attivano i muscoli che mi portano ad un innalzamento del pene. È iniziato questo settembre dove durante la masturbazione notai un cordoncino duro sotto la corona del glande, era una vena che in passato notai fosse più evidente e viola ma non dura al tatto rispetto a settembre. Andai dall'urologo che vide solo la vena senza visita e mi diede Fibrosil e Clatrema Fitogel. Mi disse di non avere rapporti ma io praticai autoerotismo. Quando applicavo la bruciava tantissimo e pizzicava soprattutto se andava vicino alla corona e al glande. Il giorno dopo iniziavano a presentarsi bruciore in punta e alcuni disturbi tra quelli sopracitati. Poi iniziai a sentire del dolore al testicolo e dolore alla base d'asta con erezione e pizzico in zona perineale dopo masturbazione e dolore in zona perineale. Dopo qualche giorno iniziai il Fibrosil che mi dava un sapore di salato in bocca. Scrissi all'urologo e mi disse di eseguire le analisi delle urine e urinocoltura. Siccome il dolore al testicolo non si alleviava, a seguito di una masturbazione con stretta perineale, mi reco in ospedale dove mi fanno l'ecografia: testicoli in sede di regolare morfovolumetria ed ecostruttura con conservata rappresentazione dei segnali vascolari al controllo color doppler, non idrocele, varicocele di grado lieve a sinistra, non evidenti alterazioni ecostrutturali da riferire a lesioni traumatiche attuali a carico del pene. (purtroppo mi toccai poco il pene durante l'eco con le mani sporche). La sera avevo un peso sotto la pancia e facevo tanta aria. Il giorno dopo iniziavo a notare che ci mettevo tempo per urinare (cosa che succedeva anche in passato la mattina alcune volte) e dei problemi intestinali (stitichezza ecc.) . Il 29 settembre ritiro analisi urine che escono buone. Intanto il peso addome basso continuava e dopo poco il sabato tornarono i sintomi urinari. La domenica il peso all'addome si estese dalla fossa iliaca destra (peso e bruciore) alla zona lombare (dolore). Lunedì 2 vado da un altro urologo che mi visita l'asta, i testicoli (che da sempre quando tocco in zone precise vuote dello scroto mi danno dolore) e fa un esame rettale. Sulla ricetta è scritto: sfingouria, epididimite bilaterale, e all' E. R. =piccola e dolente. Assieme a diciture come ipertrofia o ipoteofia e altre parole che sono poco comprensibili. Mi dà la seguente terapia: Bactrim forte mattina e sera, Acumaprost mattina e sera, Solprost mattina e sera, Danifos martedì e venerdì (presi da me il mercoledì e il sabato). Poi dopo 30 giorni da fare spermiogramma e spermiocultura con la ricerca di alcuni batteri precisi. Mi chiese se avessi avuto rapporti anali non protetti con la mia fidanzata ed io ad agosto circa li ebbi. Interruppi la precedente terapia e iniziai questa il 4 ottobre. Mi dava nausea e acidità. Domenica 8 ho avuto un rigurgito acido con presenza di sangue rosso vivo. Mi sono accorto che il sangue usciva anche dal naso però se "tiravo" dalla gola era presente anche lì. Non sono nuovo a sangue dal naso avendo deviazione e capillari fragili. A quel punto dopo un pò la nausea peggiora, tremo, sudo e facendo tosse stizzosa (che er presente da una settimana contemporaneamente ai farmaci) vomito la colazione, più delle tracce come filamenti e grumi marroni. Dopo il vomito avevo bruciore retrosternale, eruttazioni dolorose. Ho interrotto la terapia dell'urologo (quindi è durata dal 4 all'8 mattina). La notte avevo dolore alla bocca dello stomaco. Io ho da due anni esofagite non erosiva ernia iatale da scivolamento gastrite cronica attiva, non atrofica. Siccome però lunedì sera avevo sudorazione e pressione alta, oltre al dolore gastrico, martedì 10 ottobre vado in ospedale e mi fanno pantorc 80 e analisi del sangue: Emocromo, Azotemia, Glicemia, Creatinina, Sodio, Potassio, Cloro, Got, GPT, Amilasi, Lipasi, Proteina C reattiva, Troponina I, Mioglobina, LDH, Bilirubina ed ecg. L'altro ieri ho urinato e sentivo come urina nel glande e mi sono spremuto ma con zero risultato, anzi mi era comparso lieve dolore testicolo e ho avuto un rapporto con la mia fidanzata e, oltre poco liquido; ho notato dolore al pene in zona vena oltre il solito sapore amaro. Ieri sono stato dal Gastroenterologo che mi ha consigliato di bere molta acqua siccome la lingua era secca e mi ha dato la terapia per il reflusso (sto assumendo lucen 40). Mi ha consigliato di vedere come va bevendo. Questa notte mi sono svegliato alle 2 per urinare, la minzione è più frequente ma appena la vescica è piena sento il bisogno di andare. Vorrei sapere come comportarmi con la terapia, cosa potrebbe essere, e qualora fosse infettiva visto che mi sento faccia calda e spesso caldo/freddo se si vedeva con emocromo e formula.
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In sintesi lei ha una prostatite, non necessariamente a causa infettiva (almeno ora) e la sua situazione gastrica la rende intollerante a buona parte di farmaci oltre a causarle ulteriori disturbi intestinali che favoriscono la congestione della prostata. Gli accertamenti non hanno mai mostrato alterazioni significative e fra le righe del suo scritto è facile riscontrare tracce di ansia ed ipocondria. Pensiamo che oggi le attenzioni più importanti debbano essere rivolte all’apparato digerente, il cui squilibrio funzionale le impedisce si assumere altre terapie, di qualsiasi tipo. Gli esami colturali su urina e liquido seminale si possono anche fare, ma non ci attendiamo risultati così salienti. In queste situazioni noi insistiamo sempre sull’importanza delle attenzioni allo stile di vita, che deve essere indirizzato ad una ragionevole regolarità, nei suoi aspetti principali: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 14/10/2023.
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