Problemi vescicale forti dopo pieloplastica

Salve dottori,
Poco meno di 20 giorni fa ho subito una pieloplastica in laparoscopia robot assistita.

Sono stata ricoverata per 4 giorni dopo l'intervento: di questi per uno ho tenuto il catetere vescicale e per 2 il drenaggio (che mi è stato tolto il giorno delle dimissioni).

Mi avevano lasciato una nefrostomia chiusa (inserita quasi 3 mesi fa) che mi è stata rimossa dopo 10 giorni.


Attualmente permane nel mio corpo quindi soltanto lo stent ureterale, inserito dopo l intervento.

Purtroppo esso mi causa forti disturbi, tanto da non rendermi la vita normale.

Sento il continuo bisogno di urinarie, pesantezza vescicale e bruciori diffusi, anche senza aver urinato.

Come da indicazioni del mio medico sto bevendo 1.5-2 lt di acqua al giorno: le urine sono chiarissime, quasi trasparenti, e non ci sono tracce di sangue o altro.

Sto prendendo Utival dalle dimissioni e, da qualche giorno, Cistalgan.

Il dolore/fastidio non passa con niente, ho provato tantissimi farmaci ma non fanno effetto (tachi1000, oki, moment, artrosilene, diclofenac).

C'è possibilità che il fastidio si riduca col passare del tempo o mi devo rassegnare a vivere da reclusa fino alla data di rimozione dello stent (tra 20 giorni) ?

Il cibo impatta su questo dolore?
Posso mangiare cose particolari per aiutare la mia vescica?


Grazie!
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k
I suoi attuali disturbi sono esclusivamente causati dalla presenza dello stent all’interno dell’uretere, tra il rene e la vescica. Pur essendo sottile e costituito di materiale molto morbido, il corpo lo percepisce come un corpo estraneo, manifestando vari tipi di disturbo, il più comune dei quali è l’irritazione vescicale, con bruciori, stimoli frequenti, eccetera. Altro disturbi tipico è il dolore al fianco che si manifesta durante la minzione, poiché la pressione vescicale induce una piccola quantità di urina a risalire verso il rene. La percezione di questi disturbi è comunque molto variabile, pochi sopportano senza particolare impegno, per altri i dolori sono assolutamente insopportabili, la media attende con pazienza che passino i giorni In effetti con il passare del tempo tende a manifestarsi un certo adattamento, diciamo che ci si abitua . I fastidi da stent hanno una causa prettamente meccanica, dovuta allo sfregamento con la sensibilissima mucosa delle vie urinarie. Non vi è quindi una significativa componente infiammatoria e tantomeno infettiva. Per questa ragione, tutti i comuni antidolorifici sono scarsamente efficaci. Qualche vantaggio si può trarre da farmaci che agiscono sulla percezione centrale del dolore (es. tramadolo, ecc.) ma questi hanno purtroppo degli effetti collaterali che li rendono abbastanza difficili da gestire. L’alimentazione non ha ovviamente alcuna importanza, mentre è favorevole avere una buona funzione intestinale. L’unica circostanza che deve insospettire è la comparsa di febbre elevata, accompagnata o meno da dolori continui ed intensi al rene.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buongiorno dott. Piana,
grazie per la sua celere e precisa risposta.
Sí, quello che lei mi scrive mi era stato in parte spiegato anche in fase di ricovero.

Mi avevano peró detto che in genere lo stent è ben tollerato.
La ringrazio per le sue parole invece, mi rincuorano molto: ho 34 anni, ho sempre fatto tanto sport e ho sempre pensato di avere una soglia di dolore medio-alta ma lo stent mi rende veramente duro un normale svolgimento delle attività.

Approfondiró col mio medico di base della questione "oppaicei".

Grazie mille
[#3]
Utente
Utente
Buongiorno dottore,
Mercoledì 12 ho rimosso lo stent, così come da indicazione dell'urologo che mi aveva operata il 7 giugno.
Purtroppo a poche ore dalla rimozione ho iniziato ad avvertire fortissimi dolori al fianco destro. Sono andata al pronto soccorso.
Hanno riscontrato quanto segue:
"Marcata IDN dx (DAP circa 4cm). All'interno di alcuni gruppi caliceali è apprezzabile materiale corpuscolato livellato Apprezzabile esilissima falda fluida perimetrale al III medio inferiore, con spessore massimo di 3.5 mm"
Gli esami del sangue hanno inoltre indicato un'infezione in corso.

Mi hanno ricoverata. La notte ho avuto credo un paio di coliche: non mi metto a sottineare il dolore provato.
Al mattino mi hanno inserito nuovamente uno stent ma questa volta J fill 6x16 [con fuoriuscita di materiale purolento - leggo nella lettera di dimissioni]. Il precedente stent era un 6x26.

Da quello che mi hanno detto questo stent non arriva in vescica e non mi avrebbe provocato i dolori del precedente.
Ieri sono stata dimessa.
Attualmente mi sento mediamente bene, niente più coliche (solo un leggero dolore al fianco, ma direi sia normale dato l'intervento appena subìto).
La mia preoccupazione maggiore è ancora la vescica: non provo più tutto il dolore/fastidio di qualche giorno fa ma mi è rimasta la sensazione di stimolo a urinarie impellentemente (quando sono in piedi).
Secondo lei è temporaneo (causa delle due cistoscopie nel giro di 2 giorni) oppure no?

Ho iniziato a prendere cistalgan che dovrebbe proprio aiutare la vescica a "rimettersi" dopo situazioni di questo tipo.

Mi faccio sapere se posso fare altro.

Grazie mille
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k
L'endoprotesi J-fil è più tollerabile poiché non ha il ricciolo vescicale, la parte inferiore è sostituita da due fili che scendono in vescica e saranno utilizzati per la rimozione. Per vari motivi non possono essere sempre utilizzati, ma in questo momento l'indicazione certamente c'è. Lei non ci riferisce quali siano codesti segni "di infezione", tenga conto che il post-operatorio e la presenza dello stent sono certamente in grado di alterare gli indici infiammatori (globuli bianchi, PCR eccetera). L'irritazione vescucale attuale è certamente legato alle strumentazioni endoscopiche e dovrebbero ridursi ancora. Ancora qualche settimana di pazienza e poi sarà tutto sistemato.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
Buongiorno dott. Piana,
la aggiorno nuovamente.
I fastidi alla vescica sembrano andare meglio: ancora la situazione non è al 100% ma niente a che vedere con i giorni del primo stent/i primi post secondo stent.
Sto prendendo ancora cistalgan e un integratore per le vie urinarie.
Sono ancora sotto augmentin 3v. gg da giovedí scorso (domani ultimo giorno).

Stamattina pulendomi dopo la minzione ho notato del sangue vivo.
Nel corso della mattinata la cosa è continuata: ogni volta che urino e mi pulisco c'è del sangue (le urine sono trasparenti).
Sembra un ciclo leggero.
Pensandoci ho anche qualche dolorino di pancia ma veramente minimo. Nessun altro sintomo.

Sto assumendo jasminelle come sempre dal 10 giugno senza interruzioni (non ho mai sofferto di spotting).

Questo sanguinamento puó essere dovuto dall'antibiotico?

Grazie!
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k
Se le urine sono chiare, il sanguinamento è genitale, pertanto non di nosrea competenza. Non c'è comunque da stupirsi se i molti farmaci che lei ha assunto recentemente possano aver turbato i tempi del ciclo. Se la cosa persiste, ne parli con il suo ginecologo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#7]
Utente
Utente
Buongiorno dottore,
Sono passate quasi 3 settimane dall'inserimento dello stent Jfill.
(Il sanguinamento dell'ultimo aggiornamento era, effettivamente, il ciclo: l'augmentin aveva totalmente cancellato l'effetto della pillola).

È normale provare ancora qualche fastidio a livello vescicale?
Adesso l'autonomia fisica è tornata quella di sempre ma la sensazione di minzione continua ad essere molto frequente.
Puó essere lo stent Jfill ad avere comunque un qualche effetto (seppur minimo) sulla vescica? Da quello che so un filo ci arriva ugualmente.
Altrimenti credo dovrei fare degli approfondimenti perchè la situazione non è tornata come quella pre-pre operatoria.

Inoltre le chiedo se posso ricominciare a fare sport a livello un pó più alto delle semplici passeggiate (vorrei provare a giocare a tennis o a fare una corsa, che erano i miei sport abituali pre operazione).
Grazie!
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k
Anche il filo un minimo di fastidio lo può dare. Fino a quando c'è lo stent non pare generalmente opportuno praticare una attività fisica intensa. Comunque, c'è modo e modo e un cauto tentativo si può anche fare, se si avverte fastidio è segno che è meglio non insistere. Un minimo sanguinamento è facilmente prevedibile e non deve preoccupare.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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[#9]
Utente
Utente
Salve dott. Piana,
torno con una questione alquanto strana.

Ho ricominciato a fare attività fisica leggermente intensa con buoni risultati: nessun problema particolare.
Stamattina ho fatto un trekking in montagna (mediamente impegnativo ma niente di non già fatto).
Ho sentito qualche dolore al fianco ma niente di che.
Poco fa, dopo la minzione, mi sono accorta di un filo metallico che fuoriusciva dal corpo.
Non avendo capito cosa fosse ho leggermente tirato ma mi è subito venuto in mente che potesse essere il filo che dovrebbe stare in vescica (e che serve alla rimozione dello stent).
Cosa ci fa lì? Come mi devo comportare?

Grazie!
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k
Ovviamente può succedere, il flusso di urina può sospingere il filo lungo l'uretra. Nulla di tragico, ovvimente lo lasci dov'è senza tirare. Appena riesce ne parli con il suo urologo. Se non manca molto alla rimozione potrebbe essere il momento di approfittarne senza dover eseguire l'endoscopia. Altrimenti sarebbe il caso di farlo risalire, cosa che l'urologo può fare in ambulatorio senza particolare fastidio con l'aiuto di un piccolo catetere.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#11]
Utente
Utente
Grazie mille dottore!
Ho già scritto anche al mio urologo e attendo la sua risposta.
La rimozione dello stent è prevista per il 18 settembre e dato anche il pregresso non so cosa deciderà!

Prima, colta dal panico, ho iniziato a cercare su internet e sono incappata nella "dislocazione" dello stent: quando si verifica? Puó esserci stata in questo caso? (Intendo sia dovuto alla fatica della camminata/ causata da me che tiro il filo).

Continuo a sentire un pó di dolore al fianco (quello che sentivo durante la camminata, adesso ovviamente ci sto facendo molto caso) e, dato che sono in montagna a 3 ore da casa vorrei capire se ha senso pensare di tornare giù subito domani mattina o continuare anche domani a fare qualche passeggiata.
Ad oggi nei sintomi (a parte il dolore di cui sopra) è presente anche la maggior sensazione di minzione e fastidio (immagino che prima, tirando leggermente, io abbiamo dato fastidio all uretere).

P.s. Basta solamente tirare per rimuovere lo stent? Oppure ci sono manovre particolari da fare? Perchè adesso ho paura di toccare cose sbagliate!

Grazie!
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k
Se lo stent fosse davvero migrato verso la vescica del tutto o in parte, suoi disturbi sarebbero probabilmente molto più intensi. Per rimuoverlo è necessario tirare deliberatamente i fili, quindi è sufficiente fare un po’ di attenzione nell’igiene locale. Comunque senta un po’ cosa ne pensa il Collega.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#13]
Utente
Utente
Buongiorno dott. Piana,
Ieri sono andata nel reparto di urologia in cui mi sono operata e mi hanno sistemato il filo, rimettendolo in sede.
Ho chiesto se si poteva controllare se lo stent fosse correttamente posizionato: mi hanno fatto un'eco al rene (in cui non si vede lo stent, ma il rene non era dilatato).

Questo a loro è bastato ma io sono dubbiosa: continuo ad avere dei dolorini al fianco che fino a qualche giorno fa non avevo e, dato che tra una settimana dovrò partire ed andare abbastanza lontano, vorrei avere la certezza che sia tutto ok.
Per vedere la posizione dello stent che esame occorre fare? Una radiografia?

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k
Una radiografia diretta dell'addome. Ma se lo stent non fosse al suo posto, qualcosa si sarebbe pur evidenziato dall'ecografia. I fastidi sono comunque sempre compatibili con la presenza dell'ospite. Non abbiamo idea di che cosa lei intenda per - abbastanza lontano - ma in una situazione tutto sommato ancora non risolta le sconsiglieremmo di andare in luoghi dove non via una assistenza sanitaria quantomeno accettabile.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#15]
Utente
Utente
Buona sera dott. Piana.
Stamattina mi hanno rimosso lo stent Jfil.
Viste le complicazioni dell'altra volta mi è stato prescritto l'antibiotico Cefixoral, che ho già cominciato a prendere.
L'urologo che mi ha rimosso lo stent mi ha detto che occorre aspettare per capire in che modo si assesterà il rene.
Mi ha prescritto ecografia e scintigrafia a 3 mesi da oggi. Nessun controllo precedente.

Dato che io sono molto spaventata da un possibile peggioramento come quello della scorsa rimozione dello stent (quando poi han dovuto inserirmene uno nuovo) le chiedo: posso fare qualche altra verifica prima?
Da poco è comparso un dolore al fianco che so essere normale... ma come faccio a sapere se il dolore è temporaneo e legato alla rimozione dello stent oppure se è qualcosa per cui devo andare in pronto soccorso, come l'altra volta?

Forse è una domanda senza risposta ma ho paura di stare di nuovo male e di ricominciare tutto daccapo.

Grazie
[#16]
Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k
La comparsa di febbre è l'unico elemento che deve spingere ad indagini più rapide.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#17]
Utente
Utente
Grazie dott. Piana.

Il dolore è scomparso ma da qualche ora ho una leggera febbriciattola (36.5).
Ha senso approfondire oppure, dato che - a parte questo mi sento bene - posso aspettare e vedere se la febbre si alza?
Ci sono altri elementi che posso valutare?

Grazie

Marina
[#18]
Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k
36.5 non è febbre.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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[#19]
Utente
Utente
Buonasera dottore,
É passato quasi un mese dalla rimozione dello stent.
Abbastanza spesso sento del fastidio al fianco destro davanti (lato in cui mi é stata eseguita la pieloplastica), soprattutto quando sto a sedere e sdraiata (in piedi non sento niente).
Non riesco a capire con precisione cosa possa essere.
(Come altezza primo buco della laparoscopia in alto ma molto piú a destra, quasi sul fianco)

É normale dopo questo intervallo di tempo avere ancora dei fastidi?

L'urologo mi ha dato gli esami di controllo a 3 mesi (quindi prima di Natale) ma a questo punto farei qualcosa prima...
Lei che ne pensa?
[#20]
Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k
Tutti i fastidi lombari che sono condizionati dalla posizione e dal movimento sono raramente associabili al rene, che è in una posizione molto profonda, quindi poco o nulla risente del mutare delle condizioni esterne. Spesso una attenta visita diretta è più suggestiva di tanti accertamenti.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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