Opportunità intervento per i.p.b

Buongiorno,
ho 57 anni e da diverso tempo soffro di disturbi legati all'I.
P.B.
, (l'ultima ecografia riporta dimensione prostata 52x57x55, nel lobo medio è presente un adenoma di mm.
37, residuo post minzione 130 ml.
), da c.
a. 5 anni assumo Alfuzusina Cloridrato da 10 mg.
/giorno e tutto sommato, con qualche difficoltà, riesco a gestirmi.

L'hanno scorso in questo periodo ho avuto un deciso aggravamento dei sintomi, sia di giorno che di notte (frequenza e urgenza della minzione, scarsità del flusso, senso di parziale svuotamento) ed era davvero diventato un problema, quindi mi sono attivato per risolvere chirurgicamente il problema e mi è stato consigliato l'intervento "Rezum" al quale dovrei sottopormi tra qualche mese.

Volevo chiedere se questa tecnica è consigliata oppure è meglio valutare tecniche più collaudate ed in particolare volevo sapere se è possibile che l'esito del trattamento Rezum possa causare un peggioramento dei sintomi e quali sono in generale i rischi legati a questo tipo di intervento.

Devo anche dire che oggi i sintomi sono molto migliorati rispetto ad un anno fa, senza aver fatto nulla di che (l'unica cosa che ho fatto è aver sostituito il farmaco generico con lo Xatral); è possibile che questa sia la ragione del miglioramento?
oppure è possibile che il volume dell'adenoma si sia ridotto?

Infine, l'intervento, che sia Rezum o altro è sempre da considerarsi l'ultima spiaggia?
ovvero, finchè la situazione è gestibile con terapia farmacologica è meglio evitare di sottoporsi ad intervento?
il prolungato uso di farmaci (sto assumendo alfuzosina cloridrato da 5 anni) non può essere causa di effetti indesiderati ai quiali in futuro dover porre rimedio?

Grazie per le risposte che vorrete darmi.

Massimo
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Il volume dell'adenoma certamente non si riduce, sono i disturbi ostruttivi che sono tipicamente oscillanti, con fasi di recrudescenza spesso non giustificabili intervallati a periodi di relativo benessere, con o senza terapia. Il momento giusto per operare nella maggior parte di casi lo indica il paziente che è quotidianamente cosciente del suo modo di urinare e dell'impatto che questo ha sulla sua qualità di vita. Nel suo caso diremmo che faccia bene a pensarci, senza fretta. Il Rezum ormai non è più una gran novità, ormai molti interventi vengono eseguiti con successo, più raramente nelle strutture pubbliche dove sono stati acquistati recentemente costosissimi laser ... L'unico limite della procedura è che non è saggio eseguirla in prostate molto voluminose, ma questo non ci pare il suo caso.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio dr. Piana, credo che seguirò il suo consiglio, al momento non percepisco il disturbo come un grosso problema, quindi valuterò senza fretta la cosa giusta da fare ed a tal proposito le possibili conseguenze legate all'uso prolungato del farmaco (Alfozusina Cloridrato) non sono da tenere in considerazione?
Relativamente poi alla scelta di puntare sulla tecnica Rezum soprattutto da parte delle strutture private, contro quella di puntare sui vari laser, in particolare da parte delle strutture pubbliche, a quali ragioni pensa siano dovute?
In ogni caso lei quale tecnica consiglierebbe?
Grazie
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
L’assunzione a lungo termine dei farmaci alfa-litici con comporta alcun danno significativo. L’efficacia funzionale delle varie tecniche operative è tutto sommato molto simile, come sempre noi consigliamo di scegliere il chirurgo operatore in cui si ha fiducia e non la tecnica particolare. Noi abbiamo utilizzato in passato il laser ed ora per motivi logistici siamo tornati alla classica elettro-resezione bipolare (TURP) che eseguiamo da decenni con pari soddisfazione. Si fa con quel che si ha a disposizione, insomma.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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