Valutazione tumore vescica papillare infiltrante
Buongiorno dottori, vi scrivo questa richiesta perchè sono molto preoccupato per una situazione che a parer mio (da ignorante) è più grave di quanto stia sembrando, il tutto riguarda mio padre, uomo di 68 anni in uno stato di buona salute generale al quale però, tramite una risonanza magnetica multiparametrica è stato rilevato un massiccio tumore della vescica, vi allego referto:
Referto:
Esame eseguito con sequenze Tset1, Tset2, tset2fatsat, nei vari piani ortogonali, sequenze pesate in dwi-adc, sequenze dinamiche dopo mdc esame refertato secondo lo schema pirads v2-1
presenza di voluminosa ernia inguinoscrotale destra a contenuto intestinale, ernia adiposa inguinale sx
La vescica presenta voluminosa formazione espansiva di 57mm x50mm mediana paramediana destra a larga base d'impianto infiltrante il piano muscolare a tutto spessore, con retrazione parietale, coesiste altra formazione vegetante di 11 mm sulla parete laterale destra
vescicole seminali simmetriche
prostata aumentata di volume con diametro LL di 59mm, CC 57mm, ap 47mm presenta ipertrofia multinodulare del lobo medio che aggetta in vescica
Le formazioni nodulari del lobo medio presentano capsula prevalentemente completa, pirads 2
I lobi laterali sono diffusamente ipointensi per flogosi cronica, non si rilevano focalita' con segnale ristretto e ridotti valori di adc
dopo mdc si osserva impregnazione della lesione infiltrante vescicale con area di impregnazione parietale della parete muscolare vescicale di 43 mm
A seguito della risonanza abbiamo effettuato una visita urologica con cistoscopia che ha confermato la presenza di un tumore papillare che necessita di resezione endoscopica e poi chemio locale, a frenare gli entusiasmi è stata l'impossibilità di operare della struttura a causa di una lista di attesa di due mesi, notizia a cui hanno fatto seguito le rassicurazioni caute del medico urologo che ha detto che tra due mesi non dovrebbe cambiare molto dal momento che il tumore è papillare e non infiltrante, discrepanza tra diagnosi da RMN e cistoscopia che onestamente non mi spiego.
Quello che chiedo a voi cortesi medici è di fare luce sui miei dubbi, la situazione certamente seria, è anche grave?
Molto grave?
Le tempistiche di accesso alla chirurgia devono essere più celeri?
Io sto già procedendo a prenotare visite presso strutture specializzate per accelerare i tempi, ho però l'impressione che la reale gravità della situazione non mi sia stata realmente espressa, in attesa di un riscontro vi ringrazio per la disponibilità, sono davvero preoccupato.
Referto:
Esame eseguito con sequenze Tset1, Tset2, tset2fatsat, nei vari piani ortogonali, sequenze pesate in dwi-adc, sequenze dinamiche dopo mdc esame refertato secondo lo schema pirads v2-1
presenza di voluminosa ernia inguinoscrotale destra a contenuto intestinale, ernia adiposa inguinale sx
La vescica presenta voluminosa formazione espansiva di 57mm x50mm mediana paramediana destra a larga base d'impianto infiltrante il piano muscolare a tutto spessore, con retrazione parietale, coesiste altra formazione vegetante di 11 mm sulla parete laterale destra
vescicole seminali simmetriche
prostata aumentata di volume con diametro LL di 59mm, CC 57mm, ap 47mm presenta ipertrofia multinodulare del lobo medio che aggetta in vescica
Le formazioni nodulari del lobo medio presentano capsula prevalentemente completa, pirads 2
I lobi laterali sono diffusamente ipointensi per flogosi cronica, non si rilevano focalita' con segnale ristretto e ridotti valori di adc
dopo mdc si osserva impregnazione della lesione infiltrante vescicale con area di impregnazione parietale della parete muscolare vescicale di 43 mm
A seguito della risonanza abbiamo effettuato una visita urologica con cistoscopia che ha confermato la presenza di un tumore papillare che necessita di resezione endoscopica e poi chemio locale, a frenare gli entusiasmi è stata l'impossibilità di operare della struttura a causa di una lista di attesa di due mesi, notizia a cui hanno fatto seguito le rassicurazioni caute del medico urologo che ha detto che tra due mesi non dovrebbe cambiare molto dal momento che il tumore è papillare e non infiltrante, discrepanza tra diagnosi da RMN e cistoscopia che onestamente non mi spiego.
Quello che chiedo a voi cortesi medici è di fare luce sui miei dubbi, la situazione certamente seria, è anche grave?
Molto grave?
Le tempistiche di accesso alla chirurgia devono essere più celeri?
Io sto già procedendo a prenotare visite presso strutture specializzate per accelerare i tempi, ho però l'impressione che la reale gravità della situazione non mi sia stata realmente espressa, in attesa di un riscontro vi ringrazio per la disponibilità, sono davvero preoccupato.
[#1]
Vi è un concreto sospetto alla rmn che la lesione sia infiltrante, Questo deve essere necessariamente confermaro con un riscontro istologico effettuato sul materiale di resezione endoscopica, anche solo parziale. Se si domostrasse che la lesione non è infiltrante, si potrebbe completare o rifinire la resezione e proseguire con la chemioterapia locale. Se l'same istologico conferma infece l'infiltrazione della parte muscolare (stadio T2 ed oltre) si impone la rimozione chirurgico/laparoscopica della vescica con confezione di una derivazione delle urine, esterna o interna. Questo percorso deve iniziare ovviamente al più presto possibile, senz'altro entro 40-60 giorni
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Buongiorno egregio dottore,
innanzitutto la ringrazio per la celere risposta, non sa che boccata di certezza è stata in mezzo al mare di dubbi che ci assaliva.
Dunque se ho ben capito l'iter da seguire è quello innanzitutto chirurgico per poi valutare la situazione a seguito dell'esame istologico che verrà sicuramente eseguito, le dico che il collega medico urologo a seguito della cistoscopia effettuata sembrava abbastanza sicuro che si trattasse di una lesione non infiltrante, sebbene appunto la discrepanza con quanto attestato dalla RMN ci aveva lasciati perplessi.
Per quanto riguarda l'attivarsi abbiamo provveduto a prenotare due appuntamenti, uno presso il reparto urologia dell'Ospedale Vito Fazzi di Lecce venerdì 13 e un altro presso l'Ospedale Miulli di Acquaviva che da quanto ci è stato detto è un centro decisamente di altissimo livello, la speranza è che si possa accedere alle prestazioni necessarie entro le tempistiche utili a risolvere il problema nel migliore dei modi.
Seguiranno aggiornamenti a seguito dei consulti, nel frattempo porgo cordiali saluti e ringrazio per la disponibilità.
innanzitutto la ringrazio per la celere risposta, non sa che boccata di certezza è stata in mezzo al mare di dubbi che ci assaliva.
Dunque se ho ben capito l'iter da seguire è quello innanzitutto chirurgico per poi valutare la situazione a seguito dell'esame istologico che verrà sicuramente eseguito, le dico che il collega medico urologo a seguito della cistoscopia effettuata sembrava abbastanza sicuro che si trattasse di una lesione non infiltrante, sebbene appunto la discrepanza con quanto attestato dalla RMN ci aveva lasciati perplessi.
Per quanto riguarda l'attivarsi abbiamo provveduto a prenotare due appuntamenti, uno presso il reparto urologia dell'Ospedale Vito Fazzi di Lecce venerdì 13 e un altro presso l'Ospedale Miulli di Acquaviva che da quanto ci è stato detto è un centro decisamente di altissimo livello, la speranza è che si possa accedere alle prestazioni necessarie entro le tempistiche utili a risolvere il problema nel migliore dei modi.
Seguiranno aggiornamenti a seguito dei consulti, nel frattempo porgo cordiali saluti e ringrazio per la disponibilità.
[#3]
L'invasività di un tumore vescicale può essere presunta - ad occhio - ma questo non è sufficiente per determinare scelte curative di cruciale importanza.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 11/10/2023.
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