Probabile recidiva carcinoma uroteliale papillare

Buonasera, mia suocera di anni 72 è stata sottoposta nel MARZO 2023, ad un intervento di resezione endoscopica (TURB) di neoformazioni vescicale con diagnosi istologico: Carcinoma uroteliale papillare di basso ed alto grado sec.
WHO (G2) senza chiare immagini d'infiltrazione del connettivo subepiteliale.
Tonaca muscolare presente indenne pTa
1) Referti esami ante operazione:
- Citologico FEBBRAIO 2023: Alcuni granulociti neutrofili ed emazie. Cellule pavimentose superficiali delle basse vie urinarie.
Non evidenza di cellule uroteliali neoplastiche nel materiala in esame. Flogosi lieve.
- Citoscopia FEBBRAIO 2023: Reperto di una neoformazione papillare di 10mm nella parete laterale sx in stratta vicinanza all'ostio uretarale sx
- UroTC FEBBRAIO 203 eseguito prima, durante e dopo somministrazione ev di mdc iodato: Vescica scarsamente distesa, con presae di contrasto della base di circa 9 e 12mm corrispondenti a difetto di rimepimento in fase urografica. Non falde fluide endoaddominali.
Non significative linfoadenomegalie delle stazioni addomino-peviche ed inguinali. Non alterazioni tomodensitometriche focali di significato patologico dei rimanenti parenchimi addominali. Cisti in S8 e in S6"
2) Terapia endovescicale post operazione:
- Instillazioni vescicale con Bcg una volta alla settimana per 6 settimane consecutive dopo 3-4 settimane dall'intervento.
Successivamente verranno fatte delle somministrazioni endovescicali una alla settimana per 3 settimane al 3 6 12 mese.
3) Controlli a 4 mesi dall'intervento dopo Instillazioni:
- Citologica LUGLIO 2023: Sedimenti urinari lievemente infiammatori con presenza di alcune cellule uroteliali con modificazioni di non univoca interpretazione (cellule atipiche sec. classificazione di Parigi)
- Citoscopia LUGLIO 2023: Vescica ampia e normoespansibile. Reperto di 2 minute neoformazioni papillari millimetriche (1-2mm), una in cupola e una parete laterale sx. Si consiglia resezione endoscopica di neoformazione vescicale (TURB)
Dopo aver cronologicamente elencato il percorso diagnostico con la strategia di trattamento, chiedo:
A) La strategia di trattamento eseguita (operazione e instillazioni) è coerente con quanto diagnosticato?
B) Come è possibile una recidiva (se si può parlare di recidiva) dopo solo 4 mesi dall'intervento e dopo un ciclo completo di instillazioni?
C) Perchè nel referto Citologico FEBBRAIO 2023 (anteoperazione) punto 1) è stato diagnosticato la non evidenza di cellule uroteliali neoplastiche nel materiala in esame flogosi lieve, ed invece nel referto Citologico LUGLIO 2023 (postoperazione) punto 3) si parla di sedimenti urinari lievemente infiammatori con presenza di alcune cellule uroteliali con modificazioni di non univoca interpretazione?
D) E' consigliabile l'interruzione delle successive somministrazioni endovescicali 1 alla settimana per 3 settimane al 3/6/12 mese?
E) E' consigliabile nuovo intervento TURB?
Ringraziando, porgo distinti saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
A. Certamente sì.

B. Le recidive avvengono perlopiù in punti diversi della vescica, l'e instillazioni sono da considerare coadiuvanti, possono abbassare il rischio di recidiva, ma non eliminarlo.

C. L'esame citologico delle urine ha una sensibilità ed una specificità molto bassa, tanto più in presenza di neoformazioni di basso grado e piccolo volume.

D. No. In genere le instillazioni, se ben tollerate, vengono proseguite fino a completamento del ciclo.

E. Senz'altro sì e sarà un intervento semplice e veloce, considerate le minime dimensioni delle lesioni.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno, la ringrazio per la celere risposta.
Vorrei entrare nel merito e cioè:
- Se le instillazioni sono da considerare coadiuvanti, c'è un altro trattamento terapeutico da poter eseguire con più efficacia?
- Ok , le recidive avvengono perlopiù in punti diversi della vescica, ma perchè si sono presentate così velocemente? Non hanno funzionato le instillazioni? E' probabile che siano state fatte in modo non appropriato? L'operazione, anche se endoscopica, potrebbe aver messo in circolazione cellule tumorali in quantità eccessiva?
- La neoplasia presente è una fattispecie molto aggressiva? Istologico: Carcinoma uroteliale papillare di basso ed alto grado sec. WHO (G2)
- Riprendendo la Sua risposta D) (in genere le instillazioni, se ben tollerate, vengono proseguite fino a completamento del ciclo), quindi è opportuno eseguire le altre programmate per il 14 Settembre (1 alla settimana per 3 settimane al 3/6/12 mese), anche se probabilmente mia suocera sarà sottoposta ad un altro intervento chirurgico nel mese di Settembre?
Grazie e Buona giornata
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Per le neoformazioni superficiali non esiste ad oggi un approccio terapeutico diverso dalle instillazioni, il BCG è il farmaco considerato più efficace (anche se gravato di qualche possibile complicazione irritativa in più).

La recidiva (70% circa dei casi) è comunque il destino di questa patologia, al di là della qualità delle cure, su cui non abbiamo certamente elementi per cui dubitare.

No. Più che il grado è importante l'invasività verso la parete della vescica, che è assente nelle forme superficiali Ta e T1.

La tempistica potrà essere lievemente alterata dalla concomitanza con l'intervento, su questo dovete accordarvi con i nostri Colleghi che seguono il caso.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie moltissimo per il suo interessamento. Speriamo che vada tutto per il meglio.
Se posso, la terrò aggiornata.
Cordiali saluti