Ipertrofia prostatica benigna
buongiorno weekend scorso ho avuto dolori e iurgenza ad andare ad urinare spesso, ho preso per 2 giorni dmannosio e il dolore l'urgenza si sono alleviati.
nel 2014 urologo mi aveva diagnosticato da sempre mitto ipovalidoaddome trattabile, no ernie,
UROFLUSSOMETRIA DA OSTRUZIONE, Q MAX7
Fegato e vie biliari nella norma.
Reni di morfologia e dimensioni normali, buona rappresentazione della corticale e discriminazione cortico-midollare, non idronefrosi.
Note cisti a sinistra.
Vescica distesa, non lesioni evidenti.
Testicoli nella norma.
A sinistra reflusso venoso di terzo grado.
Prostata
normoconformata, volume21 cc
CONCLUSIONI:sclerosi del collo vescicale con ostruzione
cervicouretrale e dato alfuzosina 5 mg per 6 mesi con ulteriore controllo:
lieve miglioramento, esame urine e coltura nella norma addome trattabiletutto nella norma Prostata normocontormata, volume 26 cc
ostruzione cervicouretrale sotto controllo prosegue alfuzosina 10 mg
poi per problemi di pressione (soffro di pressione bassa) ho smesso, ho sempre comunque fatto annualmente eco di controllo, psa senza nulla da segnalare (ultima ecografia 01/2023 prostata di 33, 98 no residui post dopo secondo tentativo, fino a settimana scorsa dove sono andata da altro urologo:
di solito nicturia 1v mitto ipovalido non disuria
Da 3-4 gg tenesmo vescicale senza febbre alla visita genitali normali, varicocele sx e prostata x1 bordinetti
Reni normali Non idronefrosi-Spot iperecogeni caliciali del rene dx Cisti parapieliche del rene sx
Vescica distesa, pareti liev ispessite
Prostata per via endorettale aumentata di volume cc 42
Ad ecostruttura regolare
Capsula integra-testicoli ed epididimi normali-Varicocele sx
Uroflussimetria: flusso ridotto ed allungato con residuo di 60 cc
Consiglio: bere+acqua lontano dai pasti urorec 4g 1 cps dopo cena x 1 mese e poi passare urorec8mg sempre + neofuradantin 100 1 cp dopo colazione e dopo cena x 7 gg poi 1 cp dopo cena x 1 mese
poi uroial plus 1 busta dopo colazione al mart e ven fino al controllo
sono spaventato dagli effetti collaterali:
neofuradin:ho sempre valori borderline di ematocrito ed emoglobina non vorrei che peggiorasse la lieve anemia
inoltre, si possono verificare delle condizioni che colpiscono i polmoni, dopo covid fine novembre con tac mi hanno riscontrato ai polomini grossolane alterazioni fibrotiche destruenti, in parte cavitate, a carico degli apici polmonari con associate grossolane bronchiectasie cilindriche e varicoidi.
anche cilindriche da trazione.
Sottili esiti fibrotici basali bilaterali e mi porto ancora dietro dal covid tosse e catarro dopo quasi 7 mesi non vorrei che l’assunzione del farmaco peggiori le cose.
ho sempre soffertocapogiro in posizione eretta ed esame vestibologico mi ha confermato asimmetria degli emisferi vestibolari per deficit lato destro con nistagmo au sinistro e mi ha consigliato di andare a fare sedute di esercizi di riabilitazione vestibolare non vorrei che il farmaco mi accentuasse i capogiri i
grazie mille
nel 2014 urologo mi aveva diagnosticato da sempre mitto ipovalidoaddome trattabile, no ernie,
UROFLUSSOMETRIA DA OSTRUZIONE, Q MAX7
Fegato e vie biliari nella norma.
Reni di morfologia e dimensioni normali, buona rappresentazione della corticale e discriminazione cortico-midollare, non idronefrosi.
Note cisti a sinistra.
Vescica distesa, non lesioni evidenti.
Testicoli nella norma.
A sinistra reflusso venoso di terzo grado.
Prostata
normoconformata, volume21 cc
CONCLUSIONI:sclerosi del collo vescicale con ostruzione
cervicouretrale e dato alfuzosina 5 mg per 6 mesi con ulteriore controllo:
lieve miglioramento, esame urine e coltura nella norma addome trattabiletutto nella norma Prostata normocontormata, volume 26 cc
ostruzione cervicouretrale sotto controllo prosegue alfuzosina 10 mg
poi per problemi di pressione (soffro di pressione bassa) ho smesso, ho sempre comunque fatto annualmente eco di controllo, psa senza nulla da segnalare (ultima ecografia 01/2023 prostata di 33, 98 no residui post dopo secondo tentativo, fino a settimana scorsa dove sono andata da altro urologo:
di solito nicturia 1v mitto ipovalido non disuria
Da 3-4 gg tenesmo vescicale senza febbre alla visita genitali normali, varicocele sx e prostata x1 bordinetti
Reni normali Non idronefrosi-Spot iperecogeni caliciali del rene dx Cisti parapieliche del rene sx
Vescica distesa, pareti liev ispessite
Prostata per via endorettale aumentata di volume cc 42
Ad ecostruttura regolare
Capsula integra-testicoli ed epididimi normali-Varicocele sx
Uroflussimetria: flusso ridotto ed allungato con residuo di 60 cc
Consiglio: bere+acqua lontano dai pasti urorec 4g 1 cps dopo cena x 1 mese e poi passare urorec8mg sempre + neofuradantin 100 1 cp dopo colazione e dopo cena x 7 gg poi 1 cp dopo cena x 1 mese
poi uroial plus 1 busta dopo colazione al mart e ven fino al controllo
sono spaventato dagli effetti collaterali:
neofuradin:ho sempre valori borderline di ematocrito ed emoglobina non vorrei che peggiorasse la lieve anemia
inoltre, si possono verificare delle condizioni che colpiscono i polmoni, dopo covid fine novembre con tac mi hanno riscontrato ai polomini grossolane alterazioni fibrotiche destruenti, in parte cavitate, a carico degli apici polmonari con associate grossolane bronchiectasie cilindriche e varicoidi.
anche cilindriche da trazione.
Sottili esiti fibrotici basali bilaterali e mi porto ancora dietro dal covid tosse e catarro dopo quasi 7 mesi non vorrei che l’assunzione del farmaco peggiori le cose.
ho sempre soffertocapogiro in posizione eretta ed esame vestibologico mi ha confermato asimmetria degli emisferi vestibolari per deficit lato destro con nistagmo au sinistro e mi ha consigliato di andare a fare sedute di esercizi di riabilitazione vestibolare non vorrei che il farmaco mi accentuasse i capogiri i
grazie mille
[#1]
Carissimo,
la sclerosi del collo vescicale e' una fastidiosa patologia che puo' determinare un danno serio sulla funzionalità' della vescica, a volte maggiore della più' nota ipertrofia prostatica. Questo perche' la sclerosi del collo vescicale, come l'ipertrofia prostatica , crea una rigidità' del collo vescicale e quindi un ostacolo allo svuotamento vescicale. La vescica e' costretta a lavorare sotto sforzo determinando un danno cronico, lento ma progressivo di muscolatura e capacita' di svuotamento.
Il problema della sclerosi del collo vescicale e' che, agendo da una eta' più' precoce rispetto alla ipertrofia prostatica, determina questo danno per un tempo più' lungo con maggiore possibilità' di esaurire la funzionalità' della vescica.
Se non trattata adeguatamente la vescica puo' perdere totalemente la sua funzione di contrazione, non svuotandosi e costringendo il paziente fino ad un catetere a permanenza.
E' quindi fondamentale non sottovalutare la patologia, trattarla da subito ed in maniera cronica con la terapia medica, monitorare attentamente la funzione vescicale e, se la terapia medica non funziona passare all'intervento chirurgico.
L'unica terapia medica e' costituita dai farmaci alfalitici come quelli da lei usati e denominati (xatral, urorec etc).
Non hanno differente efficacia ma differenti effetti collaterali.
Alfuzosina ha più' effetto ipotensivo arterioso con rischi di vertigini, cefalea.
La silodosina e tamsulosin sono meno ipotensivi ma frequentemente annullano l'eiaculazione.
La terapia deve essere cronica senza interruzione.
I parametri per valutare se la terapia funziona o se il danno vescicale continua sono due:
- Uroflussometria e residuo postminzionale ecograficamente determinato.
Se la velocità' di flusso massimo ( normale dovrebbe essere 20 ml/sec) scende sotto 15 ml/sec ed ancor più' se sotto 10 ml/sec ed il residuo e' maggiore di 100 cc, questo indica un danno vescicale importante e la necessita' di passare all'atto chirurgico.
La chirurgia e' endoscopica e consiste nell'incisione del collo vescicale e, se associata anche una ipertrofia prostatica, anche una resezione della prostata.
La conseguenza negativa e' la perdita dell'eiaculazione.
E' un effetto collaterale importante soprattutto per pazienti giovani, ma ricordiamo che se non curata bene la sclerosi del collo vescicale puo' portare fino al catetere a permanenza.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore I fascia Urologia
Chirurgia Robotica in Urologia
Gruppo multidisciplinare tumori genitourinari
Universita' sapienza di Roma
la sclerosi del collo vescicale e' una fastidiosa patologia che puo' determinare un danno serio sulla funzionalità' della vescica, a volte maggiore della più' nota ipertrofia prostatica. Questo perche' la sclerosi del collo vescicale, come l'ipertrofia prostatica , crea una rigidità' del collo vescicale e quindi un ostacolo allo svuotamento vescicale. La vescica e' costretta a lavorare sotto sforzo determinando un danno cronico, lento ma progressivo di muscolatura e capacita' di svuotamento.
Il problema della sclerosi del collo vescicale e' che, agendo da una eta' più' precoce rispetto alla ipertrofia prostatica, determina questo danno per un tempo più' lungo con maggiore possibilità' di esaurire la funzionalità' della vescica.
Se non trattata adeguatamente la vescica puo' perdere totalemente la sua funzione di contrazione, non svuotandosi e costringendo il paziente fino ad un catetere a permanenza.
E' quindi fondamentale non sottovalutare la patologia, trattarla da subito ed in maniera cronica con la terapia medica, monitorare attentamente la funzione vescicale e, se la terapia medica non funziona passare all'intervento chirurgico.
L'unica terapia medica e' costituita dai farmaci alfalitici come quelli da lei usati e denominati (xatral, urorec etc).
Non hanno differente efficacia ma differenti effetti collaterali.
Alfuzosina ha più' effetto ipotensivo arterioso con rischi di vertigini, cefalea.
La silodosina e tamsulosin sono meno ipotensivi ma frequentemente annullano l'eiaculazione.
La terapia deve essere cronica senza interruzione.
I parametri per valutare se la terapia funziona o se il danno vescicale continua sono due:
- Uroflussometria e residuo postminzionale ecograficamente determinato.
Se la velocità' di flusso massimo ( normale dovrebbe essere 20 ml/sec) scende sotto 15 ml/sec ed ancor più' se sotto 10 ml/sec ed il residuo e' maggiore di 100 cc, questo indica un danno vescicale importante e la necessita' di passare all'atto chirurgico.
La chirurgia e' endoscopica e consiste nell'incisione del collo vescicale e, se associata anche una ipertrofia prostatica, anche una resezione della prostata.
La conseguenza negativa e' la perdita dell'eiaculazione.
E' un effetto collaterale importante soprattutto per pazienti giovani, ma ricordiamo che se non curata bene la sclerosi del collo vescicale puo' portare fino al catetere a permanenza.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore I fascia Urologia
Chirurgia Robotica in Urologia
Gruppo multidisciplinare tumori genitourinari
Universita' sapienza di Roma
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 03/09/2023.
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