Caso molto difficile, ho gli stessi problemi urologici della mia partner
Buongiorno cari Dottori, il problema che vi espongo oggi è di una difficoltà inaudita, tant'è che siamo ben lontani da una risoluzione.
Sarò grato con chi vorrà cimentarsi nella risoluzione di questo vero e proprio Rebus medico.
Partiamo dal principio: 3 anni fa conosco la mia attuale partner, che già prima di conoscermi lamentava cistiti post-coitale con il proprio ex partner (non presente dopo ogni rapporto, ma abbastanza random, con insorgenza sino a 72h dopo l'atto). La stessa soffriva e soffre di morbo di Crohn, con anche diversi disturbi gastrici, il tutto la fa essere seguita da uno specialista in gastroenterologia. Lato urologico, a questi problemi la mia partner ha sempre aggiunto dei bruciori uretrali random, per i quali Dottori poco illuminati le hanno fatto prendere negli anni tanti antibiotici (nei vari tamponi vaginali risultava quasi sempre l'E. coli, mentre nelle colture urinarie invece mai nulla) senza mai risolvere però nulla: difatti il problema le persiste.
Veniamo a me, prima di conoscere la mia partener non ho mai sofferto di disturbi urologici, e dico mai. Mai preso niente, mai avuto niente, nonostante avessi avuto anche io i miei rapporti con diverse partner.
I veri problemi anche per me iniziano da quando ho iniziato ad avere rapporti con la mia attuale partner, esattamente come lei ho iniziato a soffrire di bruciore, nel mio caso al glande random, a volte durano 2gg e poi vanno via, a volte durano 7gg, a volte sento come spilli nella parte finale della uretra, altre volte ho bruciore alla minzione, e via discorrendo.
Ho consultato de visu vari urologi, alcuni mi hanno trovato una prostatite, curata con fans e integratori vari, altri alla prostata non mi hanno trovato nulla di particolare e mi hanno lo stesso riempito di integratori.
Negli anni ho eseguito vari test urine ed urocolture sempre pulite, uno spermiogramma ottimo, una spermiocoltura pulita, un tampone uretrale pulito.
Ora mi sono stancato, molto stancato.
Per limitare i rischi di infezione (?? ) ultimamente proteggiamo sempre il rapporto con uso di condom, eppure randomicamente i fastidiosi bruciori a tutti e due sopraggiungono senza una reale causa, senza capire come sconfiggerli.
Voi direte, per quanto mi riguarda può essere la prostata (prostatiti abatteriche?) , però non è strano che questa santa prostata mi abbia iniziato a dare problemi dopo l'incontro con la mia partner che, guarda caso, ha gli stessi problemi che ho io e quasi sembra avermi "trasmesso"?
Io vedo un nesso logico e causale tra l'inizio dei miei problemi, identici alla mia partner, e l'incontro con la mia partner stessa.
20gg fa ho avuto bruciori per 2gg, fatta urocoltura ovviamente negativa e bruciori passati di colpo al terzo giorno.
Adesso sono già 3gg che mi sono reinziati i bruciori e non so, ovviamente, cosa fare: butto altri soldi ad un esame urine? O forse è la maledetta prostata che però nell'ultima visita fatta a giugno da un vostro collega risultava perfetta? (Preciso che io non bevo alcol, né fumo, cammino 30/60min al giorno, soffro di emorroidi e bevo almeno 2 litri di acqua ogni santo giorno).
Non so dove sbattere la testa, ed ho soli 32 anni.
Chiedo aiuto, ho bisogno di Dottori illuminati che vogliano sinceramente capire i miei/nostri problemi ed aiutarmi/aiutarci a risolverli.
Grazie.
Sarò grato con chi vorrà cimentarsi nella risoluzione di questo vero e proprio Rebus medico.
Partiamo dal principio: 3 anni fa conosco la mia attuale partner, che già prima di conoscermi lamentava cistiti post-coitale con il proprio ex partner (non presente dopo ogni rapporto, ma abbastanza random, con insorgenza sino a 72h dopo l'atto). La stessa soffriva e soffre di morbo di Crohn, con anche diversi disturbi gastrici, il tutto la fa essere seguita da uno specialista in gastroenterologia. Lato urologico, a questi problemi la mia partner ha sempre aggiunto dei bruciori uretrali random, per i quali Dottori poco illuminati le hanno fatto prendere negli anni tanti antibiotici (nei vari tamponi vaginali risultava quasi sempre l'E. coli, mentre nelle colture urinarie invece mai nulla) senza mai risolvere però nulla: difatti il problema le persiste.
Veniamo a me, prima di conoscere la mia partener non ho mai sofferto di disturbi urologici, e dico mai. Mai preso niente, mai avuto niente, nonostante avessi avuto anche io i miei rapporti con diverse partner.
I veri problemi anche per me iniziano da quando ho iniziato ad avere rapporti con la mia attuale partner, esattamente come lei ho iniziato a soffrire di bruciore, nel mio caso al glande random, a volte durano 2gg e poi vanno via, a volte durano 7gg, a volte sento come spilli nella parte finale della uretra, altre volte ho bruciore alla minzione, e via discorrendo.
Ho consultato de visu vari urologi, alcuni mi hanno trovato una prostatite, curata con fans e integratori vari, altri alla prostata non mi hanno trovato nulla di particolare e mi hanno lo stesso riempito di integratori.
Negli anni ho eseguito vari test urine ed urocolture sempre pulite, uno spermiogramma ottimo, una spermiocoltura pulita, un tampone uretrale pulito.
Ora mi sono stancato, molto stancato.
Per limitare i rischi di infezione (?? ) ultimamente proteggiamo sempre il rapporto con uso di condom, eppure randomicamente i fastidiosi bruciori a tutti e due sopraggiungono senza una reale causa, senza capire come sconfiggerli.
Voi direte, per quanto mi riguarda può essere la prostata (prostatiti abatteriche?) , però non è strano che questa santa prostata mi abbia iniziato a dare problemi dopo l'incontro con la mia partner che, guarda caso, ha gli stessi problemi che ho io e quasi sembra avermi "trasmesso"?
Io vedo un nesso logico e causale tra l'inizio dei miei problemi, identici alla mia partner, e l'incontro con la mia partner stessa.
20gg fa ho avuto bruciori per 2gg, fatta urocoltura ovviamente negativa e bruciori passati di colpo al terzo giorno.
Adesso sono già 3gg che mi sono reinziati i bruciori e non so, ovviamente, cosa fare: butto altri soldi ad un esame urine? O forse è la maledetta prostata che però nell'ultima visita fatta a giugno da un vostro collega risultava perfetta? (Preciso che io non bevo alcol, né fumo, cammino 30/60min al giorno, soffro di emorroidi e bevo almeno 2 litri di acqua ogni santo giorno).
Non so dove sbattere la testa, ed ho soli 32 anni.
Chiedo aiuto, ho bisogno di Dottori illuminati che vogliano sinceramente capire i miei/nostri problemi ed aiutarmi/aiutarci a risolverli.
Grazie.
[#1]
Per noi è sufficiente leggere le prime 3 righe del suo scritto per comprendere dove andare a parare. Sarà forse colpa di alcuni decenni di pratica sulle spalle?
Che la sua partner soffra di cistiti recidivanti e colture positive per Coli è più che giustificabile dalla sua malfunzione intestinale causata dal morbo di Crohn, certamente accompagnata da uno squilibrio della flora batterica intestinale (microbiòta). Ottima cosa che sia seguita da un gastro-enterologo, ma spesso risultano di cruciale importanza le attenzioni all'alimentazione, per questo motivo è indispensabile essere seguiti anche da un buon nutrizionista. Talora i medici non sono molto sensibili a questo aspetto del problema.
Per lei invece, i disturbi prostatici sono verosimilmente sorretti da una lieve congestione della ghiandola, legata alla presenza di emorroidi che ci riferisce. E' una condizione molto frequente ed in questi casi è quasi costante l'assenza di rilievi patologici agli accertamenti ed anche la visita diretta può risultare poco o per nulla significativa.
In conclusione non pensiamo proprio che vi sia un - palleggio - di batteri, confermato dal fatto che anche con i rapporti protetti i disturbi permangono. Diciamo che entrambi avete le vostre debolezze urologiche da interpretare però singolarmente, senza andare a cercare relazioni che di fatto non esistono.
Che la sua partner soffra di cistiti recidivanti e colture positive per Coli è più che giustificabile dalla sua malfunzione intestinale causata dal morbo di Crohn, certamente accompagnata da uno squilibrio della flora batterica intestinale (microbiòta). Ottima cosa che sia seguita da un gastro-enterologo, ma spesso risultano di cruciale importanza le attenzioni all'alimentazione, per questo motivo è indispensabile essere seguiti anche da un buon nutrizionista. Talora i medici non sono molto sensibili a questo aspetto del problema.
Per lei invece, i disturbi prostatici sono verosimilmente sorretti da una lieve congestione della ghiandola, legata alla presenza di emorroidi che ci riferisce. E' una condizione molto frequente ed in questi casi è quasi costante l'assenza di rilievi patologici agli accertamenti ed anche la visita diretta può risultare poco o per nulla significativa.
In conclusione non pensiamo proprio che vi sia un - palleggio - di batteri, confermato dal fatto che anche con i rapporti protetti i disturbi permangono. Diciamo che entrambi avete le vostre debolezze urologiche da interpretare però singolarmente, senza andare a cercare relazioni che di fatto non esistono.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie tante per il suo interessamento, io nella mia ignoranza data la paradossale susseguenza dei disturbi tra me e la mia compagnia, ho pensato ad un nesso causale, ovviamente senza averne le competenze e per questo mi sono rivolto a voi per capire se i miei ragionamenti potessero essere fondati, sono contento che non lo siano, occorre ora gestire le due problematiche in maniera disgiunta.
Per il sottoscritto, oltre ai classici rilievi che consiglia anche negli altri consulti sullo stile di vita, che cerco pedissequamente di seguire nella maniera più aderente possibile, c'è qualche accorgimento in più che Lei mi consiglia e che io posso adottare per salvaguarda la ghiandola prostatica - e di conseguenza attenuare i fastidiosissimi disturbi che si irradiano lungo tutta l'uretra - essendo io un soggetto che soffre purtroppo di emorroidi da anni, anche se a periodi alterni?
Perché davvero non so come migliorare altrimenti il mio stile di vita, improntato già al massimo equilibrio in tutte le sfere che possono interessare la salute della mia benedetta prostata (idratazione, nessuna astinenza, movimento fisico, alimentazione bilanciata).
Il bruciore urente al glande è un fastidio che davvero non auguro a nessuno, perché capace di annichilire la psiche di un uomo, e per quanto mi riguarda annientare la mia concentrazione a discapito della mia produttività e, soprattutto, serenità.
Grazie ancora.
Per il sottoscritto, oltre ai classici rilievi che consiglia anche negli altri consulti sullo stile di vita, che cerco pedissequamente di seguire nella maniera più aderente possibile, c'è qualche accorgimento in più che Lei mi consiglia e che io posso adottare per salvaguarda la ghiandola prostatica - e di conseguenza attenuare i fastidiosissimi disturbi che si irradiano lungo tutta l'uretra - essendo io un soggetto che soffre purtroppo di emorroidi da anni, anche se a periodi alterni?
Perché davvero non so come migliorare altrimenti il mio stile di vita, improntato già al massimo equilibrio in tutte le sfere che possono interessare la salute della mia benedetta prostata (idratazione, nessuna astinenza, movimento fisico, alimentazione bilanciata).
Il bruciore urente al glande è un fastidio che davvero non auguro a nessuno, perché capace di annichilire la psiche di un uomo, e per quanto mi riguarda annientare la mia concentrazione a discapito della mia produttività e, soprattutto, serenità.
Grazie ancora.
[#3]
Pensiamo che una attenta valutazione proctologica debbe essere sulla sua strada.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 703 visite dal 12/10/2023.
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