Orgasmo asciutto e farmaci antagonisti dei recettori adrenergici
Salve dottori,
prima o poi doveva accadere, a causa di una BPH familiare, con dimensioni della prostata ai limiti alti, il medico specialista dopo una visita accurata, mi ha prescritto il farmaco OMNIC permettendo il ripristino soddisfacente delle funzioni per urinare, senza tutti quei piccoli disagi tipici (hesitancy, terminal dribble, nicturia...)
Purtroppo come spesso accade ed anche dopo aver ricevuto un giusto avvertimento, ho acquisito la condizione di ejaculazione retrograda con un immaginabile impatto psicologico durante l'atto con una partner.
Ora, considerando l'opzione di scegliere un nuovo principio attivo che potrebbe minimizzare questo effetto collaterale, potrebbe essere percorribile l'ipotesi di un intervento chirurgico per risolvere il problema?
Ma anche perseguendo questo obiettivo, non saprei quale metodica scegliere, poichè talune tecniche possono causare proprio questo stesso disagio.
E' possibile ricevere un consiglio generico su come dovrei affrontare questo problema?
Ho quasi 57 anni.
Vi ringrazio.
prima o poi doveva accadere, a causa di una BPH familiare, con dimensioni della prostata ai limiti alti, il medico specialista dopo una visita accurata, mi ha prescritto il farmaco OMNIC permettendo il ripristino soddisfacente delle funzioni per urinare, senza tutti quei piccoli disagi tipici (hesitancy, terminal dribble, nicturia...)
Purtroppo come spesso accade ed anche dopo aver ricevuto un giusto avvertimento, ho acquisito la condizione di ejaculazione retrograda con un immaginabile impatto psicologico durante l'atto con una partner.
Ora, considerando l'opzione di scegliere un nuovo principio attivo che potrebbe minimizzare questo effetto collaterale, potrebbe essere percorribile l'ipotesi di un intervento chirurgico per risolvere il problema?
Ma anche perseguendo questo obiettivo, non saprei quale metodica scegliere, poichè talune tecniche possono causare proprio questo stesso disagio.
E' possibile ricevere un consiglio generico su come dovrei affrontare questo problema?
Ho quasi 57 anni.
Vi ringrazio.
[#1]
Tutte le azioni terapeutiche dirette al collo dellaa vescica, sia farmacologiche che operative, causano una riduzione dell'eiaculazione, più o meno consistente. Non si tratta di un vero effetto collaterale, ma una ovvia conseguenza, anzi è la riprova dell'efficacia della terapia. Non tutti gli alfa-litici hanno la stessa azione, ma questo è poco prevedibile, pertanto altro non si può fare se non provare con altrei prodotti simili (es. alfuzosina, silodosina, ecc.). Dal punto di vista operativo, eseguire interventi troppo - delicati - rischia di non portare a risultati soddisfacenti sulla funzione urinaria, oltre che a possibili recidive precoci. Noi non siamo favorevoli a promettere al paziente la conservazione completa dell'eiaculazione per poi renderlo scontento del risultato - idraulico - dell'intervento. Tutta la situazione deve quindi essere affrintata e discussa con un nostro Collega con il quale si intrattenga un buon rapporto di comunicazione e fiducia.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie della risposta dott. Piana, seguirò il suo consiglio ed in accordo con il curante, al ritorno in città, proverò una molecola diversa.
Un ultima cortesia: secondo la sua esperienza, quale potrebbe essere la procedura chirurgica mininvasiva gravata da minore probabilità di recidiva e dal recupero della funzione eiaculatoria?
Ovviamente sono consapevole che come tutti gli interventi chirugici non sarà mai possibile dare certezze assolute di guarigione.
Grazie per la cortesia
Un ultima cortesia: secondo la sua esperienza, quale potrebbe essere la procedura chirurgica mininvasiva gravata da minore probabilità di recidiva e dal recupero della funzione eiaculatoria?
Ovviamente sono consapevole che come tutti gli interventi chirugici non sarà mai possibile dare certezze assolute di guarigione.
Grazie per la cortesia
[#3]
Ogni operatore sarà sempre - partigiano - della tecnica operativa che adotta. Questo accade anche a noi. Oggigiorno si tratta della disponibilità di questa o quell'altra apparecchiatura, generalmente molto costosa (laser). E' pertanto difficile esprimere un giudizio imparziale, come abbiamo già scritto l'importante è essere molto chiari con il paziente e non fare promesse troppo impegnative.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 12/08/2023.
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