Calcolo ureterale shock settico
Gentili dottori, innanzitutto volevo ringraziarvi per il servizio che gratuitamente ci offrite.
Volevo porre alla vostra attenzione la problematica che mi e' purtroppo accaduta.
Soffro di calcolosi cistinica (cistinuria) diagnosticata all eta di 12 anni tramite positivita test nitroprussiato.
Ora ne ho 42.
Facevo terapia com tiopronina e alcalinizzanti purtroppo sospesa ma ora lho ripresa.
Il 3 agosto 2023 sono stata colta da dolore forte improvviso al fianco sinistro durato qualche giorno poi ho iniziato ad avere.
Febbre mi sono recata in pronto soccorso dove purtroppo e' passato del tempo e la cosa si e aggravata portandomi a una urosepsi e shock settico, avevo pressione 60 40, alterazione mentale e gia polmoni e reni iniziavano a non funzionare com creatinina alta e lattati e procalcitonina alta globuli bianchi 35000 Mi era stata fatta precedentemente tac in cui si evinceva un calcolo nell ultimo tratto distale dell uretere quindi quasi in vescica di 5mm e dalla eco si evinceva idronefrosi di grado franco 15mm dilatazione.
Arrivata in quella fase di shock settico si sono mobilitati per mettere uno stent ureterale in sala operatoria mi sono stati fatti antibiotici ospedalieri fortissimi e cortisone endovena ho avuto anche ossigenoterapia, solo 3 giorni dopo ero fuori pericolo dalla situazione settica.
Mi sono ritrovata con gonfiori in tutto il corpo che solo dopo vari giorni si sono risolti.
Oggi come oggi 19 settembre sto bene grazie a Dio mi riprendo sempre piu.
Sono stata dimessa dall ospedale il 14 agosto.
Ho effettuato tac il 9 settembre che evinceva un calcolo sempre nell ultimo tratto distale ureterale,ora di 3mm e stent in posizione possibile si sia ridotto?
Gli esami ematici sono tutti nella norma.
Globuli bianchi 8000.
Oggi 19 settembre effettuata visita urologica con ecografia che reperta sempre il calcolo a 3mm nel tratto distale del uretere e stent in posizione.
Il dottore mi ha detto che con un calcolo di queste dimensioni e la precedente situazione settica grazie a Dio superata non e il caso di intervenire in sala operatoria per sua rimozione e di programmare rimozione stent ambulatoriale con profilassi antibiotica.
Cosa ne pensate?
Io dopo quello che ho passato sono rimasta con tante paure spero possiate rassicurarmi.
Volevo porre alla vostra attenzione la problematica che mi e' purtroppo accaduta.
Soffro di calcolosi cistinica (cistinuria) diagnosticata all eta di 12 anni tramite positivita test nitroprussiato.
Ora ne ho 42.
Facevo terapia com tiopronina e alcalinizzanti purtroppo sospesa ma ora lho ripresa.
Il 3 agosto 2023 sono stata colta da dolore forte improvviso al fianco sinistro durato qualche giorno poi ho iniziato ad avere.
Febbre mi sono recata in pronto soccorso dove purtroppo e' passato del tempo e la cosa si e aggravata portandomi a una urosepsi e shock settico, avevo pressione 60 40, alterazione mentale e gia polmoni e reni iniziavano a non funzionare com creatinina alta e lattati e procalcitonina alta globuli bianchi 35000 Mi era stata fatta precedentemente tac in cui si evinceva un calcolo nell ultimo tratto distale dell uretere quindi quasi in vescica di 5mm e dalla eco si evinceva idronefrosi di grado franco 15mm dilatazione.
Arrivata in quella fase di shock settico si sono mobilitati per mettere uno stent ureterale in sala operatoria mi sono stati fatti antibiotici ospedalieri fortissimi e cortisone endovena ho avuto anche ossigenoterapia, solo 3 giorni dopo ero fuori pericolo dalla situazione settica.
Mi sono ritrovata con gonfiori in tutto il corpo che solo dopo vari giorni si sono risolti.
Oggi come oggi 19 settembre sto bene grazie a Dio mi riprendo sempre piu.
Sono stata dimessa dall ospedale il 14 agosto.
Ho effettuato tac il 9 settembre che evinceva un calcolo sempre nell ultimo tratto distale ureterale,ora di 3mm e stent in posizione possibile si sia ridotto?
Gli esami ematici sono tutti nella norma.
Globuli bianchi 8000.
Oggi 19 settembre effettuata visita urologica con ecografia che reperta sempre il calcolo a 3mm nel tratto distale del uretere e stent in posizione.
Il dottore mi ha detto che con un calcolo di queste dimensioni e la precedente situazione settica grazie a Dio superata non e il caso di intervenire in sala operatoria per sua rimozione e di programmare rimozione stent ambulatoriale con profilassi antibiotica.
Cosa ne pensate?
Io dopo quello che ho passato sono rimasta con tante paure spero possiate rassicurarmi.
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Ovviamente per qualche tempo di ulteriori interventi non se ne parla neanche. Ha quindi davanti a lei un discreto periodo, entro il quale si potrà ulteriormente valutare la presenza e la posizione del calcolo. Avvertire l'espulsione di un calcolo così piccolo è molto difficile soprattutto in una donna. Certo è che, se tra indicativamente 30-40 giorni il calcolo fosse ancora presente, rimuovere unicamente lo stent non sarebbe risolutivo, pertanto si dovrà comunque provvedere ad una ureteroscopia operativa per la sua rimozione. Considerate le dimensioni e la vicinanza alla vescica, in mani esperte si tratterebbe di una procedura molto semplice, rapida e soprattutto definitivamente risolutiva.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Commle abbiamo già scritto, lo stent può essere rimosso solo se si ha la ragionevole certezza che il calcolo sia stato espulso. Altrimenti è necessario controllare direttamente in endoscopia.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#4]
Utente
Dottore ma se il mio urologo non ritiene di intervenire in sala operatoria a causa della precedente situazione settica e ritiene di togliere solo lo stent si vuole quindi provare di nuovo lespulsione spontanea? Io ho sinceramente paura di ritrovarmi al punto di partenza con coliche e idronefrosi e febbre......
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.9k visite dal 19/09/2023.
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