Cisrite in persona allettata dopo incidente

Gentilissimi dottori,
Mia madre di 75 anni (donna in salute ed estremamente attiva) circa 30 gg fa e' stata investita in pieno centro riportando lieve emorragia cerebrale (rientrata senza danni neurologici) e fratture composte all'emipiatto tibiale sinistro ed al piede sinistro.

In ospedale le fu posizionato un catetere vescicale rimosso al momenro delle dimissioni.

Da circa 2 settimane e' a casa allettata (a causa delle fratture) ed al posto del catetere stiamo utilizzando i pannoloni.

Il problema e' che gia' 10 giorni fa manifesto' problemi di cistite con febbricola, bruciore alla minzione e forte dolore al basso ventre.
Dopo 6 gg di ciproxyn 500 mattina e sera la situazione rientro'.
Purtroppo da ieri lo stesso problema si e' ripresentato...bruciore, dolore e febbre intorno ai 37, 37.5.
Ha ricominciato ciproxin dietro indicazione del medico che pero' sta valutando l'ipotesi di rimettere il catetere.

Mia madre soffriva gia' di un prolasso vescicale e stava pianificando l'intervento...adesso dice che dopo aver tolto il catetere in ospedale sembra essere diventata completamente incontinente.
Inoltre a me sembra che non svuoti mai completamente la vescica...visto che al momento di cambiare i pannoloni noto sempre fuoriuscita di urina ad ogni movimento.

Vorrei un consiglio da voi...sapere cioe' se almeno per il tempo dell'allettamento sia meglio il catetere oppure continuare con i pannoloni.

Grazie infinite
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Si tratta sempre di un compromesso difficile e da valutare attentamente caso per caso. Il fatto che vi sia anche una incontinenza urinaria di base certo non semplifica la gestione. Con tutte le riserve dovute all'impossibilità di una valutazione diretta, se l'allettamento è destinto a durare ancora abbastanza, propenderemmo per il catetre a permanenza. Molto importante è mantenere una abbondante idratazione (specie con il clima caldo) ed una buona funzione intestinale. Magari sarebbe il caso di raccogliere un campione di urina per urocoltura APPENA INSERITO il catetere.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie Infinite dottore, oggi la febbre e' scesa a pochi decimi e la prospettiva e' tentare di rimetterla in piedi nel giro di qualche settimana (quando le fratture si saranno risolte).
Grazie ancora.
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Utente
Utente
Gentilissimi dottori,
stamattina mia madre presentava nuovamente la temperatura a 37.5 nonostante adesso non avverta più bruciore, nè dolore quando urina.
sta continuando il ciproxyn (ha preso stamattina la quarta compressa da 500) ma a questo punto mi chiedo se questa febbricola possa essere legata effettivamente ad un'infezione urinaria oppure dobbiamo indagare su altro?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
In assenza di sintomi è anche difficile individuare un sospetto focolaio infettivo, d'ogni modo la terapia antibiotica probabilmente rimarrebbe la stessa. In una persona anziana allettata sono anche facilmente coinvolti i polmoni, magari una attenta visita diretta potrebbe indirizzare meglio la diagnosi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Ok Grazie, nel pomeriggio verrà il suo medico curante a visitarla. La aggiornerò.
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Utente
Utente
Gent.mo dottore,
Stasera abbiamo ritirato l'esame parziale delle urine da cui son risultati:
Proteine:30mg/dl

Emoglobina:0.20mg/dl

Esterasi leu.500Leu/nL

Cellule basse vie: rare

Leucociti:molti

Emazie:diverse

Batteri: presenza di flora batterica

Siamo in attesa dell'antibiogramma.
A suo avviso la febbre potrebbe essere causata da questa infezione?
Il medico di base ha suggerito nel caso non dovesse scendere la temperatura, di inserire il catetere ed eseguire lavaggi vescicali.
Cosa ne pensa?
Grazie