Oncocitoma

Mia moglie, 77 anni, ha scoperto a seguito di una TC eseguita al pronto soccorso nel 2017, di avere un probabile oncocitoma al rene dx di circa 4cm.

Da notare che già nel 2002 aveva subito l'asportazione del rene sx per un altro oncocitoma quindi da allora viveva con il solo rene dx.

A seguito di ecografie addominali eseguite come esami di controllo per un tumore al seno si è notato un aumento di volume di questa massa sino ad arrivare alla dimensione di 7, 4cm.
a marzo 2023.

Ora siamo preoccupati che questo oncocitoma possa continuare ad aumentare di volume e vorremmo capire che pericolo può correre e che rimedi ci possono essere visto che, avendo un rene solo, non può essere asportato.

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Molto probabilmente la massa può essere asportata risparmiando il rene. Oggigiorno questi interventi vengono brillantemente eseguiti in laparoscopia assistita dal robot operatore. Il fatto che quasi sicuramente si tratta di una lesione a comportamento benigno può dare maggiore confidenza al chirurgo, inoltre la situazione di monorene impone forzatamente. un atteggiamento conservativo

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio sentitamente per la risposta molto chiara, vorrei che mi precisasse alcune cose:
- cosa succede se non si opera (da notare che quando nel 2020 è stata operata per il tumore al seno la cardiologa ha proibito l'anestesia totale)
- la funzionalità del rene rimane la stessa anche dopo l'asportazione della massa.
Grazie ancora.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
E'pevedibile che la funzionalità renale un poco scenda, ma sarà sempre sufficiente a non rendere necessaria la dialisi. Astenersi dall'intervento è certamente un'opzione e probabilmente se sua moglie avesse 10 anni di più diventerebbe quasi una scelta forzata. A 77 anni pensiamo che, se possibile ed in sicurezza, si possa ancora fare qualcosa di risolutivo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
La ringrazio ancora una volta della sua gentilezza, rimane un ultimo tassello e cioè se questa operazione comporta l'anestesia totale perché il cuore di mia moglie non la sopporterebbe, per questo le avevo chiesto cosa succede se non si opera.
Grazie tante ancora.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
E' ovvio che un intervento sul rene necessiti dell'anestesia generale. I criteri anestesiologici di operabilità sono comunque estremamente variabili in base a chi giudica la situazione e alla struttura in cui si opera. A meno che si tratti veramente di una situazione molto degradata, oggigiorno in una strutura in cui vi sia un'adeguata disponibilità di terapia intensiva post-operatoria (rianimazione e strutture simili) i criteri di operabilità si sono notevolmente ampilati rispetto al passato.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
A questo punto l'operazione diventa un problema serio ed è per questo che,in ultima analisi, le chiedevo cosa può succedere se non si opera.
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Difficile dire. L'oncocitoma è un tumore benigno, nel senso che non tende a manifestare localizzazioni secondarie, ma la massa continua a crescere, anche se non velocemente, con possibilità di complicazioni locali (sanguinamento, compressione di organi circostanti, ecc.) e progressiva riduzione della funzione renale. I tempi di evoluzione sono comunue impossibili da prevedere con certezza.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
La ringrazio per avermi chiarito in maniera esaustiva tutti gli aspetti del problema.
La ringrazio molto della sua pazienza e gentilezza e spero di averla come interlocutore in un prossimo consulto urologico.
Grazie ancora e cordiali saluti