Disturbi urinari e colite
Gentili Dottori,
chiedo questo consulto perché da circa due settimane presento disturbi urinari di varia natura.
In particolare, è iniziato tutto una sera di due settimane fa, dopo un pasto particolarmente grasso, con un dolore al fianco sinistro e meteorismo, ma soffrendo talvolta di colon irritabile e avendo problemi gastrici, non ci avevo badato più di tanto.
Quella sera ho iniziato a presentare aumento della frequenza della minzione, con urgenza a tempi ravvicinati, nonostante le quantità di urina fossero "normali"/scarse.
Anche questo mi era già accaduto in passato.
Nei giorni seguenti ravvisavo quindi la necessità di urinare spesso, fastidi nella zona pelvica e fitte che mi corrispondevano anche nella zona posteriore, in corrispondenza della zona perineale, oltre a un leggero pizzico alla punta del pene dopo la minzione.
Mi sembra anche a tratti di fare più fatica del solito a svuotare la vescica.
La cosa che però mi ha spinto a chiedere il consulto è che mi ritrovo ad avere anche irrisorie perdite di urine dopo la minzione, mi spiego: una volta terminato di urinare, dopo svariati minuti, trovo qualche goccia residua, come se non riuscisse a venire fuori durante la minzione ma rimanga, per poi fuoriuscire in seguito.
E' una quantità minima ed è legata esclusivamente alla minzione, cioè non ho difficoltà a trattenere le urine, anche per diverso tempo, si tratta quindi più di una sorta di gocciolamento.
Premetto che al momento sto guarendo da una frattura alla vertebra L1 e indosso un busto C35; il recupero procede bene e dovrei liberarmi del busto tra circa 3 settimane.
A cosa potrebbe essere dovuto il disturbo?
Può essere legato ai disturbi intestinali che comunque anche al momento presento, seppur non particolarmente importanti?
Al momento comunque i dolori/bruciori si sono attenuati ma il "gocciolamento" continua.
Un recentissimo esame delle urine con urinocoltura (3 giorni fa) è risultato negativo, tutto nella norma.
Grazie mille per la disponibilità.
chiedo questo consulto perché da circa due settimane presento disturbi urinari di varia natura.
In particolare, è iniziato tutto una sera di due settimane fa, dopo un pasto particolarmente grasso, con un dolore al fianco sinistro e meteorismo, ma soffrendo talvolta di colon irritabile e avendo problemi gastrici, non ci avevo badato più di tanto.
Quella sera ho iniziato a presentare aumento della frequenza della minzione, con urgenza a tempi ravvicinati, nonostante le quantità di urina fossero "normali"/scarse.
Anche questo mi era già accaduto in passato.
Nei giorni seguenti ravvisavo quindi la necessità di urinare spesso, fastidi nella zona pelvica e fitte che mi corrispondevano anche nella zona posteriore, in corrispondenza della zona perineale, oltre a un leggero pizzico alla punta del pene dopo la minzione.
Mi sembra anche a tratti di fare più fatica del solito a svuotare la vescica.
La cosa che però mi ha spinto a chiedere il consulto è che mi ritrovo ad avere anche irrisorie perdite di urine dopo la minzione, mi spiego: una volta terminato di urinare, dopo svariati minuti, trovo qualche goccia residua, come se non riuscisse a venire fuori durante la minzione ma rimanga, per poi fuoriuscire in seguito.
E' una quantità minima ed è legata esclusivamente alla minzione, cioè non ho difficoltà a trattenere le urine, anche per diverso tempo, si tratta quindi più di una sorta di gocciolamento.
Premetto che al momento sto guarendo da una frattura alla vertebra L1 e indosso un busto C35; il recupero procede bene e dovrei liberarmi del busto tra circa 3 settimane.
A cosa potrebbe essere dovuto il disturbo?
Può essere legato ai disturbi intestinali che comunque anche al momento presento, seppur non particolarmente importanti?
Al momento comunque i dolori/bruciori si sono attenuati ma il "gocciolamento" continua.
Un recentissimo esame delle urine con urinocoltura (3 giorni fa) è risultato negativo, tutto nella norma.
Grazie mille per la disponibilità.
[#1]
I suoi sintomi sono abbastanza tipici per una proostatite, non necessariamente infettiva, vista l'assenza di febbre. Queste manifestazioni sono spesso legate alle disfunzioni intestinali, le cui relazioni con la prostat e le basse vie urinarie sono strettissime. Non c'è da stupiersi che l'urocoltura e l'esame delle urine non dimostrino alterazioni significative. Può essere che le cose si stiano sistemando spontaneamente, ma è comunque opportuno che lei si sottoponga alla visita diretta di un nostro Collega specialista in urologia.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.7k visite dal 25/09/2023.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.