Cosa posso fare?

Salve sono un ragazzo di 42 anni portatore di catetere vescicale a permanenza ormai da 4 anni.
La causa parrebbe essere una neuro mielite per la quale sono stato ricoverato 3 mesi tra trattamento e riabilitazione...prima di questi ero praticamente paralizzato dalla vita in giù e perso l'utilizzo delle mani...Ora la situazione è parzialmente migliorata, ma non è questo il problema.

Bensí il catetere il quale ogni.
settimana circa mi si ottuea con conseguenti dolori insopportabili e successive corse al pronto soccorso...La causa è probabilmente la produzione di eccessivo sedimento, a mio avviso...Con catetere nuovo dopo circa 4 o 5 giorni lo trovo completamente incrostato di sedimenti e conseguente occlusione.

Ora, sicuramente avrò una infezione in vescica asintomatica, l'ultima volta il batterio era un non ricordo bene il nome, ma Mieeabilis qualcosa.

Mi era stato detto che è un batterio che per l, appunto produce parecchio sedimento...Mi è stato sconsigliato da Urologi e infermieri finché l'infezione è asintomatica, di fatto non ho mai avuto febbre o altri problemi, tranne l'ostruzione.

Mi è stato insegnato come usare lo "schizzettone", ossia il airingone che viene usato anche i lavaggi vescicali, ma solo per estrarre l'urina...I dottori mi han detto che una volta usato l'ostruzione è risolta, ma spesso mi è successo che nonostante questa pratica il catetere risultasse ugualmente otturato.

Quindi una volta usato io non posso avere la certezza che il problema sia risolto.

Come farmaci da prendere mi è stato prescritto solo il Celbion per acidificare le urine e di bere tanto
Bevo circa 3.5 litri di acqua al giorno, e una volta a settimana viene un infermiere a farmi un lavaggio vescicale, ma tutto questo sembra non bastare... Normalmente porto un Tienmann 16 ch.

Una volta, dopo una ostruzione, in pronto soccorso me ne è stato messo uno con una punta più larga, non so il modello, anche quello ostruito dopo una settimana.
Non so più cosa fare per cui vi chiedo aiuto per non vivere nell'incubo costante di dover correre in PS, magari anche di notte
Non posso praticare auto cateterismo in quanto non ho recuperato la sensibilità nelle mani necessaria a praticarlo...non ho sensibilità né senso del tatto nelle dita, per cui mi risulterebbe impossibile.

Sono al limite dell'esasperazione.

Spero possiate aiutarmi.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
In una situazione come la sua, in cui vi è l'impossibilità pratica di eseguire i cateterismi ad intermittenza, diremmo che le possibili soluzioni, dalla più semplice ed immediata alla più definitiva siano due:
- la confezione almeno temporanea di una cistostomia sovrapubica che permetta di inserire in vescica direttamente attraverso la parete dell'addome un catetere di grosso calibro, difficilmente tollerabile in uretra;
- una sezione endoscopica del del collo della vescica e dello sfintere dell'uretra per renderla totalmente incontinente, avendo quindi la necessità di utilizzare un raccoglitore esterno delle urine (condom).
La seconda soluzione sarebbe definitiva e va ovviamnte valutata con molta attenzione. Entrambe le soluzioni dovrebbero ridurre drasticamente il rischio di infezioni, d'ogni modo sarebbe opportuna la somministrazione continua di prodotti acidificanti, come la mandelamina.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Salve dottore e grazie per la celere risposta.
Mi sembrano due soluzioni alquanto estreme
A livello farmacologico non si può fare nulla?
Magari un farmaco che riduca la produzione di sedimento o qualcosa del genere?
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Acidificare in modo efficiente le urine non è semplice, poiché molte sostanze sono poco tollerabili a livello gastrico od hanno effetti collaterali che ne limitano l'impiego. Paradossalmente è più facile rendere le urine meno acide (alcàline), ma nelle infezioni croniche sorrette da un certo tipo di batteri (produttori dell'ureasi) bisogna ottenere un risultato opposto. Nelle urine alcàline precipitano facilmente i fosfati e questa è la causa del suo problema. Sono disponibili commercialmente prodotti contenenti l-metionina e mandelamina. Altre sostanze cone l'acido acetoidrossamico e propionoidrossamico che noi stessi avevamo testato con successo molti anni fa non hanno poi avuto uno sbocco commerciale. Tutti questi sono comunque da considerare dei palliativi, comunque da valutare in attesa di soluzioni operative. Da considerare anche la generica indicazione a preferire una dieta proteica piuttosto che un maggiore consumo di alimenti di origine vegetale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it