Trattamento con amikacina per infezione urinaria, può essere pericoloso?
Buongiorno,
il primo di Luglio sono stata ricoverata per due settimane in urologia a seguito di una colica renale dovuta alla presenza di un calcolo che bloccava l'uretere e a causa di una forte infezione da Klebsiella Pneumoniae che aveva intaccato anche il rene causando una pielonefrite plurifocale e stava iniziando a espandersi anche nei polmoni.
Mi è stato inserito uno stent ureterale che dovrei rimuovere il 10 ottobre e sono stata trattata con Ciprofloxacina, Meropenem e Gentamicina.
Al rientro a casa ho assunto ciprofloxacina per altri 5 giorni e poi mi è stato rimosso il catetere vescicale.
I primi di agosto ho effettuato esami urine e urinocoltura e sono risultata ancora positiva alla klebsiella, ho fatto un ciclo di amoxcillina di 6 giorni.
Nella tac effettuata il 16 agosto la situazione era in miglioramento, il calcolo più grande era stato eliminato e l'infiammazione al rene e ai polmoni era in diminuzione.
Da circa tre settimane però sto avendo continuamente i sintomi della cisitite, ho fatto un ciclo di sei giorni di ciprofloxacina e poi effettuato gli esami delle urine e urinocoltura dopo tre giorni dalla fine dell'antibiotico.
Risulto ancora positiva alla Klebsiella e ora il medico mi ha prescritto sei giorni di trattamento con Amikacina, in quanto dall'antibiogramma risulterebbe essere quella più efficace.
Sono molto restia però a procedere... ho visto che l'amikacina può avere effetti indesiderati molto gravi e irreversibili, anche a livello renale e dato che il mio rene sinistro è già stato compromesso dall'infezione, non vorrei peggiorare la situazione.
Inoltre ho letto che può causare sordità irreversibile e la cosa mi spaventa molto...
In questo momento sto assumendo Allupurinolo e citrato di potassio per sciogliere i calcoli.
Come mi consiglia di procedere?
E' sicuro fare il trattamento?
il primo di Luglio sono stata ricoverata per due settimane in urologia a seguito di una colica renale dovuta alla presenza di un calcolo che bloccava l'uretere e a causa di una forte infezione da Klebsiella Pneumoniae che aveva intaccato anche il rene causando una pielonefrite plurifocale e stava iniziando a espandersi anche nei polmoni.
Mi è stato inserito uno stent ureterale che dovrei rimuovere il 10 ottobre e sono stata trattata con Ciprofloxacina, Meropenem e Gentamicina.
Al rientro a casa ho assunto ciprofloxacina per altri 5 giorni e poi mi è stato rimosso il catetere vescicale.
I primi di agosto ho effettuato esami urine e urinocoltura e sono risultata ancora positiva alla klebsiella, ho fatto un ciclo di amoxcillina di 6 giorni.
Nella tac effettuata il 16 agosto la situazione era in miglioramento, il calcolo più grande era stato eliminato e l'infiammazione al rene e ai polmoni era in diminuzione.
Da circa tre settimane però sto avendo continuamente i sintomi della cisitite, ho fatto un ciclo di sei giorni di ciprofloxacina e poi effettuato gli esami delle urine e urinocoltura dopo tre giorni dalla fine dell'antibiotico.
Risulto ancora positiva alla Klebsiella e ora il medico mi ha prescritto sei giorni di trattamento con Amikacina, in quanto dall'antibiogramma risulterebbe essere quella più efficace.
Sono molto restia però a procedere... ho visto che l'amikacina può avere effetti indesiderati molto gravi e irreversibili, anche a livello renale e dato che il mio rene sinistro è già stato compromesso dall'infezione, non vorrei peggiorare la situazione.
Inoltre ho letto che può causare sordità irreversibile e la cosa mi spaventa molto...
In questo momento sto assumendo Allupurinolo e citrato di potassio per sciogliere i calcoli.
Come mi consiglia di procedere?
E' sicuro fare il trattamento?
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I disturbi irritativi vescicali che ci riferisce sono dovuti alla presenza dello stent e non ad una vera cistite. Pertanto il loro andamento non è condizionato in alcun modo dalla terapia antibiotica. In assenza di febbre e con la prospettiva di dover subire una procedura endoscopica tra qualche settimana, forse sarebbe il caso di non insistere ora con ulteriori terapie antibiotiche, ma rinviarle più avanti in prossimità dell'intervento. D'ogni modo, gli effetti collaterali dell'amikacina sono significativi solo per terapie prolungate, non sarebbe certamente questo il suo caso.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la tempestiva e chiara risposta.
Esiste qualche accorgimento per migliorare questi fastidi dati dallo stent?
Inoltre lunedì dovrei rientrare a lavoro, secondo lei, dato che dovrò usare il bagno dell'ufficio che condivido con altre 10 colleghe, esiste il rischio di contagio da Klebsiella?
Grazie
Esiste qualche accorgimento per migliorare questi fastidi dati dallo stent?
Inoltre lunedì dovrei rientrare a lavoro, secondo lei, dato che dovrò usare il bagno dell'ufficio che condivido con altre 10 colleghe, esiste il rischio di contagio da Klebsiella?
Grazie
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La causa dei fastidi da stent è essenzialmente meccanica e non infiammatoria, pertanto le cimuni terapie sono in genere poco efficaci. Si possono utilizzare antidolorifici ad effetto centrale (simil-oppiacei) che però hanno effetti collaterali abbastanza pesanti. Raccomandiamo di favorire una buona funzione intestinale, con qualsiasi mezzo. L'infezione delle urine non può essere trasmessa facilmente, diremmo non con la condivisione di servizi dove vi sia un minimo di igiene.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 12/09/2023.
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