Cistite, uretrite
aiuto! ho smesso la pillola a maggio 2008 e dal mese dopo cistiti emorragiche (o uretriti) ogni mese. ho fatto cistoscopia, tac, sangue, urine, tamponi vaginali, ma niente! ad aprile di quest'anno ho provato ad introdurre il preservativo nella vita di coppia perchè notavo bruciori nei giorni seguenti ai rapporti e da lì più niente. allora si sono fatti esami su mio marito: tamponi uretrali,spermiogramma, sangue, urine, malattie sessualmente trasmessibili, ma niente! ora ho cambiato dottore, ci ha detto di provare a smettere il preservativo perchè secondo lui non è quello... bè... l'abbiamo fatto 2 volte ed è tornata. stavolta nelle urine hanno trovato ESCHERICHIA COLI. i miei sintomi sono quelli della cistite ma non ho mai avuto febbre, per questo alcuni dottori dicono che può essere uretrite. mio marito non ha sintomi, ma il problema si presenta quando vengo a contatto con lo sperma, è un caso? e c'è una connessione con l'aver smesso la pillola? noi vorremmo un bambino ma se non risolvo questo problema la vedo dura! non ne posso più! vi prego, rispondete! grazie mille!
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Gentile utente,
gli episodi che lei descrive fanno pensare a quelle che definiamo "cistiti post-coitali", che intervengono cioè 24-72 ore dopo i rapporti con penetrazione. Il fatto che in lei non si manifestino con febbre urosettica sta solo ad indicare che non si verifica passaggio dei germi nella circolazione sanguigna, e non certo che non si tratti di cistite ma di uretrite. Quest'ultima è di appannaggio quasi esclusivamente maschile, e si manifesta anche con secrezioni uretrali. Per quanto riguarda il meccanismo con cui si verificano, le posso dire di rinunciare all'utilizzo del profilattico, in quanto esse non avvengono per trasmissione sessuale, nà hanno nulla a che vedere con l'ingresso del liquido seminale nella vagina. Al contrario si tratta di cistiti batteriche (quindi di infezioni urinarie acute) ricorrenti nelle quali la penetrazione determina meccanicamente il passaggio di germi a provenienza rettale, che normalmente albergano senza dare fastidio nella cute del perineo e sulle mucose dei genitali esterni, dentro la breve uretra femminile e di lì in vescica. In alcune donne, predisposte per varie cause, i germi così arrivati in vescica, aderiscono all'epitelio vescicale, inducendo i fenomeni infiammatori e quindi i sintomi (minzione molto frequent, bruciore minzionale, peso sovrapubico e, nei casi più intensi, ematuria). I fattori predisponenti sono molteplici e vanno dalla mancata applicazione di norme igieniche durante il rapporto, alla abitudinale rarefazione delle minzioni, alla presenza di residuo post-minzionale, alla cosiddetta minzione disfunzionale dovuta ad un ipertono/iperattività dei muscoli del pavimento pelvico e dello sfintere uretrale esterno, alla riduzione delle difese immunitarie (dovute a qualsivoglia causa, incluso lo stress psico-fisico), agli squilibri ormonali. Detto questo, risulta comunque difficile allo stato attuale delle cose rispondere al suo quesito riguardo al fatto se la concomitanza con l'assunzione della pillola anticoncezionale abbia un ruolo causale o sia una coincidenza (personalmente propendo per la seconda ipotesi).
E' dunque necessario che si rivolga ad un urologo competente per la conferma d'obbligo di questa mia ipotesi telematica, per evidenziare eventuali fattori predisponenti, e per avviare le strategie igieniche, comportamentali e profilattiche se si trattasse di questa condizione, di solito sono molto efficai.
Non si preoccupi del suo proggetto di maternità: sono sicuro che debellerà questa stressante condizione e vi si potrà dedicare senza questo tipo di intralci.
Cordiali saluti
gli episodi che lei descrive fanno pensare a quelle che definiamo "cistiti post-coitali", che intervengono cioè 24-72 ore dopo i rapporti con penetrazione. Il fatto che in lei non si manifestino con febbre urosettica sta solo ad indicare che non si verifica passaggio dei germi nella circolazione sanguigna, e non certo che non si tratti di cistite ma di uretrite. Quest'ultima è di appannaggio quasi esclusivamente maschile, e si manifesta anche con secrezioni uretrali. Per quanto riguarda il meccanismo con cui si verificano, le posso dire di rinunciare all'utilizzo del profilattico, in quanto esse non avvengono per trasmissione sessuale, nà hanno nulla a che vedere con l'ingresso del liquido seminale nella vagina. Al contrario si tratta di cistiti batteriche (quindi di infezioni urinarie acute) ricorrenti nelle quali la penetrazione determina meccanicamente il passaggio di germi a provenienza rettale, che normalmente albergano senza dare fastidio nella cute del perineo e sulle mucose dei genitali esterni, dentro la breve uretra femminile e di lì in vescica. In alcune donne, predisposte per varie cause, i germi così arrivati in vescica, aderiscono all'epitelio vescicale, inducendo i fenomeni infiammatori e quindi i sintomi (minzione molto frequent, bruciore minzionale, peso sovrapubico e, nei casi più intensi, ematuria). I fattori predisponenti sono molteplici e vanno dalla mancata applicazione di norme igieniche durante il rapporto, alla abitudinale rarefazione delle minzioni, alla presenza di residuo post-minzionale, alla cosiddetta minzione disfunzionale dovuta ad un ipertono/iperattività dei muscoli del pavimento pelvico e dello sfintere uretrale esterno, alla riduzione delle difese immunitarie (dovute a qualsivoglia causa, incluso lo stress psico-fisico), agli squilibri ormonali. Detto questo, risulta comunque difficile allo stato attuale delle cose rispondere al suo quesito riguardo al fatto se la concomitanza con l'assunzione della pillola anticoncezionale abbia un ruolo causale o sia una coincidenza (personalmente propendo per la seconda ipotesi).
E' dunque necessario che si rivolga ad un urologo competente per la conferma d'obbligo di questa mia ipotesi telematica, per evidenziare eventuali fattori predisponenti, e per avviare le strategie igieniche, comportamentali e profilattiche se si trattasse di questa condizione, di solito sono molto efficai.
Non si preoccupi del suo proggetto di maternità: sono sicuro che debellerà questa stressante condizione e vi si potrà dedicare senza questo tipo di intralci.
Cordiali saluti
Prof. Francesco Pesce
Specialista in Urologia e in Neurologia
Perfezionato in Andrologia e Sessuologia
www.dr-francescopesce.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.7k visite dal 14/08/2009.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.