Tumore vescica-prostata

Maggio 2006 - anni 57: visita urologo per persistenti e remoti disturbi tipici della IPB, Ecografia, scoperta di una neoformazione in vescica (zona perimeatale sx, circa 1,5 cm).
Nel giro di qualche settimana si programma e si esegue intervento di resezione endoscopica della neoformazione in anestesia spinale.
DIAGNOSI: Carcinoma uroteliale papillare "low-grade", non infiltrante. Lamina propria ed isolato frammento di tonaca muscolare indenni. Nessuna terapia!
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Ogni tre mesi controlli alternati di ecografia (Vescica - Prostata - reni)e di uretrocistoscopia.
I disturbi della minzione rimangono, anzi si accentuano e così, fra un controllo ed un altro si comincia a sperimentare terapia farmacologica per IPB. Prima con Botam ma senza alcun miglioramento. Dopo con Xatral e Avodart, ma nessun miglioramento. Si ritorna al Botam e, più in là a Botam più Avodart.
Niente ancora. PSA durante le terapie farmacologiche 3,5 o 3,25. Una sola volta, a settebre 2008, PSA 4,52 (l'urologo non ha dato peso e suggerisce di continuare la terapia).
Ad aprile 2009 si esegue una TURP (prostata)disostruttiva con trattamento, anche, del collo vescicale alto ed ipertrofico. PSA prima dell'intervento 3,5.
DIAGNOSI esame istologico: adenocarcinoma prostatico. Score di Gleason 7(4+3+5). La neoplasia occupa circa il 60% della superficie complessiva dei frammenti. Focale infiltrazione neoplastica perineurale. Iperplasia prostatica.
Eseguo Scintigrafia ossea total Body + TC con e senza contrasto. Entrambe negative.
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Cambio Urologo ed eseguo prostatectomia radicale in laparoscopia.
ISTOLOGICO:
Adenocarcinoma acinare comune della prostata.
Grado primario:4; grado secondario 5.
Score: 9 (sec. Gleason).
Presenti diffusi fenomeni di infiltrazione neoplastica perineurale e perigangliare.
Presenti diffusi fenomeni di embolizzazione neoplastica endovasale.
La neoplasia occupa circa il 70% del volume della ghiandola ed è presente in entrambi i lobi, infiltrando i tessuti molli periprostatici a livello delle porzioni destre del terzo inferiore e medio e della porzione posteriore sinistra del terzo inferiore.
La neoplasia coinvolge il margine periuretrale superiore, anche in corrispondenza del margine di exeresi.
La neoplasia infiltra estesamente i margini di exeresi in corrispondenza della porzione anteriore destra del terzo medio e della porzione anteriore e posteriore destra del terzo superiore.
Presenti diffuse modificazioni tipo neoplasia prostatica intraepiteliale di grado severo (PIN 3).
Vescichette seminali destra e sinistra con infiltrazione di adenocarcinoma.
Metastasi di adenocarcinoma in 1 dei 5 linfonodi esaminati.
Tre linfonodi esenti da metastasi.
Frammento di tessuto fibroleiomusclare pervenuto come collo vescicale con fenomeni artefattuali da schiacciamento.
Prescrizione: Casodex e redioterapia.
Chiedo pareri e consigli (Urologi - Oncologi - Radioterapisti)
INFINITAMENTE GRATO, ma molto scoraggiato.
[#1]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
caro utente il suo è un in cui il psa non è stato di molto aiuto, ora alla luce dell' istologico da lei mostrato sarebbe preferibile eseguire un ciclo di radioterapia della loggia prostatica, per prevenire e ridurre il rischio di recidiva

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#2]
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Egregio Dr. Quarto,
anzitutto grazie per aver risposto alla mia richiesta di consigli e/o pareri.
Però, a parte il PSA ingannevole, la mia (diciamo così refrattarietà a qualsiasi terapia farmacologica) non avrebbe dovuto destare qualche sospetto? A cosa serve allora farsi seguire per tre lunghi anni da uno specilista? Cosa significa fare prevenzione?
Cordili saluti.
[#3]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
caro utente sulla maniera di comportarsi del collega non posso intervenire. la prevenzione appunto serve per avere anche come nel suo caso diagnosi precoci ed evitare che lamalattia si diffondesse e diventasse inoperabile
[#4]
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gent.mo Dr. Quarto,
mi sta dicendo che non dovevo operarmi?
Sa, a questo punto apprezzo molto la sincerità e la franchezza.
Se è così, avrebbe sbagliato anche il secondo urologo?
Ma la radioterapia audivante serve o non serve? E la terapia farmacologica del Casodex già iniziata ?
Cordiali saluti
[#5]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
no ... certo che si doveva operare dicevo soltamto che se non si fosse fatto i controlli forse questo tumore si sarebbe scoperto in una fase troppo avanzata per essere operata.
personalmente visto l'istologico la radioterapia la consiglio ovviamente questa escluderebbe il casodex
[#6]
Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60
Gentile Signore, se posso esprimere il mio modesto parere in considerazione dell'esame istologico che evidenzia una malattia prostatica con estensione extracapsulare ( interessamento dei tessuti extraprostatici e delle vescichette seminali) con associato interessamento già dei linfonodi pelvici agirei su 2 fronti: 1) radioterapia sul letto di resezione prostatica per abbattere i possibili rischi di recidiva locale 2) concomitante trattamento ormonale ( ad esempioo il Casodex) per diminuire la possibile insorgenza in futuro di metastasi a distanza
Il mio consiglio, come vede, coincide con quello dell'urologo che ha eseguito l'intervento.
Cordiali slauti

Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano

[#7]
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gent.mo Dr. Seveso,
La ringrazio infinitamente per avere dedicato un pò del suo tempo al mio caso e di avermi incoraggiato confermando, anche Lei, la terapia da seguire. Pur non essendo medico riconosco di dover combattere contro qualcosa di tremendamente mostruosa.
Ho già avuto un incontro preliminare con il medico radioterapista che, dopo aver valutato tutte le carte e, in particolar modo l'ultimo esame istologico, ha già fissato gli appuntamenti per "localizzazione target e simulazione" e per "studio fisico dosimetrico scansioni TC e ricostruzione 3D". Si prevedono circa 39 sedute (alcune dedicate a tutte le parti interessate ed altre per la loggia prostatica).
Il centro è buono ed il personale in gamba.
Purtroppo qui da noi le cose vanno molto più a rilento e la sanità non riesce a stare all'avanguardia come da voi a Milano.
Se si potesse trasportare giù da noi tutta l'Unità Operativa di radio terapia del San Raffaele, macchinari compresi,certamente mi sentirei più tranquillo!
Distinti saluti
[#8]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
ci faccia sapere se le fa piacere
[#9]
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Egregio Dr. Quarto,
non è che mi faccia tanto piacere spiattellare in internet i miei dati sensibili (anche se non compare l'identità). Semmai cerco di fornire tutti i dati in mio possesso per ottenere dei buoni consulti così come questo Sito è in grado di dare. In secondo luogo, esistono, talune volte, delle informazioni preziose per evitare che altri, domani, commettano l'errore di fidarsi ciecamente del proprio specialista che invece di prevenire la malattia ti porta, come giustamente sottolinea il Dr. Seveso, ad uno stadio avanzato quale la estensione extracapsulare.
Comunque, se la cosa può farle piacere troverà altri buoni consulti rilasciati dal Dr. Alongi in questo stesso sito.
Distintamente
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