Urine scure in paziente con catetere

Buongiorno, scrivo per mio padre 76 anni affetto da diverse patologie (bpco, enfisema, bronchiectasie, merge gastrite atrofica metaplastica lieve, ictus con sospetta angiopatia amiloide cerebrale, anemia, io con due interventi turp nel 1998 e 2013).
La settimana scorsa ad un certo punto non riusciva più a urinare e l'ho portato al PS più vicino dove gli anno inserito il catetere per globo vescicale con palpazione della prostata lievemente ingrossata e fibrosa.
È stato dimesso senza terapia con l'indicazione di togliere il catetere dopo una settimana le urine erano limpide.
La notte sono diventate scure e anche il giorno dopo allora portato di nuovo in una clinica al PS e dopo esami con emoglobina e globuli rossi bassi e PCR a 100 siamo stati 11 ore ad attendere.
Fatto esame urine e RX sostanzialmente negativa è stato dimesso con diagnosi di infezione vie urinarie e bactrim per 6 giorni.
Successivamente urine nella norma fino a che il giorno stabilito per togliere il catetere l'urologa del primo ospedale, dove lo abbiamo portato al PS ha richiesto di rivederlo la settimana dopo perché stava prendendo ancora antibiotico e ha prescritto omnic e avidart.
il giorno dopo la notte ancora urine scure, Poi ieri per effettuare ancora esami specifici (PCR, emocromo e esami urine con coltura) di cui non abbiamo ancora il risultato aveva urine chiare.
Ieri e oggi ancora scure.
Non so più che fare... potrebbe essere l'antibiotico sospeso da 3 giorni?
I nuovi farmaci che sta prendendo (omnic e dutasteride)?
Altra infezione?
O lacerazioni da catetere?
Lui non avverte dolori ma solo stanchezza.
Premetto che prima del globo vescicale che non si ripresentava da anni era in terapia con sertralina come antidepressivo poi sospeso perché lo buttava a terra Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
La presenza stessa del catetere, senza pensare a vere e proprie lesioni (inverosimili) è in grado di causare un lieve ed incostante sanguinamento, sufficiente a colorare le urine. Non è una cosa preoccupante di per sè, la perdita di sangue è comunque modesta. Finché c'è il catetere, diremmo di invitale il babbo ad assumere molti liquidi, in particolare in queste giornate molto calde.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
Grazie dottore, lui tra l'altro come detto in precedenza ha ipb ed è stato operato due volte con turp. Ha eseguito qualche mese fa una eco addome completa ed è emerso che la vescica ha pareti ispessite. Ha eseguito il citologico su 3 campioni per ricerca cellule neoplastiche risultata negativa. Potrebbe essere ancora un problema di prostata immagino. Attualmente da martedì sta assumendo omnic e avodart e il 20 c.m. effettuerà il tentativo di svezzamento. Stiamo ancora aspettando gli esami. Qualora i tentativi di svezzamento non vadano a buon fine spero gli facciano degli esami endoscopici per la valutazione. L' urologia dice che le strade sono due o operazione o catetere permanente, è corretto o ci sono eventuali altre soluzioni? Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Come le abbiamo scritto, è la presenza stessa del catetere a causare il sanguinamento, con la frizione sulla fragile mucosa delle vie urinarie. Potrebbe succedere anche ad un soggetto normale, tanto più se vi è già qualche alterazione nota, come gli esiti di interventi sulla prostata. 76 anni ci paiono un po’ pochi per ipotizzare il cateterismo a permanenza, se sarà necessario, si rivaluterà endoscopicamente la situazione.

Paolo Piana
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Utente
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Grazie dottore... vedremo gli sviluppi
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Utente
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Buonasera dottor Piana, questa mattina è stato tolto il catetere a mio padre in quanto l'infezione si è risolta. Ci hanno fatto attendere circa due ore per invitare mio padre a bere e valutare se poteva riuscire da solo nella minzione. Gli ho fatto bere 1,5 l equivalenti a 3 bottigliette piccole, di acqua naturale. In circa due ore è andato in bagno 4 volte con getti un poco al di sotto della norma, ovvero nel senso non poche gocce ma neanche "urinata liberatoria" mi passi il termine. Fino alle 15,30 è andato ancora 3 volte. È preoccupato per stanotte e domani mattina perché secondo lui dovrebbe urinare senza bere. Non saprei cosa consigliargli. Il rischio di un nuovo blocco potrebbe esserci? Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Urinare senza bere diremmo che sia un po' difficile ... non crede? ... soprattutto con questo caldo. E' stato senz'altro un inizio promettente, attendersi una minzione "liberatoria" subito dopo un episodio di ritenzione sarebbe davvero troppo. La situazione va ovviamente tenuta sotto controllo nelle prossime 24-48 ore, sarà opportuno continuare ad assumere acqua, ovviamente in modo frazionato, non meno di un litro e mezzo nella giornata.

Paolo Piana
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Utente
Grazie dottore, gli hanno detto di continuare la terapia con omnic e avodart, rifare una eco apparato urinario completo fra tre mesi.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Bene così.

Paolo Piana
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Buongiorno dott.Piana... grazie per la risposta. Ieri sera/notte mio padre ha continuato dalle 22,30 alle 3,00 a urinare ogni 20 minuti, poi stamattina invece sembrerebbe stabilizzato. Non capisco che problema possa esserci adesso...in sostanza ha dormito poco. Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Si vedrà.

Paolo Piana
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Buongiorno dott.Piana. Un aggiornamento, allora: nella giornata di ieri è riuscito "abbastanza" bene a urinare. Durante la notte si è alzato qualche volta ma non riusciva. Stamattina poco e oggi nel pomeriggio diverse volte ma piccole minzioni sempre ovviamente bevendo è cosa normale. È consigliabile bere molto e sempre per evitare blocchi? Oppure deve rimettere il catetere in questa situazione? Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
L'importante è avere comunque la sensazione di svuotamento, l'instaurarsi di un ristagno significativo provoca la sensazione di tensione addominale che a lungo andare diventa fastidiosa e quindi dolorosa. Sarebbe meglio che in ogni caso un medico gli mettesse la mano sulla pancia nei prossimi giorni. Per il bere bisogna regolarsi con un po' di buon senso, considerato che fa anche parecchio caldo, diremmo che un litro e mezzo al giorno, frazionato, dovrebbe essere un buon compromesso.

Paolo Piana
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Utente
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Grazie dottore il fatto è che lui sente che non si svuota completamente e poi si lascia prendere dall'ansia. Avrebbe voluto farsi ricoverare qualche giorno per valutare il problema ma continua a essere rimbalzato dicendo che se capita ancora va rimesso catetere mi sembra un po' "disumano" per una persona anziana con patologie e che vive solo
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Purtroppo non vi sono molte alternarnative oltre al "provare", comunque l'instaurarsi di una ritenzione significativa in genere non passa inavvertita in un soggetto vigile e cosciente.

Paolo Piana
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Utente
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Buongiorno dott.Piana, volevo aggiornarla sulla situazione di mio padre. Di notte si alza molte volte a urinare con ovvia compromissione del riposo e stanchezza diurna. La tamsulosina non dovrebbe in qualche modo ridurre l'impellente bisogno di urinare ovviamente facilitando la minzione? Sembra che stia facendo l'effetto contrario. In più sta prendendo anche dutasteride. Che sia corretta la terapia o forse va rivista? Ha controllo fra circa 3 mesi ma dice che non può andare avanti così e vorrebbe una visita a pagamento prima. Gli esami prescritti per il controllo fra 3 mesi è l'eco completo apparato urinario. Servono altri esami qualora voglia fare la visita a pagamento? Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Tamsulosina e dutasteride costituiscono la terapia più comune e generalmente efficace, in particolare grazie al primo farmaco, che ha un'azione più rapida. Ovviamente la situazione soggettiva (che non conosciamo) può condizionare anche parecchio il risultato. Per vari motivi nell'anziano la produzione di urina può essere maggiore nelle ore notturne e questo molto frequentemente rende più acccentuata e fastidiosa la frequenza notturna. Non vi sono ragionevoli alternative terapeutiche. In questo momento la cosa più importante è rendersi conto che comunque la vescica si svuoti e che non si stia nuovamente instaurando un residuo importante. Per questo motivo è sufficiente che un medico palpi l'addome, se è il curante o lo specialista fa lo stesso, basta che si controlli. Se poi i disturbi paiono ingestibili, a 76 anni pare poco probonibile il compromesso del cateter a permanenza, pertanto è necessario comunque valutare le indicazioni ad un intervento disostruttivo. Con le nuove metodiche a limitata invasività l'operabilità si è notevolmente allargata.

Paolo Piana
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Utente
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Buongiorno dott.Piana, a distanza di circa un mese torno a scriverle sulla situazione di mio padre. Ieri in tarda serata vengo contattato da mio padre che afferma di non riuscire più a camminare e di essersi trascinato a gattoni fino al telefono per chiamarmi. Arrivato a casa io e mio fratello lo troviamo seduto vicino al letto incapace di alzarsi. Lo portiamo al pronto soccorso. Li ha bisogno di urinare e produce circa poco più di un bicchiere di urina. Poi gli viene messo il pannolino e durante l'attesa della visita lo riempie. Tutto sommato gli viene fatta un ecografia dove risulta una vescica molto piena ( Nel frattempo durante l'attesa avrà bevuto mezzo litro di acqua). Gli viene messo il catetere che produce 2 litri di acqua. Passate diverse ore sul lettino, durante la visita gli viene chiesto di alzarsi e lui riesce anche a camminare. Viene fatta anche tac alla testa risultata negativa in quanto lui 6 anni fa ha fatto un ictus leggero. Secondo il medico del pronto soccorso l'episodio di mancata forza agli arti inferiori è dovuta alla vescica molto piena. Ora ha il catetere e gli è stato prescritto antibiotico per 8 giorni perché aveva una leggera infezione alle vie urinarie. Il 21 ha visita dall'urologo con ecografia apparato urinario completo... Li avrà ancora il catetere e il medico ps ha detto che la visita e l'esame lo può fare lo stesso mettendo un tappo al catetere per fare venire la vescica piena. I quesiti sono: può una vescica molto piena provocare quello che è capitato a mio padre? Sarà necessario un potenziale intervento di disostruzione? Non abbiamo alternative al catetere permanente? Grazie per le risposte.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Difficile dire se vi sia un collegamento diretto, ma certamente con due litri di urina nella pancia può succedere di tutto. Ci spiace che, nonostante le nostre raccomandazioni, suo padre non sia stato tenuto sotto adeguato controllo ed abbia avuto modo di sviluppare nuovamente un cospicuo ristagno. Qesto avviene sempre gradualmente e sarebbe bastato un controllo settimanale per rendersene conto. D'ogni modo ... ora siamo punto a capo. In primo luogo sconsigliamo vivamente di mantenere il catetere tappato (se non per brevissimi periodi), cosa che dal nostro punto di vista può faclitare parecchio l'insorgenza di problemi e complicazioni. Pertanto senz'altro è meglio lo scarico riretto nel sacchetto, da letto o a cosciale secondo i momenti della giornata. Il nostro Collega valuterà il da farsi, ma come abbiamo già scritto, a 76 anni pare arduo adattarsi al compromesso del catetere a permaneza a tempo indefinito. L'invasività degli interventi disostruttivi si è parecchio ridotta nel tempo e pensiamo che si possa trovare una soluzione alternativa.

Paolo Piana
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Utente
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Grazie dottore, come ripeto sono rimasto un po' sorpreso dal fatto che svuotata la vescica è tornato a camminare così come il fatto che nonostante sia riuscito a urinare da allettato sia nel pappagallo che nel pannolone riempiendolo abbia cmq avuto 2 litri di urina in pancia. Sta continuando la terapia di tamsulosina e dutasteride ormai da un mese ma probabilmente va rivista... vedremo
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Utente
Utente
Buongiorno dottore. Mio papà doveva fare la visita urologica con ecografia app. urinario completo il giorno 21.08 ma lo hanno spostato al 04.09 perché l'urologo non c'era. Ha ancora inserito il catetere e sta continuando la terapia prescritta e iniziata l' 11.07. Ieri ha fatto una serie di esami di routine fra cui il PSA e quello delle urine. La cosa che mi ha sorpreso è il PSA in quanto circa 6 mesi fa era a 4,13 ancora prima degli episodi più recenti ,che le avevo raccontato,di ritenzione urinaria globo vescicale e infezione a ancora prima della terapia con dutasteride e tamsulosina. Quindi il PSA attuale con catetre inserito e terapia è 0,98.Ho letto che la dutasteride fa abbassare il PSA dopo mesi ma non pensavo così tanto e ho letto che il valore di PSA in caso di terapia andrebbe considerato il doppio....vorrebbe dire che è a circa 2? Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Il PSA eseguito con catetere inserito non ha molto significato, anzi, sarebbe anche meglio non farlo. Comunque questo risultato non è significativo.

Paolo Piana
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Utente
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Buongiorno e grazie per la risposta...mi perdoni ma non ho ben compreso il senso del "non è significativo" cioè potrebbe essere falsato da catetere e terapia o non ha significato clinico? Grazie
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Utente
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Buongiorno Dott. Piana...torno a scriverle dopo qualche tempo...mio padre attualmente è ancora cateterizzato...ha fatto visita urologica il giorno 4 settembre con catetere e l'urologo ha chiesto di rivederlo il giorno 14 al pomeriggio mentre al mattino dello stesso giorno hanno provato a rimuovere il catetere dicendogli di non strafare con il bere ma introdurre i liquidi nel giusto secondo quanto sentiva. Sostanzialmente prima della visita del pomeriggio è riuscito un po' ad urinare ma durante la stessa è stato notato un residuo post minzionale di 300 cc(credo si scriva così).Rimesso catetere con richiesta visita urodonamica fatta il 29 settembre. Dalla visita è emerso che la vescica è ipotonica spinge poco e gli hanno rimesso il catetere facendogli però male. L'urologo ha scritto sul referto di consultare un neurologo perché sospetta una disdinergia fra detrusore e vescica. La settimana dopo è stato effettuato un ricovero che aveva già in programma per la riabilitazione all'ictus che aveva avuto 6 anni fa.Dopo una settimana circa di ricovero nell'urinocoltura hanno trovato più di 100000 UFC/ml di acinetobacter baumanii però multisensibile a diversi antibiotici testati. Non ha sintomi significativi come febbre e il medico ha detto che per il momento non intendono somministrare nulla perché il batterio potrebbe fare resistenza.So che il batterio isolato è molto pericoloso e si trova in ambienti ospedalieri, ma volevo un sull'approccio che stanno facendo. Grazie
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Utente
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Un parere scusi avevo scritto male.Grszie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
L'urocoltura eseguita con catetere a permanenza sarà sempre positiva per questo o quell'altro batterio, è tanto inevitabile che c'è da chiedersi se abbia senso fare questo esame se non c'é febbre od altre evidenti complicazioni. La terapia antibiotica non è indicata, poiché - posto che fosse efficace - le urine rimarrebbero sterili solo per pochi giorni. A questo punto, se le condizionoi henerali non sono proprio pessime (non ci pare) sono evidenti le indicazioni ad un intervento disostruttivo. Questo anche se l'urodinamica ha evidenziato una vescica ipotonica, ma dopo una ritenzione di 2 litri non ci si poteva attendere qualcosa di diverso. Le possibilità operative attuali sono tuttte poco invasive e possono essere praticate in anestesia periferica con ospedalizzazione molto breve

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Grazie dottore..il fatto è che non tutti inseriscono il catetere "bene" e già due volte in due ospedali diversi hanno forzato con conseguente uscita di un po' di sangue e potenziale infezione. L'urinocoltura risale a 10 giorni fa ma fino ad oggi non ci sono sintomi febbrili...il medico dice che potrebbe essere il catetere e fra poco lo sostituisco perché è passato più di un mese... potrebbe essere una cosa locale o è proprio infetto? Batterinuria asintomatica? C'è possibilità di negativizaxione oppure rimane?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Un minimo sanguinamento all'inserimento del catetere è da mettere in conto, la mucosa delle vie urinarie è molto fragile, ancor di più se irritata dalla presenza del corpo estraneo. Come le abbiamo già scritto (legga bene), si tratta di una batteriuria asintomatica inesorabile in tutti i portatori di catetere. E' stato dimostrato che già dopo poche ore le urine possono essere infette. In linea di massima, se le urine sono chiare ed il catetere è in silicone (trasparente), è abituale la sostituzione ogni 4 settimane.

Paolo Piana
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Utente
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Buonasera Dott.Piana...mio padre , è venuto a casa dal periodo riabilitativo in ospedale anche se afferma di non aver avuto giovamenti... Cmq la cosa curiosa è che il giorno 30 ottobre gli hanno sostituito il catetere perché erano passati 30 giorni... quando sono andato a trovarlo gli ho chiesto di farmi vedere il nuovo catetere inserito e non era quello solito trasparente ma una parte gialla e l' altra bianca... allorché mi sono documentato in linea e ho scoperto che sono cateteri in lattice (Durata 7? 15? giorni)...infatti dopo circa 14 giorni dal nuovo inserimento, sempre in ospedale, alle 3 di notte il catetere non scaricava più. Ne hanno messo uno nuovo lo stesso giorno (il 13 novembre) e ho chiesto all' infermiera di che materiale fosse e mi ha confermato lattice...io ho chiesto "ma la durata" e lei mi ha risposto anche 3 mesi. Dalla risposta ho capito l'incompetenza e accertata dal fatto che con lo stesso tipo di catetere (lattice) inserito il 13 novembre e passati circa 14 giorni, oggi 26 novembre ha avuto lo stesso problema ovvero catetere bloccato... coincidenza o effettivamente è il catetere che ha la sua funzione solo per 14 giorni? . Stamattina gliene hanno inserito uno nuovo in silicone della Foley che 16...sono abbastanza sicuro che il problema non si ripresenterà...che ne pensa dottore? Grazie
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Utente
Utente
Scusi volevo aggiungere che l'urologo ha parlato di una specie di intervento per "allargare il buco" penso dell'uretra visto che la vescica pare non risponda più o pochissimo (ipotonica e neurogena hanno scritto) ma non ha garantito risultati accettabili...ho sentito parlare di neuromodulazione sacrale di cui c'è un centro di eccellenza qui a Brescia (poliambulanza) ...ma anche il neurologo alla visita di giovedì scorso non mi ha saputo dare risposte (Siamo andati dal neurologo perché l'urologo lo ha chiesto con quesito " disdinergia detrusore e vescica si richiede consulto neurologico"... ovviamente non ho ricevuto risposta...il neurologo dice che è materia urologica) Non so più cosa fare per cercare di dare a mio padre un po' di serenità in merito e una vita leggermente più decorosa...le sto tentando tutte ma senza risultati ahimè...
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Ovviamanete i cateteri non hanno una data di - scadenza - così precisa. Molto dipende dalla qualità delle urine (più dense, corpuscolate, presenza di sangue. eccetera). Più che una regola scritta, è l'esperienza che ci fa definire in 3 settimane un tempo ragionevole per sostituire un catetere di lattice (giallo, azzurro, ecc.) e 4 settimane un catetere di silicone (trasparente). Comunque questi tempi sono molto variabili a seconda dei fattori citati sopra.
Un intervento disostruttivo si può quasi sempre eseguire, a meno che vi siano controindicazioni anestesiologiche assolute, certamente le possibilità di una efficace ripresa della minzione spontanea sono ridotte, ma se vi sono le condizioni in genre ci si prova.
Non pensiamo invece che in questo caso sia percorribile seguire un percorso di neuromodulazione, ma nulla impedisce che si possa sentire direttamente il parere dei Colleghi che se ne occupano.

Paolo Piana
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[#31]
Utente
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Grazie dottore...
[#32]
Utente
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Buongiorno...cosa intende per intervento disostruttivo...non gliel'ho mai chiesto nei consulti precedenti. La prostata ha detto l'urologo che non è ingrossata... ma sembra un problema di vescica ...grazie
[#33]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
La diagnosi funzionale precisa deriverebbe da un'indagine urodinamica, che però non può essere eseguita se la ritenzione è completa. Pertanto bisogna basarsi su quanto rilevato endoscopicamente. E' abbastanza comune che si pongano comunque indicazioni ad una disostruzione endoscopica, con una delle tecniche mini-invasive oggi in uso.

Paolo Piana
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[#34]
Utente
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Buongiorno...tipo allargamento del " buco" scusi il termine...come indicato dall'urologo in modo tale da passare dalla ritenzione all' incontinenza... quindi niente catetere ma pannolone per intenderci? Grazie
[#35]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Qualcosa del genere.

Paolo Piana
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[#36]
Utente
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Buonasera Dott. Piana e buon anno. Il giorno 18 dicembre è stato sostituito il catetere a mio padre...e fino lì nulla di nuovo...la sera e i due giorni successivi ha avvertito un leggero bruciore che si è intensificato al terzo giorno. Sentito il mmg che ha chiesto come erano le urine: urine chiare limpide senza sedimenti almeno ad occhio nudo però ha consigliato di prendere del cefixiral per almeno 7 giorni. Passati i 7 giorni senza problemi al 12 ancora un piccolo fastidio. Il catetere e stato nuovamente sostituito anche se in malo modo due giorni dopo. L' infermiera ha detto di prendere della Tachipirina per un paio di giorni come antiinfiammatorio. Non ha mai avuto febbre e le urine sempre chiare anche di notte. Ovviamente lo faccio bere molto. La dottoressa afferma che potrebbe trattarsi di irritazione e ha prescritto un integratore per tenere pulito le vie urinarie (Utimann forte) e per i fastidi il cistalgan. Se il fastidio non passa bisognerà prendere di nuovo l'antibiotico anche se le urine sono "belle" o si può in qualche modo trovare un' alternativa più blanda. Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Non cii stancheremo mai di ripetere che in assenza di febbre od evidenti segni di altre complicazioni, l'assunzione di antibiotici è inutile, se non addirittura controproducente. Parimenti, una infermiera dovrebbe guardarsi bene dal consigliare farmaci a caso, il paracetamolo ha molte virtù, ma non è un anti-infiammatorio. Sull'utilità degli integratori alimentari, specialmente in questo caso, preferiamo non esprimerici. I fastidi che avverte suo padre sono assolutamente tipici e dovuti all'irritazione meccanica del catetere, che è comunque un corpo estraneo che il corpo cerca in qualche modo di rifiutare. Anche se le urine sono certamente infette (perlopiù inutile fare l'urocoltira), questa non è la causa dei bruciori e, come abbiamo già scritto, la somministrazione di antibiotici non può essere efficace. Questa va riservata al caso che vi fosse febbre od altri segni di evidente complicazione (es. urine pesistentemente torbide anche bevendo molta acqua). In conclusione, un blando antidolorifico può rappresentare la soluzione migliore, limitatamente alle fasi di disturbo più intenso.

Paolo Piana
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[#38]
Utente
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Buonasera Dott. Piana e la ringrazio in ritardo per la risposta precedente. Mi è venuto un dubbio riguardante i fastidi del catetere di mio padre. Volevo gentilmente sapere che differenza c'è fra i cateteri permanenti in silicone con scanalature e quelli senza. Lui attualmente sta portando quelli senza scanalature (Passati dall' assistenza territoriale sanitaria) mentre quelli che aveva inserito all'ospedale non ho idea se avessero le scanalature o meno. Sia magari quella la causa. Grazie
[#39]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Le scanalature in teoria dovrebbero facilitare l'espulsione di eventuali secrezioni presenti tra le pareti delluretra e il catetere stesso. Non pensiamo che possano davvero fare la differenza in termini di tollerabilità e pertanto giustificare il prezzo sensibilmente più elevato. Comunque si può sempre provare.

Paolo Piana
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[#40]
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Buongiorno Dott. Piana...ormai sono quasi 8 mesi che mio padre porta il catetere a permanenza. Inizialmente veniva sostituito una volta al mese e salvo i casi, quando era in riabilitazione, che le avevano messo un catetere in lattice che poi si è ostruito dopo 14 giorni ( Due cateteri in lattice uno messo il 30.10 ostruito il 13.11 l ' altro inserito il 13.11 ostruito il 26.11...coincidenze strane dopo 14 giorni) per il resto con quello in silicone lo ha tollerato bene. La cosa che non riesco a comprendere e che da quando gli viene sostituito a casa, tramite l'assistenza domiciliare integrata, ogni 15 giorni, sempre catetere in silicone, avverte sempre bruciori più o meno tollerabili... Mi pare poco logico che una persona si con catetere che fino a poco tempo fa tollerava, adesso debba andare avanti con antidolorifici. Da cosa potrebbe essere dovuto? Incrostazioni che all'atto della rimozione del catetere stesso irritino l' uretra? Non saprei. Altra cosa curiosa la ginecomastia al seno sx accertata con ecografia alla mammella probabilmente causata dall' avodart assunto come terapia alla prostata (Ora sospesa dal medico MMG). Lunedì 26 andremo dall'urologo esperto anche in neuro modulazione sacrale per un ulteriore visita e parere....voglio fare dei tentativi per rendere la vita di mio padre qualitativamente un pochino meglio rispetto l' attuale. Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Se, come pare, non vi è all'orizzonte la prospettiva di un intervento disostruttivo, la tipica terapia con dutasteride (ed alfa-litico?) diventa inutile e può essere sospesa. Non pensiamo che la neuromodulazione sacrale possa avere indicazione in presenza di una ostruzione anatomica, comunque si vedrà. Considerando che la sostituzione del catetere è comunque un evento relativamente traumatico, anche se in modo molto variabile da soggetto a soggetto, noi pensiamo che la manovra debba essere effettuata con la minore frequenza possinìbile, trovando un compromesso tra i vari fattori. Mediamente, un catetere in silicone in presenza di urine diluite dovrebbe durare circa 4 settimane, pertanto la sostituzione ogni 2 settimane ci pare un po' troppo assidua. Si potrebbe tentare di portarla gradualmente a 3 settimane ed oltre, valutando il risultato.

Paolo Piana
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[#42]
Utente
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Buongiorno e grazie per la risposta...la sostituzione ogni 15 era stata valutata in quanto è capitato solo una volta di giorno il catetere istruito anche quello in silicone... parrebbe dovuto a incrostazioni biofilm batteri che lo creano. Anche qui che fare? Lui beve molto, antibiotici per debellare i batteri che producono biofilm non saprei, poi creano resistenza come più volte ribadito, esame colturale inutile, catetere a intermittenza non mi sembra il caso, dmannosio forse e in palliativo, l metionina o altro mai consigliato da MMG. Pertanto una situazione alquanto complessa. Rassegnazione? Forse ma credo che una soluzione ci sia da qualche parte
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Utente
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Buonasera... continua il calvario di mio papà... Siamo stati dall' urologo esperto di neuromodulazione sacrale il quale ha detto che per poter effettuare l'intervento deve superare un test specifico. Questo test dura 30 giorni durante il quale viene inserito una specie di elettrodo vicino al fondoschiena + un dispositivo di regolazione. Durante test non viene messo il catetere ma dovrebbe fare i cateterismi intermittenti. L' urologo però prima vorrebbe fargli fare una cistoscopia perché sospetta un' ostruzione. Ma la domanda che vorrei porre è la seguente: dato che ormai mi sembra abbastanza scontato che debba convivere con il catetere e che da 3 mesi a questa parte ogni volta che lo sostituisce o anche giorni dopo avverte bruciori, non esiste qualcosa di alternativo al cistalgan per i fastidi forti? Non mi sembra una cosa naturale che una persona debba vivere andando avanti con antidolorifici. Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Il prodotto di cui ci scrive è un antidolorifico piuttosto blando, un farmaco tutto sommato obsoleto, che però è ancora tenacemenete presente nella penna degli urologi. In effetti qualsiasi comune antidolorifico rischia di essere assai più efficace.

Paolo Piana
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Utente
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Buongiorno e grazie per la risposta, quindi blando cioè leggero, teoricamente potrebbe essere preso tutte le volte che serve? Anche potenzialmente tutti i giorni? Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Forse non proprio tutti i giorni, diciamo quando il fastidio è più intenso.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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