Secrezioni uretrali

Buongiorno, mi rivolgo a voi per un primo consulto in attesa di vedere un urologo.

Esattamente 100 giorni fa ho avuto un rapporto occasionale protetto e senza "incidenti".
Nei giorni successivi tuttavia avvertivo dei sintomi come un leggero bruciore uretrale, arrossamento, senso di generico fastidio.
Convinto di aver contratto qualche malattia, ho svolto a mie spese tutta una serie di esami (ricerca pcr real time di clamidia, gonorrea, ureaplasmo, micoplasmi, trichomonas, il tutto sia nelle urine che nel liquido seminale, urinocoltura, spermiocoltura), tutti negativi.
Continuando a notare un arrossamento del meato sono andato da un primo urologo, che mi ha liquidato in pochi minuti non rilevando nulla all'esame clinico (tutto questo a circa mese dal rapporto).

Sono trascorsi altri due mesi, durante i quali ho continuato ad avvertire vaghi fastidi, anche al basso ventre (leggermente a destra), lieve prurito uretrale occasionale o una sorta di "pizzicorino" sempre all'uretra.
Tutti questi sintomi frequenti, ma intermittenti e alternati tra loro, tanto che mi ero quasi convinto fossero legati ad uno stato di ansia.

Ho visto però un secondo urologo, anche lui non ha rilevato niente ma, credo più per tranquillizzarmi, mi ha prescritto azitromicina 1g in singola somministrazione dicendomi che se proprio avvertivo qualcosa, poteva trattarsi di una lieve uretrite.
Questo accadeva 8 giorni fa, a 90 giorni dal rapporto.
Mi ha dato anche un integratore, Probioprost, da assumere per 2/3 mesi.

Preso l'antibiotico non ho notato particolari cambiamenti.
Stasera invece la sorpresa: tornato a casa dal lavoro ho trovato una goccia di secrezione purulenta, giallina, mucoide, che faceva capolino proprio sull'orifizio del pene.
Anche dopo la doccia, spremendo un po', esce questa secrezione.
Nessun problema di minzione.

Sono molto confuso, so che la secrezione è uno dei sintomi più comuni di uretrite, ma è possibile che compaia a 100 giorni da un rapporto, per di più protetto, dopo che tutti i test erano negativi e dopo aver perfino preso l'antibiotico?

Tornerò dall'urologo quando prima ma nel frattempo vi sarei grato se poteste levarmi un po' di quest'ansia che mi attanaglia...
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Per noi è abbastanza frequente avere a che fare con queste situazioni in cui gli immotivati sensi di colpa per aver fatto qualcosa di - occasionale - scatenano tempeste d'ansia in cui ogni sensazione viene tradotta in sintomi minacciosi. La realtà è che con un rapporto protetto senza incidenti di percorso non si può contrarre alcuna malattia infettiva e questo è stato dimostrato - nero su bianco - dagli accertamenti molto specifici e sensibili che lei ha eseguito. Nulla toglie però che nel frattempo lei abbia sviluppato una lieve congestione / infiammazione della prostata per altri imprecisabili motivi, con il suo corteo di piccoli disturbi pelvici e genitali. Pensiamo che quella che lei osserva sia secrezione prostatica non necessariamente infetta, d'ogni modo se persiste può essere raccolta con un tampone uretrale e coltivata. Ricordi che cambiare continuamente lo specialista spesso corrisponde a spendere molti soldi ed allontanare la guarigione, perché ogni volta si rischia di ripartire daccapo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Gentile Dottore,
la ringrazio per la risposta celere, oltre che molto umana. Nel frattempo la perdita è proseguita durante la notte e in misura forse minore stamattina, sempre di colore giallino e consistenza mucoide (sembra pus). Mi permetto di farle due ultime domande, poi prometto di mettermi tranquillo in attesa della visita che ho prenotato per questo sabato.

1. Il secondo urologo, la scorsa settimana, ha tastato la prostata tramite esame rettale, trovandola nella norma. E' possibile che la lieve congestione/infiammazione a cui lei pensa non fosse percepibile?

2. Avevo dimenticato di dire che sia la comparsa dei primi sintomi a luglio, sia ora, sono accomunati dall'aver svolto attività fisica intensa nei giorni immediatamente precedenti (lungo trekking). Può aver avuto un impatto nello scatenare una reazione prostatica rimasta lieve per 3 mesi e acutizzatasi in occasione della seconda "uscita"?

Grazie ancora..
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
1. La percezione palpatoria è assolutamente soggettiva, non esistono parametri di riferimento. Ciò che è alterato per qualcuno, può essere considerato normale da altri.
2. Impossibile da giudicare.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buongiorno Dottore,
mi permetto di mandarle un aggiornamento così magari può darmi la sua opinione. Ho visto un urologo, che all'esame clinico non ha notato cose particolari e ha fatto un'ipotesi simile alla sua (anche basandosi sulle foto di queste secrezioni). Sull'esplorazione rettale ha scritto: x1.5, parenchimatosa, margini netti, solco mediano parzialmente rappresentato; non dolorabile.
Il giorno prima della visita avevo svolto, per portarmi avanti sapendo che mi sarebbero stati richiesti, un tampone uretrale (peraltro in presenza di abbondante secrezione) e un'urinocoltura. Dopo la visita, dato che l'avevo già prenotato, ho svolto un secondo tampone uretrale, come si dice, per "peace of mind". Ebbene, i tre esami hanno dato tre risultati completamente diversi:
- Urinocoltura positiva a Klebsiella Oxytoca; presenza di leucociti "rari" nelle urine;
- Primo tampone (in presenza di perdite uretrali): Negativo;
- Secondo tampone (due giorni dopo, senza perdite): positivo a Haemophilus Parainfluenzae.

Ho mandato il tutto all'urologo che mi segue ma non mi ha ancora risposto. Non ci sto capendo più nulla, e devo dire che la fiducia in questi esami di laboratorio è messa a dura prova. Ho anche ipotizzato una possibile contaminazione nel caso dell'urinocoltura, dato che la raccolta è avvenuta in ospedale (anche se sono stato attento). Ma il resto?

Negli ultimi giorni, peraltro, ho sempre bevuto in abbondanza e mi sembrava di stare decisamente meglio, ieri anche il pizzicore nella zona del meato sembrava sparito. Stamattina invece è ricominciato e con esso le perdite, anche se non abbondanti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
L'Haemophilus Influenzae è certamente un contaminante al quale non si può dare alcun significato. Il riscotro occasionale della Klebsiella nelle urine, in assenza di significativa presenza di globuli bianch nel sedimento in prima batturìta fa altrettanto pensare ad una contaminazione esterna. I suoi disturbi si confermerebbero essere portati da una congestione/infiammazione prostatica con secrezione abbondante. Non esistono terapie specifiche certamente efficaci, Sempre molto importanti le attenzioni indirizzate ad uno stile di vita il pioù regolare possibile.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie Dottore come sempre per il suo prezioso consiglio. La terrò informata su eventuali sviluppi.
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Utente
Utente
Buongiorno Dottore, ecco un aggiornamento: sabato ho svolto per scrupolo una seconda urinocoltura, quindi a 9 giorni di distanza dalla prima e in un laboratorio diverso.. e indovini un po': anche questa positiva alla Klebsiella Oxytoca.
A questo punto ritengo improbabile una doppia contaminazione, anche perché la raccolta per la seconda l'ho fatta a casa con scrupolosa attenzione. Che ne pensa?
Ho inviato tutti gli esami all'urologo che mi sta seguendo con annessi antibiogrammi (anche quelli coincidono), suppongo che mi prescriverà una terapia antibiotica.
Mi restano due domande:
1. Nei 9 giorni intercorsi tra le due urinocolture ho fatto due tamponi uretrali (dopo 1 e 4 giorni dalla prima urinocoltura), come è possibile che nessuno dei due abbia rilevato il batterio?
2. Che probabilità ci sono che mi sia preso questo batterio in quel rapporto occasionale protetto di ormai oltre 3 mesi fa? So che è improbabile, ma i vari fastidi sono iniziati proprio nei 2-3 giorni successivi, davvero fatico a pensare che le cose non siano collegate...
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Quanti globuli bianchi vi sono nel sedimento urinario? Se meno di 20 p.c. si tratta di una batteriuria e non di una reale infezione delle vie urinarie.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buonasera, l'esame delle urine dice Leucociti: 24.
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