Ritenzione urinaria post isterectomia radicale
sono una donna di 36 anni: a fine luglio 2023 ho subito un intervento di isterectomia radicale + linfadenectomia per asportare un adenocarcinoma della cervice uterina (stadio presunto IB2 secondo stadiazione FIGO).
Dopo la rimozione del catetere (7 gg dopo intervento), si è visto che, nonostante la presenza dello stimolo alla minzione e una minzione parziale, non riuscivo a svuotare correttamente la vescica: mi è stato quindi illustrato come fare autocateterismo con dei cateteri monouso, da svolgere 3 volte al giorno e tenendo un diario minzionale, pratica che svolto quotidianamente da 24/25 giorni.
I medici mi hanno detto che, con il tempo, il rapporto tra minzione spontanea e residuo post minzionale sarebbe migliorato, fino a raggiungere livelli tali da interrompere l'autocateterismo (residuo < 100 ml) e che avrei quindi dovuto pazientare.
So che un mese è poco, ma ad oggi non ho ancora visto alcun miglioramento, anzi, nonostante la minzione spontanea sia un po' migliorata (da una media iniziale di 90 ml ora si attesta intorno ai 160 ml), il residuo è molto alto ed è leggermente aumentato nel tempo (tra i 400 e i 500 ml ogni volta, mentre inizialmente era di 350/380 ml), con uno stimolo alla minzione che a volte è assente anche per 7/8 ore, come se lo stimolo si presentasse solo a vescica piuttosto piena.
La mia domanda è: ci sono esami specifici che potrebbero aiutare a individuare con precisione la causa del problema (non mi è chiaro se sia una questione muscolare, neurologica o di altra natura) oppure è opportuno, ad esempio, considerare un percorso di riabilitazione del pavimento pelvico?
I medici che mi seguono dicono che è presto per fare una valutazione o esami ulteriori, ma io temo, pur avendo fiducia nella loro professionalità e competenza, che attendere troppo rischi di peggiorare il problema - e inoltre, dato la non semplice gestione dell'autocateterismo, non mi è possibile al momento tornare al normale svolgimento dell'attività lavorativa.
Vi ringrazio sin da ora per la cortese attenzione.
Dobbiamo però notare che residui vescicali nell'odine dei 400-500 cc sono TROPPO elevati. Evidentemente non deve attendere la percezione dello stimolo, ma deve svuotare la vescica con il cateterismo ad orari fissi. Quante volte al giorno, dipende dall'entità dei residui, che non devono mai essere superiori a 300 cc circa. Indipendentemente dall'evoluzione, sarà il caso fin d'ora di programmare una indagine urodinamica, spesso i tempi d'attesa sono lunghi.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
grazie mille per il suo pronto riscontro.
Ho contattato l'èquipe medica che mi seguito e mi è stato indicato di aumentare la frequenza dei cateterismi da 3 a 4 al giorno e di vedere come procede, fino a data del controllo post operatorio (tra due settimane). Qualora non ci fossero miglioramenti, dicevano che probabilmente sarà utile una riabilitazione del pavimento pelvico (ma non mi hanno nominato esami di tipo urologico, che invece capisco dal suo messaggio sarebbero molto utili per un'indagine approfondita).
Probabilmente sbaglio, ma mi chiedo: svuotare la vescica più spesso e quindi in assenza di stimolo potrebbe per caso "disabituare" la vescica stessa a inviare il segnale di stimolo a livello nervoso?
I danni all'innervazione pelvica o la condizione di stupore di cui parla potrebbero correre il rischio di diventare permanenti?
La ringrazio nuovamente per la sua cortesia e attenzione.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Ho chiesto al mio medico di base un'indagine urodinamica e mi ha prescritto un esame urodinamico invasivo, era questo il tipo di esame specifico a cui faceva riferimento?
È utile accompagnare tale esame anche ad altri come ad es. urinocoltura?
La ringrazio per la grande attenzione e cortesia.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
torno a disturbarla per chiederle un consiglio. Ora sono quasi 3 mesi che eseguo gli autocateterismi (attualmente 5 al giorno) e fortunatamente ho visto dei miglioramenti: il volume di residuo post-minzionale è diminuito (anche se non tutti i giorni sono uguali), a volte è anche inferiore ai 100 cc, con minzione spontanea che arriva anche a 200/250 cc.
Il problema si pone nel momento in cui fatico ad andare al bagno (problema che mi capita abbastanza spesso ultimamente, nonostante una dieta ricca di frutta, verdura, e integratori di psillo): quando si blocca l'intestino si blocca anche la vescica, e nella minzione spontanea riesco a emettere pochissima pipì: è normale?
Cosa consiglia di fare? Dovrei vedere un gastroenterologo?
Il medico di base dice che potrebbe essere psicosomatico: mi chiedo invece se non possa essere legato sempre all'intervento di isterectomia o allo stupore neurologico di cui mi diceva lei.
La ringrazio sin da ora per ogni suo prezioso consiglio. Un caro saluto.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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