Tampone uretrale positivo escherichia coli

Buongiorno
ho avuto nel mese di aprile un episodio di cistite dopo diversi anni che non mi capitava piu
Debellata nella fase acuta dall antibiotico, monuril prima e ciproxin poi
da allora (era fine aprile) non ho avuto piu problemi durante la minzione ne urgenza, ma mi è rimasto un fastidio al basso ventre un piccolo dolore al meato urinario
e un senso di tipo pesantezza zona vescica
Per scrupolo sono stata dalla ginecologa per visita piu pap test e mi ha trovato bene alla visita ginecologica e come esito del pap test ho presenza di gardnerella per la quale mi ha dato meclon ovuli per 7 gg
cura quasi terrminata
dato che pero i sintomi continuavano a perdurare sono stata per la prima volta anche da un urologa
che mi ha dato mannosio e probiotici per sfiammare e fatto anche un tampone uretrale riusultato positivo all escherichia coli
per il quale mi ha dato l anitibiotico ciprofloxacina 500 ogni 12 ore per 10 gg e continuare con integratori e probotici oltre che cercare di bere molto
di recente mi sveglio anche una volta circa per andare in bagno e poi fatico a riaddomentarmi perche mi agito
degno di nota c'e anche da segnalare che da un mese soffro di ansia molto forte che non mi abbandona tutto il giorno e ho iniziato un percorso psicologico, non so quind dire se magari sto amplificando la situazione e vivendo la cosa male
ho un brutto rapporto con il bagno non vorrei mai andarci e sono diventatata apatica a tutto
Volevo quindi proprio per via della mia ansia anche un secondo parere
sto facendo tutto bene?

dovrei fare anche un ecografia?

grazie
p.
s. nel mese di maggio ho fatto un urinnucultura ed era negativa avevo smesso il primo giro di antibiotici da 10 gg

grazie
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Dal nostro punto di vista, il tampone uretrale nella femmina non ha alcun significato, poiché l'uretra femminile è talmente breve e vicina alla regione perianale che vi sono elevatissime probabilità di raccogliere germi intestinali che colonizzano l’area. Il risultato positivo può indurre alla somministrazione di antibiotici, che vanno ulteriormente a squilibrare la,già precaria flora intestinale. Anche la stessa urocoltura è sempre da valutare con senso critico, correlandola alla presenza di segni e sintomi ma soprattutto alla presenza di cellule infiammatorie (leucociti) nel sedimento dell’esame standard delle urine.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno
Quindi lei cosa mi consiglierebbe di fare se non antibiotico ?
Considerando persistente fastidio all altezza della vescica e del meato urinario
Grazie
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Come le abbiamo scritto, giudicheremmo attentamente il risultato di una urocoltura ed un esame delle urine. Nel frattempo, magari quanche anti-infiammatorio e molta attenzione alla qualità della funzione inestinale, da perseguire con ogni possibile mezzo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#4]
Utente
Utente
Il problema è che sto già prendendo quest ultimo antibiotico da 3 gg e mezzo quindi L urinocultura e esami urine sarebbero non corretti immagino
Lo devo proseguire per altri 7 gg
Per regolarizzare L intestìni essendo molto stitica. Cosa posso fare ?
E gli integratori tipo probiotici e mannosio vanno bene ?
Per antinfiammatorio cosa intende ?
Senza contare L ansia. Forte che ho
[#5]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Se lei è molto stitica, la presenza di E.Coli e le eventuali cistiti non la lasceranno mai. Le attenzioni alla funzione intestinale sono pertanto assolutamente prioritarie, altrimenti le armi a disposizione dell'urologo saranno sempre spuntate. Per tacere degli antibiotici, che rischiano di essere addirittura controproducenti a lungo termine. Ora comunque la terapia antibiotica va completata e gli esami delle urine ripetuti dopo almeno una settimana. Per il disturbo irritativo in genere si associa un breve cicilo di anti-infiammatorio, per il quale deve parlare con il suo medico curante, noi a distanza non possiamo prescrivere nulla. Per il problema intestinale, l'approccio empirico rararamente è efficace, è necessario affidarsi alle attenzioni di un gastro-enterologo e - ancor più importante - un dietologo/nutrizionista.
L'ansia è un eccellente amplificatore di tutte le sensazioni sgradevoli, ma dal nostro punto di vista non può essere costantemente considerata come causa di tutte le malattie.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Dal nostro punto di vista, il tampone uretrale nella femmina non ha alcun significato, poiché l'uretra femminile è talmente breve e vicina alla regione perianale che vi sono elevatissime probabilità di raccogliere germi intestinali che colonizzano l’area. Il risultato positivo può indurre alla somministrazione di antibiotici, che vanno ulteriormente a squilibrare la,già precaria flora intestinale. Anche la stessa urocoltura è sempre da valutare con senso critico, correlandola alla presenza di segni e sintomi ma soprattutto alla presenza di cellule infiammatorie (leucociti) nel sedimento dell’esame standard delle urine.

Paolo Piana
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