Prostata disomogenea, varicocele e severi disturbi urinari
Buongiorno, cercherò di essere il più preciso possibile.
A luglio mi sono allarmato per un episodio di ematospermia, seguito dal presentarsi di sensazioni di pesantezza allo scroto continuo, che sfociavano per periodi più o meno prolungati (da qualche ora al giorno a intere giornate consecutive) di dolore allo scroto sinistro irradiato anche alla coscia sinistra.
Eco addome ha rilevato una disomogeneità alla prostata per presenza di area anecogena, compatibile con risentimento infiammatorio di data recente.
(Volume prostata normale).
Eco scrotale ha rilevato invece lieve prevalenza volumetrica del sinistro, Normali strutture se non per presenza nella testa epididimo sinistro di piccola formazione cistica di 3, 2 mm.
Contesto e disomogeneo funicolo di sinistra.
A sinistra si segnala ectasia dei vasi plesso pampiniforme, per varicocele II grado, confermato in color-doppler.
Allora gli esami urine hanno mostrato un'infezione in atto, alla visita urologica mi è stata fatta un'uroflussometria dove è stato rivelato un flusso medio di 6ml/s che per la mia età (28anni) è alquanto anomalo.
Abbiamo anche notato diverse sintomatologie da me ingenuamente ignorate, quali nicturia, difficoltà ad iniziare minzione, pollachiuria, mancato svuotamento vescica e sgocciolamento finale.
Tuttavia si è data causa alla sospetta prostatite e si è proceduto con terapia antibiotica ripetuta per 2 mesi (1 ciclo a mese) + antinfiammatori intramuscolo (ketoprofene) e integratori (proflus e riflog).
I dolori hanno continuato così come la pesantezza, che venivano calmati con le punture o ketoprofene (oki) via orale.
Dopo 1 mese la sintomatologia dolorosa sembrava essersi placata, ma i restanti disturbi della minzione hanno continuato ad esserci ed a peggiorare.
1 mese fa è tornata la sintomatologia dolorosa, nonostante il secondo ciclo di terapia completato.
Nuovi esami urine/sperma con assenza di anomalie in entrambi e coltura negativa.
Seconda visita dall'urologo e flusso ancora diminuito, con media di 5ml/s e ostruzione di grado medio severa diagnosticata, con residuo di ben metà volume in vescica (circa 300 ml residui).
L'urologo mi ha tuttavia detto di non preoccuparmi e provare 2 cicli di faralzin perche per lui ho la prostata che preme e causa ostruzione.
Ho chiesto se fosse il caso di fare esami strumentali più approfonditi ma ha detto di aspettare dicembre a fine dei 2 cicli.
Adesso attendo venerdì un secondo consulto da un altro specialista perché onestamente a 28 anni preoccupa non poco la situazione, i disturbi continuano a peggiorare così come il dolore e il senso di pesantezza in tutta la zona.
Aggiungo che non avverto praticamente mai bruciore durante la minzione come sintomo.
Scusate il messaggio prolisso ma volevo essere il più chiaro ed esplicativo possibile.
Grazie mille
A luglio mi sono allarmato per un episodio di ematospermia, seguito dal presentarsi di sensazioni di pesantezza allo scroto continuo, che sfociavano per periodi più o meno prolungati (da qualche ora al giorno a intere giornate consecutive) di dolore allo scroto sinistro irradiato anche alla coscia sinistra.
Eco addome ha rilevato una disomogeneità alla prostata per presenza di area anecogena, compatibile con risentimento infiammatorio di data recente.
(Volume prostata normale).
Eco scrotale ha rilevato invece lieve prevalenza volumetrica del sinistro, Normali strutture se non per presenza nella testa epididimo sinistro di piccola formazione cistica di 3, 2 mm.
Contesto e disomogeneo funicolo di sinistra.
A sinistra si segnala ectasia dei vasi plesso pampiniforme, per varicocele II grado, confermato in color-doppler.
Allora gli esami urine hanno mostrato un'infezione in atto, alla visita urologica mi è stata fatta un'uroflussometria dove è stato rivelato un flusso medio di 6ml/s che per la mia età (28anni) è alquanto anomalo.
Abbiamo anche notato diverse sintomatologie da me ingenuamente ignorate, quali nicturia, difficoltà ad iniziare minzione, pollachiuria, mancato svuotamento vescica e sgocciolamento finale.
Tuttavia si è data causa alla sospetta prostatite e si è proceduto con terapia antibiotica ripetuta per 2 mesi (1 ciclo a mese) + antinfiammatori intramuscolo (ketoprofene) e integratori (proflus e riflog).
I dolori hanno continuato così come la pesantezza, che venivano calmati con le punture o ketoprofene (oki) via orale.
Dopo 1 mese la sintomatologia dolorosa sembrava essersi placata, ma i restanti disturbi della minzione hanno continuato ad esserci ed a peggiorare.
1 mese fa è tornata la sintomatologia dolorosa, nonostante il secondo ciclo di terapia completato.
Nuovi esami urine/sperma con assenza di anomalie in entrambi e coltura negativa.
Seconda visita dall'urologo e flusso ancora diminuito, con media di 5ml/s e ostruzione di grado medio severa diagnosticata, con residuo di ben metà volume in vescica (circa 300 ml residui).
L'urologo mi ha tuttavia detto di non preoccuparmi e provare 2 cicli di faralzin perche per lui ho la prostata che preme e causa ostruzione.
Ho chiesto se fosse il caso di fare esami strumentali più approfonditi ma ha detto di aspettare dicembre a fine dei 2 cicli.
Adesso attendo venerdì un secondo consulto da un altro specialista perché onestamente a 28 anni preoccupa non poco la situazione, i disturbi continuano a peggiorare così come il dolore e il senso di pesantezza in tutta la zona.
Aggiungo che non avverto praticamente mai bruciore durante la minzione come sintomo.
Scusate il messaggio prolisso ma volevo essere il più chiaro ed esplicativo possibile.
Grazie mille
[#1]
Il flusso ci pare troppo basso per essere attibuito unicamente ad una infiammazione della prostata. Diremmo sia senz'altro necessaria una valutazione endoscopica in anestesia, alla sua giovane età il sospetto più consistente è quello di un restringimento od una scarsa elasticità congeniti del collo della vescica.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 865 visite dal 04/10/2023.
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