Lieve bruciore al glande, meato arrossato

Buonasera, vi espongo il mio problema.
Da circa un mese noto il meato arrossato e avverto occasionalmente un lievissimo fastidio, simile a una vampata di calore, all'interno dell'uretra. Talvolta anche un leggero senso di ipersensibilizzazione e "solletico" proprio sulla punta.
Non ho mai avuto secrezioni né fastidio prima o durante la minzione.

Tutto è iniziato dopo un rapporto occasionale protetto che ho avuto un mese esatto fa.
Nelle ore e nei giorni successivi, in preda alla preoccupazione di aver contratto qualche MTS (sono alquanto ipocondriaco), ho attuato un'igiene molto "energica", certamente sciocca ed esagerata, che ha incluso l'uso di amuchina in gel direttamente sulle parti intime e bagni con euclorina molto poco diluita (una bustina in un paio di bicchieri d'acqua).

Nell'ultima settimana ho effettuato i seguenti esami per escludere eventuali MTS:
- tampone uretrale per gonococco e chlamidia (tecnica PCR real time),
- urinocoltura,
- spermiocoltura
- ricerca in multiplex PCR sulle urine di mycoplasma hominis e mycoplasma genitalium, ureaplasma urealiticum e ureaplasma parvum, trichomonas vaginalis, chlamidia trachomatis;
- tutte le ricerche PCR di cui sopra anche nel liquido seminale,
- ricerca multiplex RT di tutti i vari ceppi HPV, questo solo sulle urine,
- esame urine completo,
- esami sierologici per HIV, epatite B, epatite C, sifilide.

Tutti gli esami sono risultati negativi.
Solo la spermiocoltura riporta la dicitura "crescita di flora saprofita residente di probabile origine uretrale", che però a quanto ho capito è normale.
Il tampone uretrale è stato fatto nel centro IST di un ospedale, dove mi ha visto un dermatologo venereologo che non ha notato nulla di strano (nemmeno il meato arrossato, che a me pare evidente... ) .
Tutti gli altri esami li ho fatti a mie spese dato che non ero rimasto soddisfatto di quella visita (perché testare solo gonococco e clamidia e non anche, per esempio, i micoplasmi?) .

Ora, escludendo con ragionevole certezza la maggior parte delle malattie, e sapendo che dovrò ripetere gli esami sierologici a distanza di qualche settimana per sicurezza, mi restano questi dubbi:
1.
Sono ormai trascorse tre settimane dall'ultimo lavaggio con amuchina, da allora ho usato solo un detergente intimo delicato.
Mi sembra un periodo un po' lungo per avere ancora il meato arrossato e questo senso di calore, per quanto lieve e occasionale.
Da che cosa potrebbero dipendere?
E' possibile che io mi sia così tanto "ustionato" da avere ancora sintomi dopo tre settimane?

2.
Non mi è chiaro dopo quanto tempo il test HPV diventa attendibile con la tecnica PCR RT.
Io l'ho fatto sulle urine a 22 giorni dal rapporto, posso ritenerlo attendibile?

3.
Sifilide e HIV a parte, esiste qualche altra malattia venerea che non ho testato e che potrebbe saltar fuori oltre il mese di latenza ormai trascorso?

Grazie mille per il vostro preziosissimo aiuto.
Spero di non essere sembrato troppo ipocondriaco...
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Se il rapporto considerato a rischio è stato protetto e non vi sono stati inconvenienti, non è ragionevolmente possibile che vi sia stata una infezione. Con questo presupposto, tutto questo affannarsi ad eseguire visite ed esami assai probabilmente inutili è dettato solo da un suo più o meno inconscio quanto pernicioso senso di colpa. Questa sua cosa nessun medico è in grado di trattarla, ma se l'ipocondria riesce a condizionarle la vita fno a tal punto, potrebbe essere un'idea parlarne con uno psicologo.
Dal nostro punto di vista specialistico urologico, dobbiamo dire che codesti vaghi disturbi riferiti all'uretra ed al glande sono quasi sempre legati ad una irritazione (congestione, infiammazione) della prostata, e vemgono irradiati appunto lungo l'uretra senza che al suo interno o comunque nel penne esistano alterazioni significative. Nessuno degli accertamenti che lei ha eseguito è in grado di oggettivare questa situazione, che può essere definita solo dalla visita diretta di un nostro Collega. Premettiamo che buona parte di queste congestioni prostatiche del giovane sono quasi sempre causate da uno stile di vita discutibile, in uno o più dei suoi aspetti principali: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie Dottore per la sua risposta. Ha colto perfettamente nel segno per quanto riguarda la spinta "espiatoria" degli accertamenti che ho svolto. Oltre a questo, volevo togliermi ogni dubbio, anche il più remoto.
Mi affido al suo consiglio e mi sottoporrò ad una visita urologica.
Quello che mi pare strano è che questi vaghi disturbi sono iniziati esattamente all'indomani di questo episodio e dei successivi lavaggi, perciò mi verrebbe da pensare che le cose siano quanto meno correlate. Certo, correlation does not mean causation, però..
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