Idrocele intervento
Buongiorno, dovrei operarmi a giorni di idrocele (media grandezza) sinistro, si effettuerà tramite resezione tunica vaginale, così da accrescere le probabilità di successo, secondo lo stesso chirurgo, purtroppo a volte i colloqui preoperatori durano poco, lasciando il paziente con qualche dubbio irrisolto, mi chiedevo nel caso dovesse ritornare a riformarsi una quantità di idrocele, quindi in recidiva, a questo punto dove finirebbe il liquido se la tunica è scomparsa o molto ridotta?
il dr mi ha detto finirebbe nello scroto, e quindi si formerebbe un nuovo gonfiore scrotale?
come si potrebbe eliminare o verrebbe naturalmente riassorbito?
grazie
il dr mi ha detto finirebbe nello scroto, e quindi si formerebbe un nuovo gonfiore scrotale?
come si potrebbe eliminare o verrebbe naturalmente riassorbito?
grazie
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La tunica vaginale è in effetti una sorta di sacchetto chiuso che avvolge il testicolo, che ne resta però al di fuori. Normalmente questa cavità è praticamente vuota, ovvero contiene pochissimo liquido che permette alle pareti di scivolare fra loro. Questo è il motivo principale per il quale il testicolo è molto mobile all'interno dello scroto. L'idrocele si sviluppa quando per vari motivi aumenta la quantità di liquido tra i due foglietti della tunica vaginale. In buona parte dei casi la quantità è modesta e non vi sono indicazioni chirurgiche. Quando la quantità di liquido diventa considerevole (es. 300 cc) si può maniferstare impaccio e senso di peso, quasi mai dolore. In questo caso vi sono indicazioni chirurgiche. L'intervento è tecnicamente semplice e molto rapido. Dopo l'incisione dello scroto, la tunica vaginale viene aperta e il contenuto svuotato per aspirazione. Quindi, se vi è sovrabbondanza di tessuto si provvede ad asportazione (resezione) di una parte. Il resto viene rivoltato su se stesso, in modo che la parte interna venga a trovarsi all'esterno, come un guanto rivoltato. Si fissa quindi il tutto con qualche punto riassorbibile. In questo modo, non esiste più una cavità chiusa in cui il liquido possa raccogliersi e, di fatto, l'idrocele non può recidivare. Eventuale liquido reattivo ancora prodotto sarebbe progressivamente riassorbito dai tessuti dello scroto.
Comprendiamo che questa spiegazione risulti comunque complessa per chi è completamente digiuno di anatomia, forse qualche immagine su internet la potrà aiutare.
Comprendiamo che questa spiegazione risulti comunque complessa per chi è completamente digiuno di anatomia, forse qualche immagine su internet la potrà aiutare.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
Grazie mi sembra chiaro,quindi anche se ci fosse recidiva ,il liquido sarebbe riassorbito dal tessuto scrotale oppure andrebbe a ricollocarsi in quel residuo di tunica non resezionato? È possibile che la tecnica chirurgica preveda di lasciare un piccolo sacchetto di tunica tale da raccogliere eventuali recidive oppure la tunica è del tutto rivoltato?
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Come le abbiamo scritto, la tunica vaginale viene completamente aperta e rivoltata, quindi non vi è più alcuna cavità in cui si possa raccogliere liquido. Abbiamo omesso di scrivere che dopo l’intervento per idrocele quasi sempre il testicolo gonfia per reazione, anche in modo molto significativo. Questa tumefazione in genere non è dolorosa e si risolve gradualmente nel giro dì 3-4 settimane.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.4k visite dal 20/09/2023.
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