Tumore alla prostata: si può operare o meno?
Facendo biopsia di 16 punti adenocarcinoma acinare gleason 4+3.
4+4.
Facendo tac e scintigrafia non viene evidenziato nulla.
Abbiamo fatto anche la pet con colina prescritta da urologo.
Il referto dice questo:
In relazione al quesito clinico, l'esame PET-TC odierno ha mostrato intenso uptake di FCH corrispondenza della ghiandola prostatica in toto (SUVmax 15.7 alla base del lobo di sinistra), che appare di dimensioni notevolmente aumentate alle immagini TC di co-registrazione; si associa elemento piccolo elemento linfonodale caratterizzato da modico accumulo del tracciante in sede presacrale destra (SUVmax 2.5)
Si segnala, infine, focale incremento del consumo di colina a carico di un pericentimetrico addensamento dei piani cutaneo-sottocutanei in regione dorsale paramediana destra.
Utile valutazione specialistica mirata.
Fisiologica distribuzione del radiocomposto nei restanti distretti corporei esaminati, nei limiti biologici della metodica.
La mia domanda è questa.
:
È possibile intervento risolutivo?
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
un adenocarcinoma prostatico ad elevata aggressività' Gleason 8(4+4) con un PSA a 220 ng/ml, indipendentemente da quanto rilevato alla PET non puo' essere confinato alla ghiandola prostatica, ma deve essere considerato come una malattia ormai diffusa a livello sistemico corporeo.
Di conseguenza un eventuale terapia chirurgica non potrà' essere risolutiva ma avrà' solo la funzione di ridurre la massa principale prostatica ed affidare poi un contenimento ( non una cura definitiva) e rallentamento della progressione a terapie mediche sistemiche sicuramente necessarie.
La domanda e' se operare questo paziente puo' dare realmente un vantaggio rispetto ad affidarlo alla sola terapia sistemica o ad una associazione di radioterapia esterna e terapia sistemica. Al momento i dati sulla prostatectomia radicale in questi pazienti sono ancora molto scarsi e non esistono certezze in questo senso.
Considerando anche l'eta' del paziente personalmente proporrei più' un approccio con radioterapia esterna sulla pelvi e localizzazioni presenti alla PET ( se inferiori a 3) associata ad una terapia sistemica di blocco androgenico e nuove terapie ARSI.
Ho dei dubbi sulla PET eseguita. Particolare che ad un valore di PSA cosi' elevato ed un tumore cosi' aggressivo, la PET capti debolmente un solo linfonodo oltre ad una localizzazione insolita superficiale sui piani cutanei.
Ad oggi la colina non e' considerata il tracciante migliore, e visto il risultato non aspettato della PET, approfondirei con una PET TC con PSMA in un centro ad alto volume ed esperienza.
E' fondamentale la risposta della PET perche' in base al numero e sede delle localizzazioni extra prostatiche si decide se eseguire anche una radioterapia e dove, e quale terapia sistemica eseguire.
La scelta chirurgica, per i motivi descritti,(eta' associata ad elevato valore PSA > 200, malattia sistemica) a mio parere non e' da considerare come prima scelta e non esistono dati che possa dare un reale vantaggio al paziente rispetto alle altre terapie ( RT + ADT e ARSI o ADT+ARSI).
Sicuramente e' un paziente da affidare ad un gruppo multidisciplinare in un centro ad alto volume ed esperienza sul tumore prostatico
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica in Urologia
Gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
Universita' Sapienza di Roma
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
È stato deciso dall ospedale di pozzuoli(Napoli) a.maria delle grazie tramite consulto gom la strategia da attuare al momento per la situazione di mio padre.
Ormonoterapia e radioterapia.
Settimana prossima devo ricarmi all’ospedale per ritirare prescrizione medica e programma da attuare.
La domanda che vorrei porvi è questa.?
Come funzionerà la terapia?
È possibile cominciarla subito insieme entrambe?
C’è bisogno che il psa diminuisca per cominciare sedute di radio?
Grazie per l info.
A risentirci
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
La cura è stata ritirata e molto verosimilmente a metà settimana verrá cominciata ,xche l ospedale vuole refertare analisi sangue aggiornate e controllo cardiaco aggiornato.
La cura consiste in 14 giorni di pillole BICALUTAMIDE 50mg ogni mattina,per poi cominciare con la siringa di TRIPTORELINA 3,75mg ogni 28 giorni.
È corretta come cura?
Vicino a questo trattamento che al momento è stato prescritto per 2 anni,ci sono da fare 5 settimane di radioterapia .
Mi è stato consigliato dall oncologo,di cominciare con la cura ,e prima di cominciare con la RADIO di far passare un po’ di tempo.(una ventina di giorni)per far scendere un po’ il PSA , ed agire con RADIO su una prostata più libera.
È giusto?
Tutti i passaggi sono giusti?
È una cura che potrà portare i suoi frutti?
Grazie in anticipo a chi risponderà .
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
lo schema terapeutico in un tumore ad alto rischio come quello mostrato con valori di PSA totale molto elevati ed un grado di aggressività' alto , comprende almeno 24 mesi du terapia di blocco androgenico associate alla radioterapia.
La terapia di blocco androgenico viene iniziata prima della radioterapia perche' ha una azione radiosensibilizzante e favorente la radioterapia sulla prostata. Ka radioterapia viene generalmente iniziata da uno a tre mesi dall'inizio della terapia ormonale.
La terapia ormonale e' principalmente rappresentata da farmaci come la triptorelina o leuprorelina a somministrazione intramuscolo o sottocute a seconda del farmaco scelto, cadenza mensile o trimestrale. Questa terapia e' preceduta per un periodo di circa 10 15 giorni dalla bicalutamie 50 mg, proseguita per ulteriori 10-15 giorni dopo la prima iniezione e quindi sospesa.
Importante non continuare a prendere la bicalutamide ( e' un errore) e limitarla a questi 20-30 giorni iniziali.
La terapia produrre' un crollo dei valori del testosterone, con possibili effetti collaterali come astenia, episodi di sudorazione, ritenzione di liquidi, e soprattutto demineralizzazione ossea.
E' quindi importante sempre associare a questa terapia la vitamina D, monitorare lo stato di salute dell'osso con una MOC, periodicamente eseguire esami ematochimici generali oltre al PSA totale e testosterone totale.
Il testosterone e' importante dosare perche' ci dice se il farmaco sta' agendo correttamente.
La PET TC , possibilmente con PSMA più' che con colina come eseguito, va' ripetuta a 6 mesi di terapia.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia robotica in Urologia
Gruppo Multidisciplinare per Tumore Prostatico
Universita' Sapienza di Roma
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Vorrei sapere una cosa.
Facendo terapia con bicatulamide 50mg e poi la siringa,il PSA quanto tempo può impiegare per scendere?
Xche la radioterapia ,da visita effettuata,può essere cominciata soltanto con un PSA quasi nullo per far sì che gli effetti desiderati possano essere favorevoli.
Grazie a tutti
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