Correlazione tra infarto e psa alto
Buongiorno, mio padre (79 anni) ha avuto un infarto di cui non si è subito accorto nei giorni passati, ora è in cura nel reparto di cardiologia dell'ospedale.
Nei giorni in cui non si è sentito benissimo, prima di scoprire dell'infarto, ha fatto le analisi del sangue per i valori del psa che risulta poco più di 10.
Può esserci una correlazione con l'infarto?
Dovrei riferirlo al reparto di cardiologia?
Ha sofferto di ipertrofia prostatica benigna ed è stato operato un anno fa con tecnica di aquablation.
Non so se possa essere utile, ma spesso faceva sforzi e usa la bicicletta per piccole tratte e commissioni.
Tra pochi giorni avrà il controllo per la prostata, ma giusto per sapere nel frattempo.
Nei giorni in cui non si è sentito benissimo, prima di scoprire dell'infarto, ha fatto le analisi del sangue per i valori del psa che risulta poco più di 10.
Può esserci una correlazione con l'infarto?
Dovrei riferirlo al reparto di cardiologia?
Ha sofferto di ipertrofia prostatica benigna ed è stato operato un anno fa con tecnica di aquablation.
Non so se possa essere utile, ma spesso faceva sforzi e usa la bicicletta per piccole tratte e commissioni.
Tra pochi giorni avrà il controllo per la prostata, ma giusto per sapere nel frattempo.
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Il PSA è un marcatore abbastanza specifico del tumore della prostata, non ha nulla a che vedere comunque con il cuore.
Per il momento ovviamente, niente da dire. Un valore di PSA 10 è comunque degno di molta attenzione, soprattutto dopo un intervento disostruttivo dove ci si aspetta che il valore scenda. Immaginiamo che, con calma, verrà consigliato a suo padre di eseguire una risonanza magnetica multiparametrica della prostata.
Per il momento ovviamente, niente da dire. Un valore di PSA 10 è comunque degno di molta attenzione, soprattutto dopo un intervento disostruttivo dove ci si aspetta che il valore scenda. Immaginiamo che, con calma, verrà consigliato a suo padre di eseguire una risonanza magnetica multiparametrica della prostata.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Ripetere l'esame è ben poco impegno, ma a meno che il precedente prelievo fosse stato fatto in un momento di conclamata infiammazione delle basse vie urinarie con disturbi particolarmente evidenti, il riscontro di un valore indubbiamente elevato imporrebbe comunque l'approfondimento diagnostico con la risonanza magnetica multiparametrica.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.5k visite dal 12/07/2023.
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