Sospetta malattia venerea
Salve, scrivo per chiedere ulteriori pareri oltre quelli degli urologi che mi hanno visitato, passo a spiegare
A fine agosto ho avuto un rapporto anale e orale con una persona che non conosco, sì sono stato uno stupido e non sapete quanto me ne penta.
Dopo un paio di giorni ho avvertito un bruciore alla minzione a cui qualche giorno dopo si è aggiunta la fuoriuscita di un liquido bianco lattiginoso dall'uretra.
Ho fatto una visita dal primo urologo che mi ha fatto un tampone uretrale e mi ha prescritto la levofloxacina per 5 giorni più alcuni integratori per la prostata che ha trovato infiammata.
Risultati del tampone negativi per gonorrea, clamidia e altri agenti patogeni e sintomi scomparsi già il secondo giorno di antibiotico.
Finito il ciclo di antibiotico, in due giorni sono ritornati i sintomi.
Ho ricontattato l'urologo che mi ha ridato il levofloxacina per 10 giorni stavolta.
Ancora una volta, sintomi passati il secondo giorno e ancora una volta sintomi che ritornano dopo 2 giorni dalla fine del ciclo.
Stavolta però erano in parte peggiorati perché oltre a fastidi alla prostata e una produzione maggiore di liquido, si era trasformata, credo, anche in uretrite in quanto avevo fastidio lungo tutta l'uretra in svariati momenti della giornata senza motivo apparente.
Visto che questo primo urologo aveva sottovalutato la cosa e voleva fare un altro tampone dopo vari giorni di dolori miei, ho deciso di andare da un altro.
Quello stesso giorno ho avuto anche una leggera febbre (sotto il 37).
Questo altro urologo mi ha visitato la prostata e premendola ha generato una grande fuoriuscita di liquido, guardando il pene ha subito pensato a gonorrea o clamidia anche con i risultati negativi del tampone.
Mi ha spiegato che il tampone non è sempre il metodo più efficace e di fare una spermiocoltura con pcr per alcuni batteri e in base ai risultati avremmo iniziato l'antibiotico.
Mi ha prescritto degli integratori diversi e in sostituizione di quelli precedenti.
Purtroppo non sono riuscito a prelevare il campione tra fastidi e stress psicologico, quindi mi ha prescritto il bassado per 15 giorni che sto ancora prendendo, finisco giorno 18.
Piano piano tutti i sintomi sono andati via via sparendo.
Attualmente rimane solo un po' di fastidio alla minzione e un arrossamento del glande e prepuzio in alcuni punti e solo al mattino, con rari casi durante la giornata, che tratto con un intimo antibatterico, il viticist, che in circa 2h attenua o elimina il rossore.
Tralasciando la stupidata a monte, per cui una volta guarito farò tutti gli esami per le mst, mi sorgono vari dubbi.
Potrebbe trattarsi di gonorrea e/o clamidia nonostante il tampone negativo?
Potrebbe invece trattarsi di batteri fecali inizialmente annidati nella prostata e poi nell'uretra?
Questo rossore è normale che ci sia?
Rappresenta la presenza dei batteri?
E poi in questo periodo ho notato maggiormente vene e credo addirittura capillari, può dipendere dai problemi attuali?
Grazie in anticipo
A fine agosto ho avuto un rapporto anale e orale con una persona che non conosco, sì sono stato uno stupido e non sapete quanto me ne penta.
Dopo un paio di giorni ho avvertito un bruciore alla minzione a cui qualche giorno dopo si è aggiunta la fuoriuscita di un liquido bianco lattiginoso dall'uretra.
Ho fatto una visita dal primo urologo che mi ha fatto un tampone uretrale e mi ha prescritto la levofloxacina per 5 giorni più alcuni integratori per la prostata che ha trovato infiammata.
Risultati del tampone negativi per gonorrea, clamidia e altri agenti patogeni e sintomi scomparsi già il secondo giorno di antibiotico.
Finito il ciclo di antibiotico, in due giorni sono ritornati i sintomi.
Ho ricontattato l'urologo che mi ha ridato il levofloxacina per 10 giorni stavolta.
Ancora una volta, sintomi passati il secondo giorno e ancora una volta sintomi che ritornano dopo 2 giorni dalla fine del ciclo.
Stavolta però erano in parte peggiorati perché oltre a fastidi alla prostata e una produzione maggiore di liquido, si era trasformata, credo, anche in uretrite in quanto avevo fastidio lungo tutta l'uretra in svariati momenti della giornata senza motivo apparente.
Visto che questo primo urologo aveva sottovalutato la cosa e voleva fare un altro tampone dopo vari giorni di dolori miei, ho deciso di andare da un altro.
Quello stesso giorno ho avuto anche una leggera febbre (sotto il 37).
Questo altro urologo mi ha visitato la prostata e premendola ha generato una grande fuoriuscita di liquido, guardando il pene ha subito pensato a gonorrea o clamidia anche con i risultati negativi del tampone.
Mi ha spiegato che il tampone non è sempre il metodo più efficace e di fare una spermiocoltura con pcr per alcuni batteri e in base ai risultati avremmo iniziato l'antibiotico.
Mi ha prescritto degli integratori diversi e in sostituizione di quelli precedenti.
Purtroppo non sono riuscito a prelevare il campione tra fastidi e stress psicologico, quindi mi ha prescritto il bassado per 15 giorni che sto ancora prendendo, finisco giorno 18.
Piano piano tutti i sintomi sono andati via via sparendo.
Attualmente rimane solo un po' di fastidio alla minzione e un arrossamento del glande e prepuzio in alcuni punti e solo al mattino, con rari casi durante la giornata, che tratto con un intimo antibatterico, il viticist, che in circa 2h attenua o elimina il rossore.
Tralasciando la stupidata a monte, per cui una volta guarito farò tutti gli esami per le mst, mi sorgono vari dubbi.
Potrebbe trattarsi di gonorrea e/o clamidia nonostante il tampone negativo?
Potrebbe invece trattarsi di batteri fecali inizialmente annidati nella prostata e poi nell'uretra?
Questo rossore è normale che ci sia?
Rappresenta la presenza dei batteri?
E poi in questo periodo ho notato maggiormente vene e credo addirittura capillari, può dipendere dai problemi attuali?
Grazie in anticipo
[#1]
L’arrossamento del glande è assai probabilmente una sensibilizzazione dovuta alle terapie antibiotiche. Per il resto, parrebbe che lei abbia avuto una prostatite da batteri comuni (intestinali) apparentemente avviata ad una progressiva stabilizzazione. Questa può talora essere piuttosto lenta e lasciare qualche strascico dietro di se. Continui a farsi seguire da un nostro,Collega con il quale riesca ad intrattenere un buon rapporto di comunicazione e fiducia.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Anche la spermiocoltura non è un esame molto preciso, a meno che vi sia una evidente secrezione attiva che sia possibile raccogliere. Nel sospetto di mst si esegue la ricerca dei batteri sulle urine del primo getto con metodica PCR.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 13/10/2023.
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