Biopsia prostatica positiva - possibili terapie per carcinoma prostatico

Gentili medici,
Sono un uomo di 59 anni a cui, a seguito di difficoltà minzionali, accertamento dei valori di PSA pari a 4.3 nell’aprile 23 e ad una serie di indagini (ecografia transrettale, risonanza magnetica multiparametrica, biopsia fusion), è stato diagnosticato un carcinoma prostatico.

Il mio urologo prospetta due possibili terapie: prioritariamente la prostatectomia radicale robotica, in alternativa a valle di mie preoccupazioni circa gli effetti collaterali relativi a incontinenza e disfunzioni erettili potenzialmente indotti dall’intervento chirurgico - la radioterapia.

Sono molto preoccupato e desideravo un vostro parere in merito alle possibili terapie, in considerazione degli esiti della RM prostata multiparametrica e della Biopsia fusion di cui riporto di seguito i dati maggiormente significativi.


Referto RM prostata multiparametrica
Misurazioni: Prostata di dimensioni nei limiti della norma (DT 46 mm x DAP 33 mm x DL 41 mm) con presenza di adenoma bilobato che impronta il pavimento vescicale.
Il volume prostatico è di 32 cc ed il PSA density 0.13.

Reperti: lo studio morfologico ha documentato nel contesto del mantello periferico alcune sfumate aree di ipointensità di segnale che assumono caratteristiche focali a localizzazione posterolaterale sinistra a livello para-apicale (se401ima12 dmax 12 mm).
Ulteriore minuto focus di ipointensità a localizzazione posterolaterale destra a livello para-apicale (se401ima12 dmax 7 mm).

I pattern di RM di alterazione morfo-funzionale del reperto descritto a sinistra corrispondono ad un PI-RADS score di 4, quelli del reperto descritto a destra corrispondono ad un PI-RADS score di 3.

Profilo capsulare: normorappresentato
Vescicole seminali: normodistese e pervie bilateralmente
Linfonodi: non significative linfoadenomegalie in sede pelvica

Referto Biopsia prostatica
- Lobo sinistro: 2 frustoli di 12 + 12 mm; Adenocarcinoma acinare score 6 (3+3) presente in 2 di 2 frustoli per mm 10 (85%) e mm 6 (50%).

- zona paramediana sinistra:2 frustoli di 13 + 13 mm; Adenocarcinoma acinare score 6 (3+3) presente in 2 di 2 frustoli per mm 10 (75%) e mm 10 (75%).

- zona laterale destra:3 frustoli di 14+13+4 mm; PIN di alto grado.

- lobo destro: 2 frustoli di 14 + 10 mm; Adenocarcinoma acinare score 6 (3+3) presente in 1 di 2 frustoli per mm 3 (20%).

- zona paramediana destra:3 frustoli di 9 + 5 + 5 mm; Adenocarcinoma acinare score 6 (3+3) presente in 2 di 3 frustoli per mm 6 (65%) e mm 2 (40%).

- Zona RM sospetta sn: 3 frustoli di 12 + 15 + 15 mm; Adenocarcinoma acinare score 6 (3+3) presente in 3 di 3 frustoli per mm 12 (100%) e mm 5 (30%) e mm 10 (70%).

Diagnosi: Adenocarcinoma acinare score 6 (3+3) di Gleason (PGG 1 sec WHO 2019 -ISUP) presente in 7 di 7 prelievi del lobo sinistro compresa la zona RM+ per complessivi mm 63 su 92 (70%) e in 3 di 8 frustoli del lobo destro per mm 11 su 74 (15%).


Nel ringraziarvi, cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Alla sua età di 59 anni e con questi esiti della risonanza e della biopsia (malattia bilaterale a bassa aggressività Gleason 6) la maggioranza dei nostri Colleghi consiglierebbe certamente la chirurgia radicale. L’intervento viene oggi effettuato al meglio in laparoscopia assistita dal robot operatore con rispetto delle strutture nervose pelviche (nerve sparing). Questa tecnica permette di rispettare la radicalità oncologica ed ottenere i migliori risultati nel mantenimento dell’erezione e della continenza urinaria. La radioterapia è parimenti efficace dal punto di vista oncologico ma, considerata la sua età relativamente giovane e lunga (lunghissima ) aspettativa di vita, espone maggiormente agli effetti collaterali della radioterapia e richiede il proseguimento di controlli più assidui a tempo indefinito, poiché la prostata non viene materialmente asportata. Ovviamente la radioterapia diventa la prima scelta quando l’intervento non può essere effettuato per vari motivi. L’estensione bilaterale della malattia sconsiglia la semplice vigilanza attiva. Per lo stesso motivo, non è ancora oggi consigliata una terapia focale con ultrasuoni ad alta intensità (HIFU), può essere che questo sarà possibile in futuro, con l'ulteriore miglioramento di questa tecnica non invasiva.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio dott. Piana per la sua celere e chiara risposta. Avevo già avuto modo di apprezzare le sue risposte ad altri quesiti di analogo tenore. La ringrazio moltissimo.
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