Effetti collaterali monuril o altro?
Scrivo perché in questi giorni sto avendo una serie di problemi e il mio medico neanche mi fa finire di parlare che mi da farmaci a caso.
Voglio spiegarvi bene la situazione:
Mercoledì, (oggi è sabato) dopo aver passato tutto il giorno a studiare perché il giorno dopo avrei avuto un esame, ho iniziato a sentire una strana pressione come se dovessi espellere tanta aria e una sensazione strana nella zona vaginale.
Ad ogni modo, ero molto stressata quindi all’inizio sono stata tranquilla.
Nella sera ho iniziato ad avere dolori molto forti all’inguine e quando urinavo, tanto da mandare il mio ragazzo a prendermi il monuril convinta di prendermelo.
Nella sera poi non so come i sintomi sono diminuiti tantissimo e quindi alla fine non ho preso nulla.
La mattina dopo (giorno dell’esame) mi sono svegliata molto dolorante ma ho cercato di farmi forza e di andare a fare comunque questo benedetto esame.
So che avrei potuto prendere farmaci, ma volevo evitare di prendere cose inutili senza sentire un medico.
Nel pomeriggio sono tornata a casa e mi sono messa a riposare perché ero stanca, e di nuovo verso sera la cistite è aumentata da morire, tanto che verso le 12 ho preso il monuril alla fine.
Purtroppo dopo un’ora mi sono svegliata e non riuscivo a trattenere la pipì, quindi sono dovuta correre a farla e con dolori fortissimi mi sono comunque addormentata.
Il giorno dopo (ovvero ieri) è stato alti e bassi, ma comunque sopportabile.
Però ho notato di avere la bocca estremamente amara e ho dato la colpa al monuril, pensando che comunque fosse antibiotico.
Tanto che la sera ero indecisa se riprenderlo per completare la terapia, ma dopo essermi sentita con il mio medico lui mi ha detto di si.
Volevo prendere anche degli integratori, ma non sapendo quali fosse meglio prendere ho evitato.
La sera ho iniziato ad avere tantissima sonnolenza e bocca amara e dopo un po’ di titubanza ho comunque preso il monuril e mi sono addormentata.
Stamattina la cistite va meglio, ma sto malissimo per il resto.
Ho mal di testa (comunque ne soffro), questa bocca amarissima e talmente tanta sonnolenza da non riuscire a far nulla.
Vorrei solo dormire praticamente.
Inoltre sento gli odori alterati.
Adesso vorrei capire, sono effetti collaterali del monuril?
Considerando che non prendo mai farmaci magari sono sensibile?
Oppure dovrei preoccuparmi?
Non capisco proprio, il medico non risponde e io sto sempre peggio.
Grazie a chiunque si prenderà il fastidio di leggere e darmi un consiglio
A dire il vero, di disturbi così ingenti con quel tipo di antibiotico non ne abbiamo memoria. Comunque può essere, se lei si trova ad essere particolarmente sensibile. Comunque, si per quanto sgradevoli, si dovrebbe trattare di manifestazioni transitorie, che dovrebbero gradualmente scemare nell'arco di alcuni giorni. Per quanto riguarda gli aspetti più propriamnete urologici, se la situazione pare migliorata, le diremmo di continuare a bere acqua, non assumenre altri farmaci ed eseguire un esame delle urine con urocoltura tra un paio di settimane. Ricordi che buona parte delle cistiti nella donna in età fertile sono legata ad una cattiva funzione intestinale, con alterazione della flora batterica locale (microbiòta).
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Per quanto riguarda il mio medico, sicuramente dovrei cambiarlo, ma l’ho cambiato due anni fa e inizialmente mi ci trovavo molto bene, con il tempo le cose sono andate peggiorando. Abito in un paesino che non ha tanti medici e quelli che ci sono purtroppo hanno raggiunto il numero massimo di pazienti.
Ad ogni modo, continuo ad avere senso di sonnolenza e bocca amara, lei dice che non sono correlati al monuril quindi? Ovviamente ho provato a chiamare il mio curante ma non ha risposto essendo sabato.
Per quanto riguarda la flora intestinale sto prendendo dei fermenti lattici e da stasera inizierò a prendere degli integratori per la cistite, con d-mannosio e cranberry (la marca è matt, non so se ha presente). Tra una decina di giorni sicuramente andrò a fare le analisi. Secondo lei mi sto comportando nel modo giusto quindi? O ci sono altre cose che dovrei fare o alcune che dovrei evitare?
Essendo un periodo stressante poiché sono in sessione vorrei davvero cercare di stare bene, anche perché ho già altri problemi di salute che non mi facilitano proprio le cose (soffro di mal di testa).
La ringrazio per avermi dedicato il suo tempo, buon fine settimana.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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A distanza non è possibile esprimere un giudizio più fondato sui suoi disturbi in assenza di qualsiasi accertamento e nell’impossibilità di una valutazione diretta. Quando il bruciore insorge non durante, ma dopo la minzione, vi è talora da dubitare che vi sia una infiammazione vaginale esacerbata dal passaggio dell’urina acida. Ma si tratta solo di una ipotesi teorica. Attendiamo quindi l’esito degli esami sulle urine. Metta anche in conto la necessità in futuro di un controllo ginecologico.
Paolo Piana
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La cosa che non capisco è perché vada a giorni alterni:
- venerdì dolore lancinante
- sabato stavo bene
-domenica dolore lancinante tanto da andare in ospedale
-lunedì stavo meglio
- oggi dolore lancinante di nuovo
Specifico che è da domenica che prendo due cistalgan al giorno, quindi lei a questo punto mi consiglia di provare altro?
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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- clavulin due compresse al giorno per due giorni
- riflax una volta al giorno
- cistalgan 2 volte al giorno per cinque giorni (ne restano due, la ginecologa me l’aveva dato per farmi rilassare la muscolatura dato che era contratta)
Come altri integratori:
-peacist attack
- yovis
- d-mannoro (sono delle bustine da 1 grammo di d mannosio)
- r18
Ho notato che il lexotan sta avendo inoltre effetti positivi, nel senso che sento meno dolore finalmente, non so se mi sto autocondizionando o se sia possibile
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Il risultato però è che io ho ancora i sintomi della cistite. Nel senso che, sicuramente sto meglio, niente più dolori lancinanti. Ma sento che ancora c’è. Mi sono rimasti: sensazione di dover sempre urinare, difficoltà a far uscire le prime gocce di pipì, bruciore costante e sensazione di non aver mai svuotato del tutto la vescica. Tutto in modo lieve, non insopportabile, ma penso che con l’antibiotico sarebbe dovuto andare via no? Io onestamente ho fatto tutto il possibile, bevuto una quantità di acqua smisurata, mangiato leggerissimo, non ho trattenuto la pipì. Insomma ho fatto tutto ciò che mi hanno consigliato di fare.
Ora sono un po’ demoralizzata, non capisco e ho paura di dovermi tenere a vita questa problematica. Avete consigli?
La mia intenzione è quella, tra 10 giorni, di rifare urinocoltura per vedere come va.
Secondo voi è normale che io abbia ancora sintomi dopo la terapia? Devo portare pazienza? O rischio ancora di avere quei fortissimi dolori?
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Paolo Piana
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Sento ancora bruciore ogni tanto, ma non mentre urino, è un bruciore costante.
Sento spesso lo stimolo di dover urinare ed effettivamente quando vado urino, ma la mia vescica non si svuota mai. Magari vado, urino (e non poco) e dopo cinque minuti devo tornarci e vado avanti così per 3/4 volte. Se rimango in bagno e spingo sento che escono goccioline, ma non mi sento mai del tutto svuotata.
Sto impazzendo e non so cosa fare onestamente, il mio medico dice che secondo lui può essere una vaginite e mi consiglia di fare una cura con ovuli e lavande, ma non credo sia corretto sinceramente. Spero qualcuno possa aiutarmi, anche indicandomi magari da che tipo di specialista farmi consigliare.
Quello che penso io possa essere è una comtrattura pelvica, per questo pensavo di andare da un fisioterapista/ostetrica. Ma io non sono un medico, posso solo supporre, per questo chiedo consiglio a voi.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.