Dolore durante la minzione
Salve dottori, a metà febbraio sono stato operato per appendicite (peritonite) in laparoscopia e ho seguito una cura di antibiotici per due settimane circa.
Già da subito dopo l'intervento ho notato un'infiammazione a caricho del glande che è stata curata dal medico con Trosyd.
Dopodiché, passato il periodo di recupero ho riniziato ad avere rapporti sessuali con la mia partner e sembrava andare tutto bene.
Circa un mesetto dopo sono riandato al pronto soccorso con dolore nel luogo dell'appendice e febbre quasi a 40 dove mi è stato diagnosticata la gastroenterite.
Da circa un mesetto dopo questo evento ho iniziato a soffrire di dolori sparsi alla pancia durante la minzione che ho trascurato per un breve periodo fin quando, rivolgendomi al medico, ho svolto un tampone uretrale che mi ha diagnosticato escherichia coli curata attraverso Cirpoxin 500.
I dolori al basso ventre però non sono cessati, sono quasi sempre presenti durante la minzione e sembrano non esserci quando effettuo la minzione da seduto.
In più, sul glande compaiono chiazze rosse da mesi che sembrano passare e poi ritornano (a volte anche con tracce di sostanza bianca).
Ho svolto le analisi delle urine con presenza di bilirubina a 1, cristalli ossalato a 12. 03 e muco 7. 43.
Il dottore curante mi ha prescritto una cura di due mesi con Rupisolv Ox e mi ha detto che probabilmente ho la sindrome di Gilbert.
Per quanto riguarda il pene mi ha detto di non preoccuparmi se non riscontro fastidi ma ad oggi non sono riuscito ad arrivare ad una diagnosi sia per il continuo arrossamento sia per i dolori durante la minzione.
Già da subito dopo l'intervento ho notato un'infiammazione a caricho del glande che è stata curata dal medico con Trosyd.
Dopodiché, passato il periodo di recupero ho riniziato ad avere rapporti sessuali con la mia partner e sembrava andare tutto bene.
Circa un mesetto dopo sono riandato al pronto soccorso con dolore nel luogo dell'appendice e febbre quasi a 40 dove mi è stato diagnosticata la gastroenterite.
Da circa un mesetto dopo questo evento ho iniziato a soffrire di dolori sparsi alla pancia durante la minzione che ho trascurato per un breve periodo fin quando, rivolgendomi al medico, ho svolto un tampone uretrale che mi ha diagnosticato escherichia coli curata attraverso Cirpoxin 500.
I dolori al basso ventre però non sono cessati, sono quasi sempre presenti durante la minzione e sembrano non esserci quando effettuo la minzione da seduto.
In più, sul glande compaiono chiazze rosse da mesi che sembrano passare e poi ritornano (a volte anche con tracce di sostanza bianca).
Ho svolto le analisi delle urine con presenza di bilirubina a 1, cristalli ossalato a 12. 03 e muco 7. 43.
Il dottore curante mi ha prescritto una cura di due mesi con Rupisolv Ox e mi ha detto che probabilmente ho la sindrome di Gilbert.
Per quanto riguarda il pene mi ha detto di non preoccuparmi se non riscontro fastidi ma ad oggi non sono riuscito ad arrivare ad una diagnosi sia per il continuo arrossamento sia per i dolori durante la minzione.
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E' molto probabile che i ripetuti trattamenti antibiotici aggressivi e prolungati che lei ha seguito negli ultime mesi abbiano - come facilmente prevedivile - influito negativamente sull'equilibrio della flora batterica intestinale e, come spesso avviene, questa malfunzione si ripercuota sull'apparato genitale interno, in particolare la prostata, che con l'ultima parte dell'intestino ha un rapporto anatomico strettissimo. Inoltre, si è manifestata anche una assai comune sensibilizzazione del glande da antibiotici con arrossamenti vari. Le due cose, pur avendo una causa comune hanno comunque manifestazioni differenti e devono essere affrontate separatamente. L'irrritazione del glande è di competenza dermatologica, se la terapia comune consigliata dall'urologo non è stata risolutiva, è dunque opportuno rivolgersi ad un dermatologo, senz'altro più competente.
Dal punto di vista urologico è ovviamente opportuno tenere la situazione sotto controllo, ma se non vi è febbre, non ritenaimo opportuno insistere ulteriormente con altri antibiotici. Molto importanti sono invece le attenzioni riservate all'intestino, soprattutto dal punto dell'alimentazione, magari consultando un buon nutrizionista.
Dal punto di vista urologico è ovviamente opportuno tenere la situazione sotto controllo, ma se non vi è febbre, non ritenaimo opportuno insistere ulteriormente con altri antibiotici. Molto importanti sono invece le attenzioni riservate all'intestino, soprattutto dal punto dell'alimentazione, magari consultando un buon nutrizionista.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 06/08/2023.
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