Esito risonanza magnetica multiparametrica prostata
Buongiorno, ho 64 anni e da qualche anno soffro di ipertrofia prostatica benigna con disturbi sporadici di minzione con mitto debole.
Nel 2021 il mio PSA era 4, 5 totale-1, 78 libero- 39, 4 ratio.
Mi sono sottoposto a visita urologica il cui esito è stato il seguente: esplorazione rettale - prostata notevolmente aumentata di volume, solco appianato, consistenza adenomatosa.
- Non si palpano aree di consistenza sospetta.
Ecografia sovra-pubica: Reni in sede esenti da alterazioni ecostrutturali.
Vescica distesa esente da lesioni parietali.
IPB >90 cc, prostata periferica ridotta di spessore a tipo pseudocapsula.
Assenza RPM.
Terapia con Silodosina e Dutasteride.
Nel 2022 PSA sceso a 2, 7- 0, 785 libero- 28, 3 ratio - Dimensioni prostata diminuiti a 60 cc...
Ne maggio 2023, dopo un anno, nonostante la terapia in atto, PSA 3, 8- 1, 020 Libero, 28, 00 ratio.
L'ecografia evidenzia un aumento di volume della prostata di circa 10cc.
RPM 90cc esplorazione rettale negativa.
Sottoposto immediatamente a Risonanza magnetica multiparametrica all'addome inferiore con MDC, con il seguente esito:
Ghiandola prostatica di cm.
5, 2xcm.
4, 5xcm.
6, 6 di DM DS AP e DM SI, con noduli adenomionatosi conglomerati in massa unica intrasfinterica che dislocano l'uretra a destra.
Nella zona di transizione anteriore destra del piano equatoriale - apice della ghiandola, si apprezza area a basso segnale in T-2 di cm 1, 1 di DM (score 4 su 5) iperintensa in diffusione ad alti valori di b (>800) ridotto (score 4 su 5) che, dopo somministrazione EV di MDC presenta curva di enhancement di tipo 2-3.
I reperti descritti definiscono un Pi-Rads 4.
Necessita valutazione clinica urologica.
Vescichette seminali ipotrofiche.
Vescica sollevata sui piani perineali, apparentemente esente da lesioni parietali.
Non Linfoadenomegalie nè versamenti in scavo pelvico.
Gradirei cortesemente un VS parere.
Grazie
Nel 2021 il mio PSA era 4, 5 totale-1, 78 libero- 39, 4 ratio.
Mi sono sottoposto a visita urologica il cui esito è stato il seguente: esplorazione rettale - prostata notevolmente aumentata di volume, solco appianato, consistenza adenomatosa.
- Non si palpano aree di consistenza sospetta.
Ecografia sovra-pubica: Reni in sede esenti da alterazioni ecostrutturali.
Vescica distesa esente da lesioni parietali.
IPB >90 cc, prostata periferica ridotta di spessore a tipo pseudocapsula.
Assenza RPM.
Terapia con Silodosina e Dutasteride.
Nel 2022 PSA sceso a 2, 7- 0, 785 libero- 28, 3 ratio - Dimensioni prostata diminuiti a 60 cc...
Ne maggio 2023, dopo un anno, nonostante la terapia in atto, PSA 3, 8- 1, 020 Libero, 28, 00 ratio.
L'ecografia evidenzia un aumento di volume della prostata di circa 10cc.
RPM 90cc esplorazione rettale negativa.
Sottoposto immediatamente a Risonanza magnetica multiparametrica all'addome inferiore con MDC, con il seguente esito:
Ghiandola prostatica di cm.
5, 2xcm.
4, 5xcm.
6, 6 di DM DS AP e DM SI, con noduli adenomionatosi conglomerati in massa unica intrasfinterica che dislocano l'uretra a destra.
Nella zona di transizione anteriore destra del piano equatoriale - apice della ghiandola, si apprezza area a basso segnale in T-2 di cm 1, 1 di DM (score 4 su 5) iperintensa in diffusione ad alti valori di b (>800) ridotto (score 4 su 5) che, dopo somministrazione EV di MDC presenta curva di enhancement di tipo 2-3.
I reperti descritti definiscono un Pi-Rads 4.
Necessita valutazione clinica urologica.
Vescichette seminali ipotrofiche.
Vescica sollevata sui piani perineali, apparentemente esente da lesioni parietali.
Non Linfoadenomegalie nè versamenti in scavo pelvico.
Gradirei cortesemente un VS parere.
Grazie
[#1]
Anche se i sospetti sono tutto sommato abbastanza bassi (vedi valori del PSA con ratio elevata e predominanza della componente adenomatosa) avendo effettuato la risonanza multiparametrica con questo risultato ora bisogna provvedere ad una biopsia mirata - di fusione - della zona sospetta.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Buongiorno,
il PSA e' un marcatore per tumore prostatico non specifico ed il suo aumento e' anche correlato ad un aumento delle dimensioni della prostata da iperplasia prostatica benigna. Nel momento in cui si intraprende una terapia con dutasteride, farmaco ad azione ormonale che blocca la produzione di alcuni derivati del testosterone, se l'aumento del PSA e' dovuto all'iperplasia prostatica e non ad una neoplasia della prostata, il PSA si riduce, in media del 50% dal valore iniziale in 6 mesi di terapia ( ma puo' anche ridursi di meno) e soprattutto rimane stabile continuando la terapia con dutasteride.
Se c'e' un aumento anche minimo del PSA totale ( il libero e la frazione durante la terapia con dutasteride non va' letto), durante dutasterdie, questo diventa più' sospetto per una neoplasia che per una crescita dell'iperplasia prostatica.
In altre parole, il PSA in un paziente che assume in cronico dutasteride, diventa un marcatore più' specifico per neoplasia della prostata e soprattutto si hanno meno allarmi e meno esami radiologici non utili se rimane stabile. La vecchia regola di raddoppiare il PSA totale in corso di dutasteride e' stata superata; il valore del PSA deve rimanere stabile, va interpretato senza interrompere il farmaco, e se aumenta confermato, e' sospetto.
Quindi in questa situazione, correttamente, all'aumento del PSA nonostante la terapia con dutasteride, si e' andati a verificare con l'esame che ad oggi e' considerato il più' accurato per un sospetto iniziale di neoplasia della prostata: la risonanza magnetica multiparametrica della prostata.
La RM multiparametrica e' un indagine molto dipendete dall'operatore e piuttosto complicata nell'interpretazione soprattutto durante duìtasteride.
Va' affidata a centri ad alti volumi ed esperienza.
Se attendibile, la presenza di un area PIRADS 4, indica un area sospetta per lo sviluppo di una neoplasia della prostata.
Di conseguenza e' necessario eseguire una biopsia mirata con tecnica di fusione d'immagine. Anche qui, in un centro specializzato, utilizzando questo esame, si utilizzano le immagini della risonanza per condurre precisamente in maniera mirata l'ago bioetico sulla' area considerata sospetta.
Solo l'esame istologico potra confermare o no il sospetto della neoplasia.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica in Urologia
Gruppo Multidisciplinare tumore della Prostata
Universita' Sapienza di Roma
il PSA e' un marcatore per tumore prostatico non specifico ed il suo aumento e' anche correlato ad un aumento delle dimensioni della prostata da iperplasia prostatica benigna. Nel momento in cui si intraprende una terapia con dutasteride, farmaco ad azione ormonale che blocca la produzione di alcuni derivati del testosterone, se l'aumento del PSA e' dovuto all'iperplasia prostatica e non ad una neoplasia della prostata, il PSA si riduce, in media del 50% dal valore iniziale in 6 mesi di terapia ( ma puo' anche ridursi di meno) e soprattutto rimane stabile continuando la terapia con dutasteride.
Se c'e' un aumento anche minimo del PSA totale ( il libero e la frazione durante la terapia con dutasteride non va' letto), durante dutasterdie, questo diventa più' sospetto per una neoplasia che per una crescita dell'iperplasia prostatica.
In altre parole, il PSA in un paziente che assume in cronico dutasteride, diventa un marcatore più' specifico per neoplasia della prostata e soprattutto si hanno meno allarmi e meno esami radiologici non utili se rimane stabile. La vecchia regola di raddoppiare il PSA totale in corso di dutasteride e' stata superata; il valore del PSA deve rimanere stabile, va interpretato senza interrompere il farmaco, e se aumenta confermato, e' sospetto.
Quindi in questa situazione, correttamente, all'aumento del PSA nonostante la terapia con dutasteride, si e' andati a verificare con l'esame che ad oggi e' considerato il più' accurato per un sospetto iniziale di neoplasia della prostata: la risonanza magnetica multiparametrica della prostata.
La RM multiparametrica e' un indagine molto dipendete dall'operatore e piuttosto complicata nell'interpretazione soprattutto durante duìtasteride.
Va' affidata a centri ad alti volumi ed esperienza.
Se attendibile, la presenza di un area PIRADS 4, indica un area sospetta per lo sviluppo di una neoplasia della prostata.
Di conseguenza e' necessario eseguire una biopsia mirata con tecnica di fusione d'immagine. Anche qui, in un centro specializzato, utilizzando questo esame, si utilizzano le immagini della risonanza per condurre precisamente in maniera mirata l'ago bioetico sulla' area considerata sospetta.
Solo l'esame istologico potra confermare o no il sospetto della neoplasia.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica in Urologia
Gruppo Multidisciplinare tumore della Prostata
Universita' Sapienza di Roma
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.7k visite dal 28/09/2023.
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