Dolore, idrocele e infiammazione dopo embolizzazione

Salve, ho 36 anni e vivo in UK.
Operato in Italia nel 2012 (Varicocelectomia, legatura Palombo penso) per varicocele sx, il recupero duro' un mese, poi tutto ok.
L'anno scorso (Luglio 2022) il varicocele a sx ritorna (II grado) con dolore intenso.
Il dolore piano piano regredisce, decido di non sforzarmi troppo, evitando palestra e sport intensi.
Con la speranza di poter ritornare alla mia normale vita da sportivo (devo dire che il dolore era davvero minimo se non esistente, visto che non mi sforzavo), e avendo la motilità degli spermatozoi un po' bassa (altri parametri ottimi), mi opero tramite embolizzazione con spirali, senza materiale sclerotizzante.
Mi avevano assicurato 2-3 giorni di degenza massima, senza cicatrici o complicanze serie (catetere entrato dalla giugulare, messe varie spirali Nester di 6mm nella vena testicolare sinistra e 2 spirali retrattili nella vena testicolare prossimale sinistra).
L'intervento, avvenuto il 28 Giugno, è stato fatto in Inghilterra (NHS).
Da allora ho avvertito e continuo ad avvertire dolori lancinanti al basso ventre e al testicolo/scroto a sx.
Sono stato 2-3 volte al pronto soccorso, sia in UK che in Italia negli ultimi 3-4 giorni (alla fine sono tornato in Italia per stare con i miei, dato il dolore).
Il dolore più forte è senza dubbio nel basso ventre a sx, dove presumo siano le spirali.
Tanto dolore anche alle vene del testicolo sx, inguine e interno gamba sx che a volte si estende al piede.
L'ecodoppler ha confermato fluido, idrocele e se ho capito bene un po' di sangue nello scroto, che e' più gonfio ora.
TAC addominale con contrasto ha escluso infezioni, ascessi, sanguinamenti nella zona delle spirali.
Esami sangue nella norma, compresi coagulazione (protrombina) e PTT.
L'urologo in UK pensa sia una infiammazione grave della vena embolizzata.
L'urologo in Italia non si e' espresso sul dolore, ma mi vuole rivedere.
Mi ha spiegato che "sicuro qualcosa e' andato storto", ma mi ha rassicurato che l'idrocele si riassorbe (informazione che non riesco a confermare nella letteratura clinica).
Vorrei porgere agli specialisti in urologia e radiologia interventistica delle domande (al momento sono ancora in agonia, persino quando parlo, cammino e salgo le scale): Fosse una flebite o tromboflebite come ipotizzato in UK, questa non dovrebbe essere "captata" dalle analisi del sangue di coagulazione, protrombina e PTT?
O magari non viene rilevata da queste?
L'idrocele può riassorbirsi da solo?
E' possibile che le spirali siano la causa del dolore e urtino tessuti nervosi, visto la mia corporatura snella (indice massa corporea 19).
Infine, so che sono passati "solo" 11 giorni dall'intervento, e che ci vorranno probabilmente 2-3 mesi ancora, ma dovesse persistere il dolore, sarebbe possibile un intervento per rimuovere la vena gonadica con le spirali, se a queste fossero attribuite la presenza di dolore?
E sarebbe un intervento sicuro?
Attualmente prendo antibiotico a Ibuprofene (dosi massime).
Mi scuso per la lunghezza del post e vi ringrazio in anticipo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
L'intervento cui è stato sottoposto è eseguito normalmente da radiologi interventisti vascolari, non si tratta di una procedura urologica ed in prima battuta noi non possiamo entrare più di tanto nel merito della situazione. Quanto ci riferisce parrebbe avere l'aspetto di una tromboflebite (chimica?) della vena spermatica estesa al varicocele stesso. Forse un ecodoppler venoso sarebbe l'indagine più mirata. Certamente non si può ipotizzare una soluzione chirurgica. La terapia più congrua parrebbe quella di tutte le tromboflebiti, ma va ovviamnte consigliata dal Collega che la segue direttamente.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Gentile Dr. Piana,

La ringrazio per la sua risposta.
Capisco, mi suggerisce di aspettare una risposta di un radiologo interventista (o chirurgo vascolare)? Sarebbe utile creare un nuovo post su medicitalia con la stessa richiesta ma in specializzazioni diverse, a magari gli altri specialisti riescono lo stesso a visualizzare questo post?

Oggi al follow-up l'urologo non ha saputo spiegarsi tanto dolore. Dice che lui non era a conoscenza di questa tecnica di embolizzazione con così' tante spirali, secondo lui di solito si sclerotizzano 2-3 centimetri di vena, ma a me ci sono spirali per tutto l'addome, salendo fino al petto. Dice inoltre che si potrebbe indagare con una flebografia, ma non era sicuro che fosse necessario o utile. Lei consiglierebbe un ecodoppler venoso o una flebografia?

Grazie di nuovo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Ecodoppler senz'altro, quantomeno in prima battuta. Esiste qui su Medicitalia una sezione "radiologia interventistica". Tenga conto che in Italia questo approccio endovascolare anterogrado al varicoicele è ancora assai poco diffuso. La sclero-embolizzazione retrograda con accesso inguinale la eseguono di norma gli urologi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie mille di nuovo per la sua risposta, Dr Piana. Faro come dice lei, creando un nuovo post su radiologia interventistica.
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Utente
Utente
Salve Dottore, visto che non ho ricevuto risposta nella sezione radiologia interventistica, mi chiedevo se potesse rispondere ad un paio di domande nel frattempo, il che mi aiuterebbe a capire come agire nei prossimi giorni:

- se come ipotizza lei questa fosse una tromboflebite della vena spermatica e del varicocele, non dovrebbe essere vista nelle analisi del sangue di coagulazione, protrombina e PTT, e soprattutto dalla TAC con contrasto addome che ho fatto? O magari non viene rilevata da queste indagini? Nel frattempo i formicolii e il calore sono diventati persistenti nella gamba sinistra, stesso lato dell;operazione, dall'interno coscia fino al piede. Ho fatto analisi d-dimero che risulta 740 (quindi ben sopra i 500)
- L'idrocele può riassorbirsi da solo?

Grazie mille di nuovo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
I tempi d'attesa medi per la risposta in questo servizio gratuito sono mediamente di 5-7 giorni.
Si tratta comunque di vene molto piccole, dubitiamo che una ipotetica tromboflebite possa dare di segni significaticvi di sé agli esami di sangue ed ancor meno alla TAC. Il liquido dell'idrocele una volta raccolto non può essere riassorbito, è pur vero che l'idrocele assume rilevanza chirurgica solo quando di cospicue dimensioni, tali da indurre impaccio e senso di peso.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie di nuovo per la sua cordiale disponibilità, dottore.
Aspettero' allora.
Oggi mi sono recato al pronto soccorso per ulteriore follow-up. Mi ha visitato un chirurgo vascolare che da quanto ho capito sembra abbia escluso trombosi, dicendo che la TAC addome che feci non evidenzia nulla di preoccupante e che calore e formicolii nelle gambe non dovrebbero essere segni di trombosi. Ha fatto un veloce eco-doppler alla vena alta della gamba, vicino all'anca, dicendo che e' tutto nella norma, aggiungendo però' che sarebbe stato utile cha la TAC fosse stata fatta anche alle gambe, visto che comunque e' stata fatta.
Sotto il consiglio del chirurgo vascolare, hanno poi effettuato un ecodoppler scrotale e della vena spermatica, che e' stato discusso addirittura con un radiologo interventista che effettua scleroembolizzazioni nello stesso ospedale. Il radiologo ha confermato presenza delle spirali metalliche molto in basso nella vena spermatica ("forse un po' troppo in basso"), e in generale ha evidenziato la presenza di un numero "generoso" di spirali. Ha anche aggiunto che, visto che ero già' stato operato di varicocele (varicocelectomia) nel 2012, usare schiuma sclerotizzante invece che spirali sarebbe stato molto pericoloso vista la modificata struttura delle vene in quella zona, quindi le spirali erano l'unica soluzione, secondo lui. L'ecodoppler mostra idrocele, anche se non grandissimo, gonfiore. Lui pensa che l'intervento abbia irritato tutta la vena spermatica e le vene del varicocele. Non sembrava preoccupato pero' di processi trombotici e mi ha rassicurato dicendomi che sicuro il dolore così' intenso diminuirà. Mi ha consigliato di ritornare tra una settimana per ulteriore controllo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Come specialisti in urologia, queste considerazioni dei radiologi interventisti un poco ci fanno ... Comunque concordiamo sul fatto che l'evoluzione sarà magari graduale e lenta, ma certamente favorevole.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Capisco, immagino che come specialista in urologia potrebbe anche (giustamente) vederla diversamente. Giusto per avere anche la sue opinione, c'è qualcosa in particolare con cui non concorderebbe con il radiologo interventista?
La ringrazio nuovamente.