è sempre necessario l'utilizzo di antibiotici in caso di cistite?

Buongiorno.
Ho 31 anni e da 5 mesi mio marito ed io stiamo cercando una gravidanza.
Due mesi fa ho avuto una cistite curata con Augmentin dopo urinocoltura.
La cistite si è risolta ma il farmaco mi ha dato una brutta reazione allergica tanto che mi sono riempita di pomfi rossi su braccia, gambe, fianchi e natiche.
Il mese scorso nuovamente cistite risolta con 2 buste di Monuril.
In entrambi gli episodi avevo urine torbide e dall'odore dolciastro, fitte al basso ventre e bruciore alla minzione.
Questo mese, finita la "finestra fertile" legata all'ovulazione, durante la quotidiana tracciatura dei livello di LH mi accorgo che le urine sono torbide.
Non ho dolore associato.
Di nuovo cistite quindi e chiaramente dovuta ai rapporti concentrati nella "finestra fertile".
Inizio ad esser stanca perché io e mio marito stiamo sempre molto attenti con attenta igiene prima e dopo i rapporti, minzione prima e dopo e adeguata lubrificazione.
Ma nonostante ciò non rimango incinta e ogni mese insorge la cistite.
In questo ultimo episodio non ho ancora preso alcun farmaco perché non penso che vada bene assumere ogni mese farmaci e perché non essendoci dolore spero di poter risolvere autonomamente assumendo d mannosio 3 volte al giorno.
Il quesito è quindi: potrò risolvere anche senza antibiotici o rischio di aggravare il quadro?
E c'è qualcosa in più che posso fare per evitare questo epilogo ogni mese?
Dovrei farmi visitare da un urologo?
Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Buona parte delle cisititi non complicate (fastidio lieve, non febbre) possono essere risolte solo aumentando notevolmente l'introduzione di liquidi (es. 2,5 litri d'acqua al giorno). In genere entro 48 ore si osserva un miglioramento sostanziale. Il d-mannosio è solo un integratore alimentare, non ci si può attendere una vera efficacia curativa. Solo in caso di persistenza significativa dei disturbi si pensa ad altro ed è comunque sempre meglio non assumere antibiotici in modo empirico, ma solo in base al risultato dell'urocoltura. Le sue frequenti cistiti sono comunque quasi sicuramente collegate ad una funzione intestinale discutibile. E' su questa che si debbono concentrare le attenzioni, altrimenti tutte le cure dal punto di vista urologico rischiano di dimostrarsi armi spuntate. Pertanto, in questi casi diventa essenziale il supporto di un gastro-enterologo e - ancor di più - di un dietologo nutrizionista.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie mille per la celere risposta. Io sono vegetariana quindi le fibre le apporto correttamente ma effettivamente soffro da sempre di colon irritabile la cui unica causa è quasi sicuramente psicologica perché i valori della calprotectina sono nella norma e la colonscopia non ha evidenziato nulla se non un andamento molto tortuoso del mio colon. Quindi sì, quanto avvisa è corretto; tuttavia gli episodi di cistite prima di questo anno si possono contare sulle dita di una mano. Ci son stati, per esempio, periodi molto stressanti della mia vita passata, in cui il colon l'ha fatta da padrone, in cui non ho assolutamente avuto cistite... proverò a risentire il gastroenterologo alla luce della sua risposta evidenziando questa problematica ricorrente. Grazie ancora.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Essere rigidamente vegetariani con il colon irritabile è un po' una sfida alla propria salute, poiché la predominanza di fibre talora diventa ... irritante essa stessa. E' meglio sentire il parere di un buon nutrizionista per riuscire a trovare un giusto equilibrio.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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