Gambe gonfie e cisti su vescica dopo prostatectomia radicale (73 anni)
Buongiorno,
mio padre, 73 anni, a novembre 2022 ha subito una prostatectomia radicale per adenocarcinoma prostatico (gleison 3+4, stadio 3 perché fuoriuscito dalla capsula ma linfonodi negativi).
Il PSA è andato quasi a 0 a un mese dall'intervento, ed è risultato 0 in tutti i controlli successivi, per cui non si è resa necessaria alcuna terapia.
Da alcune settimane abbiamo notato un evidente rigonfiamento a caviglia e piede sinistro, senza rossore.
Non ha avuto alcuna contusione e non sente dolore ed è molto attivo, ma il gonfiore, che compare e scompare, è lampante e somiglia ad un accumulo di liquidi.
Può essere legato ai linfonodi rimossi?
Ho sentito parlare di linfedema e volevo chiedervi se non fosse il caso di fare un controllo, invece di sottovalutare il problema.
In aggiunta: mio padre ha fatto oggi un'ecografia addominale, che ha evidenziato una lesione sospetta sulla vescica.
La diagnosi ipotizza una ciste con parete ispessita, ma suggerisce una risonanza magnetica.
Gli è stato detto che con ogni probabilità si tratta di una ciste e che la cautela è dovuta al trascorso oncologico, tuttavia volevo chiedervi se è concreto il rischio che si tratti di una recidiva (con PSA non dosabile) o di una formazione "a sé".
Vi ringrazio in anticipo
mio padre, 73 anni, a novembre 2022 ha subito una prostatectomia radicale per adenocarcinoma prostatico (gleison 3+4, stadio 3 perché fuoriuscito dalla capsula ma linfonodi negativi).
Il PSA è andato quasi a 0 a un mese dall'intervento, ed è risultato 0 in tutti i controlli successivi, per cui non si è resa necessaria alcuna terapia.
Da alcune settimane abbiamo notato un evidente rigonfiamento a caviglia e piede sinistro, senza rossore.
Non ha avuto alcuna contusione e non sente dolore ed è molto attivo, ma il gonfiore, che compare e scompare, è lampante e somiglia ad un accumulo di liquidi.
Può essere legato ai linfonodi rimossi?
Ho sentito parlare di linfedema e volevo chiedervi se non fosse il caso di fare un controllo, invece di sottovalutare il problema.
In aggiunta: mio padre ha fatto oggi un'ecografia addominale, che ha evidenziato una lesione sospetta sulla vescica.
La diagnosi ipotizza una ciste con parete ispessita, ma suggerisce una risonanza magnetica.
Gli è stato detto che con ogni probabilità si tratta di una ciste e che la cautela è dovuta al trascorso oncologico, tuttavia volevo chiedervi se è concreto il rischio che si tratti di una recidiva (con PSA non dosabile) o di una formazione "a sé".
Vi ringrazio in anticipo
Più che una cisti, in quella zona si può trattare di una raccolta di linfa (linfocele), che non ha una causa oncologica, ma è una conseguenza abbastanza frequente di tutti gli interventi che comportano la rimozione dei linfonodi pelvici. Che questo abbia a che fare direttamente con l'edema della caviglia non si può affermare con sicurezza, certo che il sospetto c'è. Una buona idea è dunque quella di eseguire una risonanza magnetica dell'addome, come consigliato.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 29/08/2023.
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