Da 7 mesi assumo decuster e il psa libero è peggiorato. dipende dal farmaco?
Ho 68 anni e a gennaio scorso ho fatto visita da urologo per lievi problemi minzionali e PSA tot.
7, 47-libero 1, 49 rapporto 19, 9.
Anamnesi: Eco negativa IPB 70 ml ad ecostruttura omogenea.
Da gennaio assumo Decuster 1 cps al di.
A giugno scorso ho ripetuto gli esami: PSA totale 3, 65-libero 0, 7- rapporto 19, 2.
Dato che tra tre settimane tornerò al controllo dall'urologo, ho ripetuto gli esami: PSA totale3, 84- libero 0, 58- rapporto 15, 05.
Chiedo ai gentili dottori se il farmaco che assumo possa aver peggiorato il PSA libero e se ciò può portare ad un tumore maligno (come ho letto dal bugiardino).
Cosa mi consigliate?
Grazie
7, 47-libero 1, 49 rapporto 19, 9.
Anamnesi: Eco negativa IPB 70 ml ad ecostruttura omogenea.
Da gennaio assumo Decuster 1 cps al di.
A giugno scorso ho ripetuto gli esami: PSA totale 3, 65-libero 0, 7- rapporto 19, 2.
Dato che tra tre settimane tornerò al controllo dall'urologo, ho ripetuto gli esami: PSA totale3, 84- libero 0, 58- rapporto 15, 05.
Chiedo ai gentili dottori se il farmaco che assumo possa aver peggiorato il PSA libero e se ciò può portare ad un tumore maligno (come ho letto dal bugiardino).
Cosa mi consigliate?
Grazie
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La terapia con dutasteride dimezza sempre i valori di PSA totale, come è infatti accaduto anche nel suo caso, da 7,47 a 3,65 in sei mesi. La più recente variazione a 3,84 non è significativa. Si tratta di una riduzione fittizia, se si vuole utilizzare il PSA come marcatore tumorale, bisogna comunque raddoppiare i valori. Nel suo caso questi valori si sono dunque mantenuti abbastanza costanti e non sono aumentati. Questa è una cosa importante, sebbene in assoluto si tratti di valori piuttosto elevati. Possiamo pensare che lei sia portatore di una prostata molto ingrossata o con cospicua componente infiammatoria. Il nostro Collega deciderà se proseguire terapia e controlli, oppure sia opportuno eseguire una risonanza magnetica multiparametrica della prostata.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Il PSA libero ha senso solo nel suo rapporto con il PSA totale. Variazioni minime sono prive di significato.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#5]
Buongiorno,
la terapia con dutasteride blocca o riduce nel tempo la produzione del PSA legata all'ipertrofia prostatica benigna.
Il PSA non e' un marcatore specifico per il tumore della prostata ma un suo aumento puo' essere dovuto sia ad una neoplasia che ad un progressivo aumento dell'ipertrofia prostatica benigna e quindi un ingrossamento della prostata.
Se il paziente assume dutasteride, questo farmaco blocca la crescita dell'iperplasia prostatica e quindi anche la produzione del PSA ad essa correlata.
Quindi possiamo avere un vantaggio nella lettura del PSA in un paziente che assume in cronico senza interruzioni la dutasteride:
- se il valore del PSA e' influenzato dalla componente benigna dell'IPB, il suo valore si riduce sotto dutasteride ( spesso si dimezza già' entro 3-6 mesi) e si mantiene costante al valore raggiunto dopo 6 mesi.
- se invece c'e' un carcinoma della prostata, il valore del PSA sotto terapia con dutasteride si riduce inizialmente di meno e poi riprende a salire, perche' il farmaco non blocca la parte tumorale maligna.
Quindi, in pratica, se lei assume dutasteride, il valore adesso raggiunto del PSA totale deve rimanere costante. NON DEVE PIU' VALUTARE IL PSA LIBERO O IL RAPPORTO LIBERO/TOTALE. Se il valore del PSA totale riprende a crescere nonostante la terapia con dutasteride, allora abbiamo un segnale di allarme da controllare con risonanza magnetica multiparametrica della prostata.
nel suo caso pero', visto il valore elevato del PSA all'inizio intorno a 6, io avrei consigliato una verifica prima di iniziare la terapia con dutasteride, in termini di tumore prostatico attraverso l'esame radiologico ad oggi raccomandato, la risonanza magnetica multiparametrica della prostata.
Se negativa per aree sospette per neoplasia , allora si inizia la dutasteride e si monitorizza il PSA totale, eseguendo nuovi controlli con risonanza solo in caso di aumento del PSA totale nonostante la terapia.
Un grande errore e' sospendere la dutasteride in vicinanza del prelievo del PSA perche' no si puo' valutare con precisione il tempo necessario per avere un annullamento totale dell'effetto della dutasteride sul PSA.
Un saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore I Fascia Urologia
Chirurgia Robotica- Gruppo Multidisciplinare Tumore Prostata
Direttore Scuola Specializzazione in Urologia
Universita' Sapienza di Roma
la terapia con dutasteride blocca o riduce nel tempo la produzione del PSA legata all'ipertrofia prostatica benigna.
Il PSA non e' un marcatore specifico per il tumore della prostata ma un suo aumento puo' essere dovuto sia ad una neoplasia che ad un progressivo aumento dell'ipertrofia prostatica benigna e quindi un ingrossamento della prostata.
Se il paziente assume dutasteride, questo farmaco blocca la crescita dell'iperplasia prostatica e quindi anche la produzione del PSA ad essa correlata.
Quindi possiamo avere un vantaggio nella lettura del PSA in un paziente che assume in cronico senza interruzioni la dutasteride:
- se il valore del PSA e' influenzato dalla componente benigna dell'IPB, il suo valore si riduce sotto dutasteride ( spesso si dimezza già' entro 3-6 mesi) e si mantiene costante al valore raggiunto dopo 6 mesi.
- se invece c'e' un carcinoma della prostata, il valore del PSA sotto terapia con dutasteride si riduce inizialmente di meno e poi riprende a salire, perche' il farmaco non blocca la parte tumorale maligna.
Quindi, in pratica, se lei assume dutasteride, il valore adesso raggiunto del PSA totale deve rimanere costante. NON DEVE PIU' VALUTARE IL PSA LIBERO O IL RAPPORTO LIBERO/TOTALE. Se il valore del PSA totale riprende a crescere nonostante la terapia con dutasteride, allora abbiamo un segnale di allarme da controllare con risonanza magnetica multiparametrica della prostata.
nel suo caso pero', visto il valore elevato del PSA all'inizio intorno a 6, io avrei consigliato una verifica prima di iniziare la terapia con dutasteride, in termini di tumore prostatico attraverso l'esame radiologico ad oggi raccomandato, la risonanza magnetica multiparametrica della prostata.
Se negativa per aree sospette per neoplasia , allora si inizia la dutasteride e si monitorizza il PSA totale, eseguendo nuovi controlli con risonanza solo in caso di aumento del PSA totale nonostante la terapia.
Un grande errore e' sospendere la dutasteride in vicinanza del prelievo del PSA perche' no si puo' valutare con precisione il tempo necessario per avere un annullamento totale dell'effetto della dutasteride sul PSA.
Un saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore I Fascia Urologia
Chirurgia Robotica- Gruppo Multidisciplinare Tumore Prostata
Direttore Scuola Specializzazione in Urologia
Universita' Sapienza di Roma
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3k visite dal 14/09/2023.
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